Gastrite, reflusso, esofagite da anni
Buongiorno,
cerco di descrivere la mia situazione in modo rapido, anche se ormai dura da anni. Tutto ebbe inizio nel maggio 2011 (dopo 3 mesi dalla nascita del mio primo figlio): nausee e conati di vomito molto forti al mattino, più leggeri nel corso della giornata, e inappetenza. Questa condizione, a fasi alterne, torna spesso a ripresentarsi. Da Giugno 2011 a Settembre 2013 ho fatto 2 gastroscopie, 2 ecografie addominali (negative), eradicazione HB pylori (due cicli perché il primo non ebbe successo), analisi sangue per celiachia (negativo), analisi prolattinemia, tiroide, amilasi, lipasi (negativi). Riporto esito gastroscopia del Settembre 2012: esofago regolare, linea Z regolare, posta a 40 cm dalla rima oral,e con ipotonia cardiale. Stomaco regolare, ben distensibile, con succo limpido; risalita del fondo a campana per ernia iatale. Non lesioni a corpo antro e piloro (biopsie); non lesioni a bulbo e duodeno discendente. Conclusioni: ernia iatale da scivolamento con esofagite da reflusso non erosiva. Gastrite antrale lieve. Terapia: se sintomatica, PPI, procinetici, farmaci di barriera, norme antireflusso. Con una cura di 2 mesi di esomeprazolo 40mg + 2 mesi a 20 mg sono riuscita a stare finalmente bene per circa 1 anno. Poi i sintomi si sono ripresentati nell'autunno 2013, ho fatto nuovamente visita dallo specialista il quale mi ha fatto ripetere la terapia consigliandomi di farla a ogni cambio stagione. Fino a inizio 2015 sono stata bene, anche se in certi momenti ho fatto uso di esomeprazolo per brevi periodi (7/10 gg). A gennaio 2015 sono rimasta incinta, ho avuto molte nausee nel primo trimestre e forti bruciori di stomaco negli ultimi 3 mesi (con episodi di vomito). In un paio di occasioni vidi anche qualche striatura di sangue rosso, ma sia ginecologa che medico dissero che era qualche capillare rotto a causa dello sforzo dei conati. Inoltre gengive mi sanguinavano e sanguino tuttora spesso in modo spontaneo (ho fatto anche visita dal dentista che conferma una gengivite gravidica e da allattamento). Ho assunto per 3 mesi ferro (ultimi 2 mesi gravidanza e 1 mese dopo parto). Ho partorito a settembre 2015 e dopo circa due mesi dal parto sono tornati i soliti sintomi: nausea forte e conati di vomito al mattino, lieve calo di appetito. Sto prendendo da circa 1 mese omeprazolo 20 mg al mattino (il medico di base mi ha sconsigliato esomeprazolo perché allatto) e gaviscon 3 volte al giorno, ma non riesco a stare completamente bene. Sono stata bene per 2 settimane ma da qualche giorno ho nuovamente i soliti fastidi. Il medico mi ha detto di assumere omeprazolo 10 mg al mattino e 10 la sera. Ecografia addominale e analisi sangue sono a posto. Devo rifare gastroscopia? Il mio medico dice di no, che è una riacutizzazione causata dalla gravidanza e dall'ansia (ammetto di essere una persona ansiosa). Forse l'omeprazolo non è sufficiente? Perché ciclicamente si ripresentano questi disturbi? Devo assumere PPI a vita? Sono molto abbattuta. Grazie.
cerco di descrivere la mia situazione in modo rapido, anche se ormai dura da anni. Tutto ebbe inizio nel maggio 2011 (dopo 3 mesi dalla nascita del mio primo figlio): nausee e conati di vomito molto forti al mattino, più leggeri nel corso della giornata, e inappetenza. Questa condizione, a fasi alterne, torna spesso a ripresentarsi. Da Giugno 2011 a Settembre 2013 ho fatto 2 gastroscopie, 2 ecografie addominali (negative), eradicazione HB pylori (due cicli perché il primo non ebbe successo), analisi sangue per celiachia (negativo), analisi prolattinemia, tiroide, amilasi, lipasi (negativi). Riporto esito gastroscopia del Settembre 2012: esofago regolare, linea Z regolare, posta a 40 cm dalla rima oral,e con ipotonia cardiale. Stomaco regolare, ben distensibile, con succo limpido; risalita del fondo a campana per ernia iatale. Non lesioni a corpo antro e piloro (biopsie); non lesioni a bulbo e duodeno discendente. Conclusioni: ernia iatale da scivolamento con esofagite da reflusso non erosiva. Gastrite antrale lieve. Terapia: se sintomatica, PPI, procinetici, farmaci di barriera, norme antireflusso. Con una cura di 2 mesi di esomeprazolo 40mg + 2 mesi a 20 mg sono riuscita a stare finalmente bene per circa 1 anno. Poi i sintomi si sono ripresentati nell'autunno 2013, ho fatto nuovamente visita dallo specialista il quale mi ha fatto ripetere la terapia consigliandomi di farla a ogni cambio stagione. Fino a inizio 2015 sono stata bene, anche se in certi momenti ho fatto uso di esomeprazolo per brevi periodi (7/10 gg). A gennaio 2015 sono rimasta incinta, ho avuto molte nausee nel primo trimestre e forti bruciori di stomaco negli ultimi 3 mesi (con episodi di vomito). In un paio di occasioni vidi anche qualche striatura di sangue rosso, ma sia ginecologa che medico dissero che era qualche capillare rotto a causa dello sforzo dei conati. Inoltre gengive mi sanguinavano e sanguino tuttora spesso in modo spontaneo (ho fatto anche visita dal dentista che conferma una gengivite gravidica e da allattamento). Ho assunto per 3 mesi ferro (ultimi 2 mesi gravidanza e 1 mese dopo parto). Ho partorito a settembre 2015 e dopo circa due mesi dal parto sono tornati i soliti sintomi: nausea forte e conati di vomito al mattino, lieve calo di appetito. Sto prendendo da circa 1 mese omeprazolo 20 mg al mattino (il medico di base mi ha sconsigliato esomeprazolo perché allatto) e gaviscon 3 volte al giorno, ma non riesco a stare completamente bene. Sono stata bene per 2 settimane ma da qualche giorno ho nuovamente i soliti fastidi. Il medico mi ha detto di assumere omeprazolo 10 mg al mattino e 10 la sera. Ecografia addominale e analisi sangue sono a posto. Devo rifare gastroscopia? Il mio medico dice di no, che è una riacutizzazione causata dalla gravidanza e dall'ansia (ammetto di essere una persona ansiosa). Forse l'omeprazolo non è sufficiente? Perché ciclicamente si ripresentano questi disturbi? Devo assumere PPI a vita? Sono molto abbattuta. Grazie.
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Il reflusso gastroesofageo usualmente è cronico per cui ci può essere necessità, come nel suo caso, di una terapia continuativa. Non serve la gastroscopia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Utente
A suo avviso una ph metria o ph impedenziometria sarebbero superflue? Sento spesso parlare, anche su questo portale, di tali esami per dare una precisa valutazione del reflusso, ma a me nessun gastroenterologo né il medico curante l'hanno mai prescritta. Cosa ne pensa?
Grazie mille e buona giornata.
Grazie mille e buona giornata.
[#6]
Utente
Stamane mi sono recata da un gastroenterologo (che non conoscevo perché lo specialista da cui ero seguita non visita più nell'ospedale e non so come rintracciarlo) il quale mi ha lasciato molto perplessa. Sostiene che io non soffra in modo così chiaro di reflusso (eppure il referto dell'EGDS mi sembrava chiaro in tal senso) e ipotizza che il
Mio problema sia legato a una scarsa motilità gastrica/epatica. Mi ha quindi prescritto pariet alla sera, deursil e levopraid (questo per 15 gg). Quest'ultimo farmaco venne da me assunto 4 anni fa senza alcun successo. Inoltre consiglia di ripetere nuovamente test per elicobacter (sostiene che potrebbe essersi ripresentato) e rast test per allergie alimentari. Sono molto confusa dato che io ero convinta di avere un disturbo ben preciso (e che comunque spariva con le terapie precedenti di lansoprazolo) mente ora si parla di tutt'altro. Inoltre questa terapia da lui prescritta non mi permetterebbe di allattare la bimba di tre mesi. Cosa ne pensa?
Mio problema sia legato a una scarsa motilità gastrica/epatica. Mi ha quindi prescritto pariet alla sera, deursil e levopraid (questo per 15 gg). Quest'ultimo farmaco venne da me assunto 4 anni fa senza alcun successo. Inoltre consiglia di ripetere nuovamente test per elicobacter (sostiene che potrebbe essersi ripresentato) e rast test per allergie alimentari. Sono molto confusa dato che io ero convinta di avere un disturbo ben preciso (e che comunque spariva con le terapie precedenti di lansoprazolo) mente ora si parla di tutt'altro. Inoltre questa terapia da lui prescritta non mi permetterebbe di allattare la bimba di tre mesi. Cosa ne pensa?
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Utente
La ringrazio per la condivisione del suo parere. Consultandomi con il mio medico curante, ho preso appuntamento presso il Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia dell'Ospedale della mia città . Mi riceverà la prossima settimana. Se le fa piacere, le farò sapere la sua diagnosi e terapia, che mi auguro non sia così dissimile da quanto proposto lei e dallo specialista che mi ha seguito fino al 2013.
[#10]
Utente
Gentile Dott. Cosentino,
Ho effettuato il 23 dicembre la visita dal primario di gastroenterologia dell'ospedale della mia città e, dopo aver visto le varie analisi ed esami effettuati negli anni, ha fatto la seguente diagnosi.
Sostiene che non sia opportuno fare ulteriori accertamenti perché ho fatto già abbastanza esami. Ritiene che io non soffra di un grave reflusso dato che non ho acidità e/o dolore restrosternale. Non ho esofagite erosiva. Il mio problema sarebbe uno scarso svuotamento gastrico (per questo ho nausea mattutina e conati di vomito con talora vomito di bile o succhi gastrici) determinata da stress, ansia e dalla recente gravidanza (durante la quale ho assunto anche ferro che avrebbe disturbato ancora di più lo stomaco). Mi ha detto che questa condizione mi accompagnerà tutta la vita nei momenti di maggiore stress o preoccupazioni (io sono effettivamente molto ansiosa) poiché lo stomaco é il mio organo bersaglio. Mi ha quindi prescritto 6 giorni di levopraid (3 volte al dì prima dei pasti), 15 gg di lucen 40 e di exoss One. Terapia ripetibile a cicli nei momenti di bisogno.
Ho fatto subito la terapia e mi sono sentita bene. Poi due giorni fa ho preso una gastroenterite con febbre (hanno avuto il virus mio figlio, mia suocera e altri famigliari) e adesso sono ancora un po' disturbata di stomaco. Al di là di questo, lei cosa ne pensa della diagnosi e della terapia? Dopo anni di convinzione che i miei disturbi fossero legati ad ernia, reflusso ed esofagite, mi destabilizza pensare che siano per lo più legati a stati ansiosi.
In attesa di una sua gradita risposta, le auguro buon anno.
Ho effettuato il 23 dicembre la visita dal primario di gastroenterologia dell'ospedale della mia città e, dopo aver visto le varie analisi ed esami effettuati negli anni, ha fatto la seguente diagnosi.
Sostiene che non sia opportuno fare ulteriori accertamenti perché ho fatto già abbastanza esami. Ritiene che io non soffra di un grave reflusso dato che non ho acidità e/o dolore restrosternale. Non ho esofagite erosiva. Il mio problema sarebbe uno scarso svuotamento gastrico (per questo ho nausea mattutina e conati di vomito con talora vomito di bile o succhi gastrici) determinata da stress, ansia e dalla recente gravidanza (durante la quale ho assunto anche ferro che avrebbe disturbato ancora di più lo stomaco). Mi ha detto che questa condizione mi accompagnerà tutta la vita nei momenti di maggiore stress o preoccupazioni (io sono effettivamente molto ansiosa) poiché lo stomaco é il mio organo bersaglio. Mi ha quindi prescritto 6 giorni di levopraid (3 volte al dì prima dei pasti), 15 gg di lucen 40 e di exoss One. Terapia ripetibile a cicli nei momenti di bisogno.
Ho fatto subito la terapia e mi sono sentita bene. Poi due giorni fa ho preso una gastroenterite con febbre (hanno avuto il virus mio figlio, mia suocera e altri famigliari) e adesso sono ancora un po' disturbata di stomaco. Al di là di questo, lei cosa ne pensa della diagnosi e della terapia? Dopo anni di convinzione che i miei disturbi fossero legati ad ernia, reflusso ed esofagite, mi destabilizza pensare che siano per lo più legati a stati ansiosi.
In attesa di una sua gradita risposta, le auguro buon anno.
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Ve bene la terapia prescritta per favorire lo svuotamento gastrico (che può favorire anche un reflusso). Le due problematiche, rallentato svuotamento gastrico e reflusso, spesso coesistono.
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Utente
Secondo la sua esperienza, quali possono essere le cause di un rallentato svuotamento gastrico? La recente eco addominale é negativa, la EGDS del 2012 evidenziò quanto già le ho raccontato. Ci possono essere fattori organici, ormonali o altro da indagare? Non riesco a convincermi che sia soltanto una questione di ansia... Prima di archiviarla in questo modo, vorrei aver escluso tutte le possibilità organiche/funzionali. Ha qualche indicazione da darmi della qual discutere con il mio medico curante e/o gastroenterologo oppure ritiene che io debba soltanto stare più serena?
Grazie ancora per la cortesia e disponibilità.
Grazie ancora per la cortesia e disponibilità.
[#14]
Utente
Gentile Dr. Cosentino,
Sono ancora qui a disturbarla per chiederle il suo parere. Ho terminato la terapia prescritta dal gastroenterologo 3 gg fa. Durante la terapia sono stata benissimo, mangiavo e digerivo di tutto, avevo anche molto appetito. Credo che il "merito" sia stato del levopraid. Adesso che non prendo più alcun farmaco (levopraid, lucen 40 e esox one) sento difficoltà digestive e gonfiore. Non ho ancora nausea per fortuna. Ho sentito il parere del gastroenterologo che mi dice di prendere ancora il levopraid quando sento questi sintomi e tra un paio di settimane valuteremo come sto e nel caso avessi ancora questi sintomi dovrò fare una gastroscopia.
Non ho problemi a fare un'altra EGDS però il mio medico curante, lei e altri specialisti hanno sostenuto che sarebbe stato superfluo farne un'altra (ne feci una nel 2011 è una nel 2012).
Oltre a ciò, mi chiedo se questo esame sia davvero quello giusto. I miei disturbi ciclicamente tornano da anni e non sono ancora riuscita a trovare la giusta terapia oltre che la causa.
Ha qualche idea da suggerirmi?
La ringrazio e le chiedo scusa per il disturbo ma non so più cosa pensare.
Sono ancora qui a disturbarla per chiederle il suo parere. Ho terminato la terapia prescritta dal gastroenterologo 3 gg fa. Durante la terapia sono stata benissimo, mangiavo e digerivo di tutto, avevo anche molto appetito. Credo che il "merito" sia stato del levopraid. Adesso che non prendo più alcun farmaco (levopraid, lucen 40 e esox one) sento difficoltà digestive e gonfiore. Non ho ancora nausea per fortuna. Ho sentito il parere del gastroenterologo che mi dice di prendere ancora il levopraid quando sento questi sintomi e tra un paio di settimane valuteremo come sto e nel caso avessi ancora questi sintomi dovrò fare una gastroscopia.
Non ho problemi a fare un'altra EGDS però il mio medico curante, lei e altri specialisti hanno sostenuto che sarebbe stato superfluo farne un'altra (ne feci una nel 2011 è una nel 2012).
Oltre a ciò, mi chiedo se questo esame sia davvero quello giusto. I miei disturbi ciclicamente tornano da anni e non sono ancora riuscita a trovare la giusta terapia oltre che la causa.
Ha qualche idea da suggerirmi?
La ringrazio e le chiedo scusa per il disturbo ma non so più cosa pensare.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 9k visite dal 14/12/2015.
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