Correlazione tra reflusso, ernia iatale, extrasistole
Salve! sono un ragazzo di 23 anni e da circa 4 anni soffro di dolori frequenti al petto, a volte cosi forti da farmi correre al pronto soccorso, ma soprattutto di extrasistole quasi debilitanti (nell'ultimo holter erano più di 7000 in 24h).
Ho eseguito tutti gli esami cardiologici del caso: ecg anche sotto sforzo (in questo case le extrasistole che inizialmente seguivano un ritmo trigemino, sono via via scomparse aumentando il carico di lavoro) ecocardiogramma e vari esami del sangue: tutto è nella norma e non sono stati riscontrati problemi, tranne le extrasistole anche se mi hanno assicurato essere sicuramente benigne.
Più recentemente i vari medici hanno posto l'attenzione su i problemi gastrici. Ho fatto una radiografia con mezzo di contrasto che ha rilevato abbondanti reflussi. Con la gastroscopia è stata identificata un'ernia iatale di circa 3cm e reflussi biliari.
Mi è stato detto che, probabilmente, i miei "problemi cardiaci" e i vari dolori derivino da questi problemi dell'apparato digerente. Ho fatto tutte le cure del caso per vari periodi, ma nel concreto non ho avuto miglioramenti.
Di recente e sottolineo di mia iniziativa, ho deciso di parlare con un chirurgo per sapere se potesse essere una soluzione ai miei problemi. Inizialmente, non escludendone la possibilità, mi ha detto che mancavano ancora delle informazioni e mi ha suggerito di eseguire un'esame ph-impedenziometrico 24h.
Questo è il risultato: ESAME PH-IMPEDENZIOMETRICO POSITIVO PER REFLUSSO GASTROESOFAGEO PATOLOGICO SIA ACIDO CHE NON ACIDO, PRESENTE SIA IN ORTOSTATISMO CHE IN CLINOSTATISMO (IN QUEST'ULTIMO CASO SOLO ACIDO), SI SEGNALE LA PRESENZA PROSSIMALE IN CIRCA LA META' DEGLI EPISODI. COMPONENTE GASSOSA IN CIRCA IL 67% DEI REFLUSSI SOPRATTUTTO NON ACIDI.
DEBOLE, MA POSITIVA, L'ASSOCIAZIONE TRA CARDIOPALMO ED EPISODI DI REFLUSSO, SOPRATTUTTO NON ACIDO.
Dopo aver visto questo risultato, il chirurgo ha cambiato opinione, ritenendo l'operazione quasi obbligata e assicurandomi sulla successiva scomparsa di tutti miei sintomi. Dire che era sicuro e determinato è un eufemismo.
Ho deciso di parlare con un gastroenterologo che non ha negato la possibilità dell'operazione ma non era cosi sicuro della scomparsa delle extrasistole (lasciandosi un 20% di dubbio) e mi ha dato una cura per un paio di mesi per vedere se la situazione migliora: Lansox, Lexotan, e Esoxx.
Vi vorrei chiedere se esiste un esame o qualcosa di simile per capire realmente se c'è una totale correlazione tra stomaco e extrasistole (il gastroenterologo ha parlato di esame elettrofisiologia del cuore, ma mi sembra molto invasivo come esame), e se l'idea dell'operazione è sbagliata o esagerata. Insomma vorrei avere altre opinioni perché l'idea di operarmi mi spaventa e l'affronterei solo con la certezza di una completa cessazione dei miei sintomi, soprattuto le extrasistole che mi rendono la vita quotidiana un inferno.
Ps: ho già fatto cure simili all'ultima prescrittami, ma senza risultati apprezzabili.
Ho eseguito tutti gli esami cardiologici del caso: ecg anche sotto sforzo (in questo case le extrasistole che inizialmente seguivano un ritmo trigemino, sono via via scomparse aumentando il carico di lavoro) ecocardiogramma e vari esami del sangue: tutto è nella norma e non sono stati riscontrati problemi, tranne le extrasistole anche se mi hanno assicurato essere sicuramente benigne.
Più recentemente i vari medici hanno posto l'attenzione su i problemi gastrici. Ho fatto una radiografia con mezzo di contrasto che ha rilevato abbondanti reflussi. Con la gastroscopia è stata identificata un'ernia iatale di circa 3cm e reflussi biliari.
Mi è stato detto che, probabilmente, i miei "problemi cardiaci" e i vari dolori derivino da questi problemi dell'apparato digerente. Ho fatto tutte le cure del caso per vari periodi, ma nel concreto non ho avuto miglioramenti.
Di recente e sottolineo di mia iniziativa, ho deciso di parlare con un chirurgo per sapere se potesse essere una soluzione ai miei problemi. Inizialmente, non escludendone la possibilità, mi ha detto che mancavano ancora delle informazioni e mi ha suggerito di eseguire un'esame ph-impedenziometrico 24h.
Questo è il risultato: ESAME PH-IMPEDENZIOMETRICO POSITIVO PER REFLUSSO GASTROESOFAGEO PATOLOGICO SIA ACIDO CHE NON ACIDO, PRESENTE SIA IN ORTOSTATISMO CHE IN CLINOSTATISMO (IN QUEST'ULTIMO CASO SOLO ACIDO), SI SEGNALE LA PRESENZA PROSSIMALE IN CIRCA LA META' DEGLI EPISODI. COMPONENTE GASSOSA IN CIRCA IL 67% DEI REFLUSSI SOPRATTUTTO NON ACIDI.
DEBOLE, MA POSITIVA, L'ASSOCIAZIONE TRA CARDIOPALMO ED EPISODI DI REFLUSSO, SOPRATTUTTO NON ACIDO.
Dopo aver visto questo risultato, il chirurgo ha cambiato opinione, ritenendo l'operazione quasi obbligata e assicurandomi sulla successiva scomparsa di tutti miei sintomi. Dire che era sicuro e determinato è un eufemismo.
Ho deciso di parlare con un gastroenterologo che non ha negato la possibilità dell'operazione ma non era cosi sicuro della scomparsa delle extrasistole (lasciandosi un 20% di dubbio) e mi ha dato una cura per un paio di mesi per vedere se la situazione migliora: Lansox, Lexotan, e Esoxx.
Vi vorrei chiedere se esiste un esame o qualcosa di simile per capire realmente se c'è una totale correlazione tra stomaco e extrasistole (il gastroenterologo ha parlato di esame elettrofisiologia del cuore, ma mi sembra molto invasivo come esame), e se l'idea dell'operazione è sbagliata o esagerata. Insomma vorrei avere altre opinioni perché l'idea di operarmi mi spaventa e l'affronterei solo con la certezza di una completa cessazione dei miei sintomi, soprattuto le extrasistole che mi rendono la vita quotidiana un inferno.
Ps: ho già fatto cure simili all'ultima prescrittami, ma senza risultati apprezzabili.
[#1]
<<DEBOLE, MA POSITIVA, L'ASSOCIAZIONE TRA CARDIOPALMO ED EPISODI DI REFLUSSO>>
escluderei la
<<totale correlazione tra stomaco e extrasistole>> !!!
<<extrasistole quasi debilitanti (nell'ultimo holter erano più di 7000 in 24h).>>
ritengo improbaile una correlazione tra reflusso e tale entità extrasistolica ed altrettanto improbabile che la soluzione passi
attraverso una chirurgia del reflusso!
escluderei la
<<totale correlazione tra stomaco e extrasistole>> !!!
<<extrasistole quasi debilitanti (nell'ultimo holter erano più di 7000 in 24h).>>
ritengo improbaile una correlazione tra reflusso e tale entità extrasistolica ed altrettanto improbabile che la soluzione passi
attraverso una chirurgia del reflusso!
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 30/11/2015.
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