Sport ed ernia iatale

Gentili dottori, sono qui a chiedere il vostro parere su una questione che mi crea dubbi in quanto sento spesso idee discordanti su questo argomento. Sono un ragazzo di 23 anni, studente, pratico sport fin da quando ero ragazzino... fisicamente normopeso e atletico con discreto sviluppo muscolare. Negli anni ho praticato diversi sport anche a livello agonistico (soprattutto palestra, nuoto, corsa) anche se in maniera non sempre continuativa a causa a volte di mancanza di tempo per motivo di studio o di lavoro. Dall'età di 16-17 anni ho iniziato a notare degli episodi di fastidio a livello gastrico, all'inzio occasionali ma che con gli anni sono andati via via intensificandosi fino a portarmi l'anno scorso a rivolgermi ad un gastroenterologo. I sintomi, certo non invalidanti o gravi ma pur sempre fastidiosi, sono caratterizzati da sensazione di gonfiore e pesantezza di stomaco, sensazione di cattiva digestione, aerofagia, eruttazione o singhiozzo e sensazione di bolo isterico e mal di gola (anche se non nascondo una certa componente ansiosa). Attraverso esame endoscopico effettuato nell'estate del 2014, mi fu diagnosticata un'ernia iatale (di piccola entità secondo il medico) con erosione di grado I ed esofagite da reflusso che da allora tengo sottocontrollo con Pantoprazolo 20mg che prendo ciclicamente in base ai disturbi che in certi periodi regrediscono a livello da non richiedere terapia mentri in altri si fanno particolarmenti fastidiosi. So che i disturbi che descrivo sono di piccola entità ma la questione che volevo sottoporvi riguarda lo sport. Vengo da un periodo di pausa sportiva durata 1 anno e mezzo e ho ricominciato ad allenarmi in palestra da circa un mesetto ma avverto i sintomi del reflusso (che comunque avverto anche in assenza di attività sportive) e quindi mi chiedo quanto l'attività fisica sia compatibile con la mia condizione. Praticamente la maggiorparte degli sport fisici comportano una certa sollecitazione della pressione addominale, anche se in misura maggiore per alcune discipline, e quindi mi chiedo se praticare sport possa essere deleterio ed andare a peggiorare la mia condizione. Volevo quindi sapere il Vostro parere sull'argomento per farmi un idea di come approcciarmi all'attività sportiva, visto che leggo pareri discordanti di chi afferma che lo sport porti miglioramento nei sintomi di reflusso e chi dice che li peggiori. Vi ringrazio in anticipo e Vi saluto cordialmente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Purtroppo l'attività sportiva che aumenta la pressione addominale può incrementare l'ernia iatale e, di conseguenza, il reflusso.



Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentile dottor Cosentino, intanto grazie per la sua celere risposta. Volevo chiderle allora quali sarebbero gli sport "consentiti" per chi soffre di ernia iatale visto che la quasi totalità delle attività sportive richiede sollecitazione dell'addome?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
É più facile indicare quelli a più a rischio, come il sollevamento pesi e il vogatore, dove c'è un forte impegno addominale.

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Capisco Dottore... la ringrazio per le sue risposte. Cordiali saluti
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