Nodo in gola

Buongiorno,
tra i tanti disturbi ho cercato di non farmi mancare il "nodo in gola"! Da alcuni giorni, avverto come un nodo, più o meno sotto il pomo d'adamo, che sembra dover scendere con la deglutizione della saliva ao salire in caso di eruttazioni, ma che non si muove dal suo posto.
Al momento, per fortuna, non provoca particolari sensazioni nel bere o mangiare.
Cinque anni fa, prima delle due gastroscopie che hanno portato a rivelare un'ernia iatale da scivolamento ed il reflusso gastro-esofageo, per un buon mesetto ho avuto tale disturbo, poi (dopo la prima gastroscopia), a seguito di un mese di terapia con pantoprazolo a dosaggio pieno, il disturbo è scomparso, salvo presentarsi, di tanto in tanto, soprattutto in periodi di cattiva alimentazione o di accentuazione dei miei disturbi d'ansia. Adesso, nei giorni precedenti il disturbo, ho avuto una sorta di bruciore alla gola e alla lingua, frequentissimi episodi di eruttazioni (anche 5 o 6 volte di seguito sia con stomaco pieno che vuoto) e una sensazione di "calore" nella parte alta dell'esofago. Poi è arrivato il nodo!
Da ieri ho rinforzato la terapia con pantoprazolo prendendo due compresse da 20 anzichè una e ho aggiunto del Gaviscon Advance dopo i pasti.
Aggiungo che sto seguendo da due mesi e mezzo una dieta ipocalorica per ridurre il sovrappeso (ho perso 7 Kg e mi manca poco al raggiungimento del risultato prefissato dalla nutrizionista) e che sto prendendo benzodiazepine (Rizen 5 1/2 cp al mattino e EN 12 gtt la sera) e Citalopram (8 gtt la sera) per controllare l'ansia.
Posso ragionevolmente ritenere che il nodo in gola sia dovuto nuovamente al reflusso?
La terapia contro l'ansia e/o la dieta, possono aver influito negativamente sul reflusso stesso?
Prendendo Pantoprazolo e Gaviscon, in quanto tempo posso aspettarmi dei risultati soddisfacenti?
Grazie per al vostra cortesia.

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Corretto, il nodo alla gola può essere legato al reflusso e necessità di terapia. In poco tempo si risolverà.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie Dottore.
La sua risposta mi tranquillizza, inoltre un disturbo del tutto simile l'ho già esperimentato prima delle gastroscopia.
Come avrà avuto modo di capire, sono particolarmente spaventato dal cancro!
Ora, se lei mi dedica ancora un pò del suo tempo, avrei una curiosità che non sono mai riuscito a soddisfare (le informazioni che ho trovato non sono affatto chiarificatrici in tal senso): in quanto tempo, in generale, può svilupparsi un cancro per essere rilevabile dalle indagini strumentali? Nello specifico, avendo fatto la gastroscopia nel 2010, per tranquillità, quando dovrei ripeterla?
Grazie ancora.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
La gastroscopia va ripetuta nel tempo solo se ci sono delle condizioni a rischio (familiarità per cancro gastrico, gastrite cronica atrofica con metaplasia intestinale diffusa incompleta, ecc.) e non mi sembra sia il suo caso.

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