Difficoltà nella deglutizione

Buongiorno,
faccio riferimento di nuovo a questo portale in ragione della correttezza e della serietà dei professionisti, a cui va il mio rinnovato ringraziamento.
Faccio una piccola premessa.
Sono una donna di 33 anni.
Da tempo immemore soffro di fastidi allo stomaco, in particolare ho avuto un ulcera gastrica e gastrite nervosa 20 anni fa e ho sofferto di reflusso per periodi alterni negli ultimi 10 anni ed ho eseguito una gastroscopia nel 2012 per motivi legati alla diagnosi di celiachia che evidenziarono soltanto helicobacter, per estirpare il quale face una forte terapia antibiotica. Avrei dovuto ripetere l'esame a distanza di tempo ma non l ho mai fatto.
Da qualche anno, sicuramente ben prima della gastroscopia, soffro di difficoltà deglutire, nel senso che cibi particolari come pane, brioche e riso tendono ad intasarmi l'esofago provocandomi dolore. Talvolta questi episodi li ho fraintesi come "soffocamento" e soltanto razionalizzando i singoli eventi ho capito che non compromettevano le vie aree.
Non ho indagato su questi fenomeni avendo familiarità con le difficoltà a deglutire, che coinvolgono molti componenti della mia famiglia in ragione di una scorretta chiusura di una "porticina" tra gola ed esofago (perdoni l'assoluta inapropriatezza della terminologia) che venne diagnosticata anni orsono a mio padre e mia zia paterna.
Pertanto, credendo si trattasse della medesima cosa, e valutando che questa tendenza si verificava nei momenti di particolare stress ho lasciato decorrere la questione.
In taluni momenti questa difficoltà a deglutire (dolore e fastidio simil soffocante) si accompagnava a dolore retrosternale e percezione del cibo mentre scende nell'esofago.
La situazione ha cominciato a preoccuparmi negli ultimi giorni, quando ho verificato una costante difficoltà a deglutire pane e dolci e in generale prodotti da forno con un periodo di fortissima acidità che talvolta mi ha impedito di mangiare.
Da ieri ho anche una sorta di nodo in gola, che ricordo di avere avuto anche in altre occasioni.
Sono letteralmente raggelata vedendo che questa difficoltà a deglutire è una prima causa di cancro all'esofago.
Sono indecisa se bypassare visita gastroenterologica, peraltro fatta di recente per questioni intestinali, passando direttamente alla gastroscopia che farei privatamente volendo anche domani.
Le sarei grata se potesse darmi un supporto nei limiti delle possibilità.
Cordialmente
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
La disfagia che lei lamente,
necessita obbligatoriamente di verifica.
Il primo sospetto non è il cancro ma eventuali disturbi della motilità esofagea.

Pertanto deve farsi seguire da un gastroenterologo esperto,
aggiungo che la gastroscopia è una delle procedure da considerare.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Quatraro,
La ringrazio per la celere risposta.
A questo punto, considerando che qualsiasi specialista interpellato, non mi visiterà mai prima di qualche giorno mi converrebbe ottimizzare con una gastroscopia già domani?
Perdoni la domanda un po' ingenua, ma cosa si intende per disturbi della motilità esofagea? sono correlati in qualche modo ai problemi di reflusso?
Mi potrebbe dire, anche al fine di tranquillizzarmi, perché pensa che il primo sospetto non sia il cancro?
Sono piuttosto preoccupata
La ringrazio ancora.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
... perché, pur sempre con i limiti di un consulto a distanza,
il suo racconto è la sua giovane età
non depongono per un cancro.

Motilità = insieme dei movimenti (dell'esofago).

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