Tosse con sangue
Buongiorno,
scrivo per conto di mia madre, 56 anni, non fumatrice e normopeso, che tra l'altro ieri e ieri ha tossito, fino ad avere conati, importanti quantità di sangue color rosso vivo.
Ovviamente l'ho subito accompagnata al pronto soccorso; lì le hanno messo un sondino naso-gastrico, da cui è fuoriuscita una sostanza marrone visibilmente simile a sabbia (hanno ipotizzato fosse sangue digerito). Dopodiché l'hanno sottoposta ad analisi del sangue, elettrocardiogramma ed esame della troponina, esame delle feci, radiografia toracica e a tac toracica (senza mezzo di contrasto in quanto ne è fortemente allergica) che sono risultate tutte nella norma (solo un noduletto di 10mm al polmone sinistro, già riscontrato in tac dell'anno 2013 e tenuto sotto controllo, non mutato in dimensioni). Al fine di ciò, dopo dieci ore, in pneumologia hanno escluso cause polmonari e ci hanno mandate via col "compito a casa" di fare una gastroscopia quanto prima (si sono rifiutati di farla al momento perché "la paziente non manifesta sintomi abbastanza gravi".......) e consigliandoci di tornare di corsa da loro nel caso il sintomo si fosse ripresentato.
Da ieri mia madre sta assumendo fiale di Tranex da 500mg 3 volte al giorno, terapia consigliatale dal medico di base.
C'è da dire che lei è in cura da un gastroenterologo da molti anni a causa di svariati problemi: polipi gastrici ed esofagei, di cui si è operata nel 2013, malattia da reflusso gastroesofageo, che tiene sotto controllo con pantoprazolo da 20mg e infiammazione intestinale, presunta conseguenza di una forte gastroenterite che l'ha costretta al ricovero (20 giorni, 20 chili persi) nel dicembre del 2013, che ha curato con una lunga terapia + dieta alimentare. Ho quindi subito prenotato una visita dal gastroenterologo che la tiene in cura, che è stata fissata per lunedì.
Tuttavia ho dei dubbi.
I medici del ps erano in contrasto fra loro: alcuni sostenevano che una tac toracica senza mezzo di contrasto non fosse attendibile, altri che fosse più che sufficiente. Alcuni che lo stomaco non c'entrasse, perché dal sondino non era uscito sangue vivo ma solo digerito, altri che invece ne fosse la causa. Insomma alla fine nessuno ci ha chiarito le idee in modo convincente. In attesa della visita di lunedì, vorrei chiedere a Voi parere sulla decisione o meno di chiedere consulto anche da un buon pneumologo, e di farle ripetere la tac toracica col mezzo di contrasto (previa necessaria profilassi) o meno. Inoltre, sarebbe il caso anche di prenotare una visita da un otorino-laringoiatra?
Siamo tutti comprensibilmente molto preoccupati. E' possibile che una patologia gastrica possa causare TOSSE (e non vomito) con una così importante, in termini quantitativi, emissione di sangue vivo? (per intenderci, mia madre non riesce a tenere in un fazzoletto tutto l'espettorato, e ha bisogno di sputare nel lavandino).
In attesa di una risposta esaustiva, Vi ringrazio per ciò che fate e Vi saluto cordialmente.
Lucrezia
scrivo per conto di mia madre, 56 anni, non fumatrice e normopeso, che tra l'altro ieri e ieri ha tossito, fino ad avere conati, importanti quantità di sangue color rosso vivo.
Ovviamente l'ho subito accompagnata al pronto soccorso; lì le hanno messo un sondino naso-gastrico, da cui è fuoriuscita una sostanza marrone visibilmente simile a sabbia (hanno ipotizzato fosse sangue digerito). Dopodiché l'hanno sottoposta ad analisi del sangue, elettrocardiogramma ed esame della troponina, esame delle feci, radiografia toracica e a tac toracica (senza mezzo di contrasto in quanto ne è fortemente allergica) che sono risultate tutte nella norma (solo un noduletto di 10mm al polmone sinistro, già riscontrato in tac dell'anno 2013 e tenuto sotto controllo, non mutato in dimensioni). Al fine di ciò, dopo dieci ore, in pneumologia hanno escluso cause polmonari e ci hanno mandate via col "compito a casa" di fare una gastroscopia quanto prima (si sono rifiutati di farla al momento perché "la paziente non manifesta sintomi abbastanza gravi".......) e consigliandoci di tornare di corsa da loro nel caso il sintomo si fosse ripresentato.
Da ieri mia madre sta assumendo fiale di Tranex da 500mg 3 volte al giorno, terapia consigliatale dal medico di base.
C'è da dire che lei è in cura da un gastroenterologo da molti anni a causa di svariati problemi: polipi gastrici ed esofagei, di cui si è operata nel 2013, malattia da reflusso gastroesofageo, che tiene sotto controllo con pantoprazolo da 20mg e infiammazione intestinale, presunta conseguenza di una forte gastroenterite che l'ha costretta al ricovero (20 giorni, 20 chili persi) nel dicembre del 2013, che ha curato con una lunga terapia + dieta alimentare. Ho quindi subito prenotato una visita dal gastroenterologo che la tiene in cura, che è stata fissata per lunedì.
Tuttavia ho dei dubbi.
I medici del ps erano in contrasto fra loro: alcuni sostenevano che una tac toracica senza mezzo di contrasto non fosse attendibile, altri che fosse più che sufficiente. Alcuni che lo stomaco non c'entrasse, perché dal sondino non era uscito sangue vivo ma solo digerito, altri che invece ne fosse la causa. Insomma alla fine nessuno ci ha chiarito le idee in modo convincente. In attesa della visita di lunedì, vorrei chiedere a Voi parere sulla decisione o meno di chiedere consulto anche da un buon pneumologo, e di farle ripetere la tac toracica col mezzo di contrasto (previa necessaria profilassi) o meno. Inoltre, sarebbe il caso anche di prenotare una visita da un otorino-laringoiatra?
Siamo tutti comprensibilmente molto preoccupati. E' possibile che una patologia gastrica possa causare TOSSE (e non vomito) con una così importante, in termini quantitativi, emissione di sangue vivo? (per intenderci, mia madre non riesce a tenere in un fazzoletto tutto l'espettorato, e ha bisogno di sputare nel lavandino).
In attesa di una risposta esaustiva, Vi ringrazio per ciò che fate e Vi saluto cordialmente.
Lucrezia
[#1]
Sicuramente è un quadro complesso e la gastroscopia a completamento diagnostico la farei, anche considerata la storia.
Non è poi escluso che in effetti la sede del sanguinamento sia un' altra ed in effetti l' otorinolaringoiatra e lo penumologo sono gli specialsiti da consultare. Prego.
Non è poi escluso che in effetti la sede del sanguinamento sia un' altra ed in effetti l' otorinolaringoiatra e lo penumologo sono gli specialsiti da consultare. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Ex utente
Bene, quindi prenoto al più presto anche visita pneumologica e otorinolaringoiatrica. Se l'episodio dovesse malauguratamente ripresentarsi, c'è da preoccuparsi oltremodo? Nel senso, devo riportarla in ospedale (stavolta ad un altro ospedale, magari...) o è un quadro clinico che può attendere una manciata di giorni? La ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 11/09/2015.
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