Ragade anale con l'utilizzo di un tampone.

Gentili Dottori,
volevo chiedere un consulto in merito ad una presunta ragade anale.

A causa della stitichezza, dopo l'evacuazione avverto un leggere dolore che permane nei giorni successivi per andare a regredire ma poi acutizzarsi ad una successiva evacuazione.

Il dolore non è sistematico ma si manifesta solo attraverso volontarie contrazioni anali. Altra caratteristica è che dopo l'evacuazione avverto un forte rigonfiamento nella parete anale, il cui contatto provoca dolore e soprattutto impedisce la penetrazione. Per penetrazione altro non intendo un tampone anale da me utilizzato per incontinenza di gas intestinale causato da problemi neurologici già accertati.

Il medico si è limitato a rigettare le responsabilità sullo specialista di turno e per tale motivo vorrei chiedervi qual è la miglior cosa da fare, sono molto preoccupato non per l'ipotetica ragade ma per il possibile subentrare dell'impossibilità ad utilizzare questo tampone, per la mia attività professionale indispensabile.

Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilissimo, la presunta ragade anale deve essere accertata con visita proctologica. Da qui ne conseguirà il corretto trattamento.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)