Reflusso e dispnea
Buongiorno,
cerco di riassumervi la mia situazione per chiedere un piccolo consulto.
E' da circa due anni che soffro di reflusso gastroesfageo, dovuto credo sia ad una componente ansiosa (sono un ragazzo ansiogeno, ne sono consapevole e quindi ho imparato a capire quando qualcosa è dovuto all' ansia o no) che ad una componente "fisiologia".
In questi due anni ho avuto problemi con il cibo, non riuscivo a mandare giù, o meglio facevo molta fatica.
Da due settimane a questa parte ho iniziato a soffrire di un po' di dispnea notturna, credevo fosse dovuto dal fatto che, molte volte, cenando alle 8 di sera e coricandomi alle 9.30 non lasciavo il tempo necessario al mio stomaco di completare la digestione.
Parallelamente a ciò mi è venuta su una tosse "debole" senza catarro, a volte incessante, a volte invece si risolveva dopo un paio di colpi.
Ho iniziato ad avere problemi di nuovo a mangiare, non a mandare giù come mi succedeva in passato.
Il mio stomaco dopo un paio di bocconi si sente pieno, e se insisto a mangiare (cosa sbagliatissima da un punto di vista psicologico secondo la mia psicologa) mi "torna su il cibo". Inizio a soffrire di dispnea per un paio di minuti delle volte finchè mangio, poi scompaiono da soli.
A volte finchè mangio mi gira anche la testa, non sempre, è un episodio più unico che raro.
Soffro di bruciore di stomaco alla bocca dello stomaco, sento come se avessi un sassolino che spinge verso il l'esterno del mio corpo. A questo credo siano correlati dei dolori sporadici intercostali.
Ho iniziato a prendere, come avevo fatto all' insorgere di questo stato di disfunzione una capsula da 30md di lansoprazolo, ed ho notato che il bruciore di stomaco si è attenuato, ma non la dispnea che continua a darmi problemi.
A fronte di ciò ho deciso, o meglio mi sono convinto di fare la gastroscopia.
Volevo sapere se secondo voi, i miei problemi sono dovuti solamente ad uno status fisico o se riconducibili a qualche disfunzione del mio corpo.
Finisco col dire che sono un tipo che comunque fa sport e si muove, solo che questo malessere mi sta condizionando anche nella mia vita privata e lavorativa.
cerco di riassumervi la mia situazione per chiedere un piccolo consulto.
E' da circa due anni che soffro di reflusso gastroesfageo, dovuto credo sia ad una componente ansiosa (sono un ragazzo ansiogeno, ne sono consapevole e quindi ho imparato a capire quando qualcosa è dovuto all' ansia o no) che ad una componente "fisiologia".
In questi due anni ho avuto problemi con il cibo, non riuscivo a mandare giù, o meglio facevo molta fatica.
Da due settimane a questa parte ho iniziato a soffrire di un po' di dispnea notturna, credevo fosse dovuto dal fatto che, molte volte, cenando alle 8 di sera e coricandomi alle 9.30 non lasciavo il tempo necessario al mio stomaco di completare la digestione.
Parallelamente a ciò mi è venuta su una tosse "debole" senza catarro, a volte incessante, a volte invece si risolveva dopo un paio di colpi.
Ho iniziato ad avere problemi di nuovo a mangiare, non a mandare giù come mi succedeva in passato.
Il mio stomaco dopo un paio di bocconi si sente pieno, e se insisto a mangiare (cosa sbagliatissima da un punto di vista psicologico secondo la mia psicologa) mi "torna su il cibo". Inizio a soffrire di dispnea per un paio di minuti delle volte finchè mangio, poi scompaiono da soli.
A volte finchè mangio mi gira anche la testa, non sempre, è un episodio più unico che raro.
Soffro di bruciore di stomaco alla bocca dello stomaco, sento come se avessi un sassolino che spinge verso il l'esterno del mio corpo. A questo credo siano correlati dei dolori sporadici intercostali.
Ho iniziato a prendere, come avevo fatto all' insorgere di questo stato di disfunzione una capsula da 30md di lansoprazolo, ed ho notato che il bruciore di stomaco si è attenuato, ma non la dispnea che continua a darmi problemi.
A fronte di ciò ho deciso, o meglio mi sono convinto di fare la gastroscopia.
Volevo sapere se secondo voi, i miei problemi sono dovuti solamente ad uno status fisico o se riconducibili a qualche disfunzione del mio corpo.
Finisco col dire che sono un tipo che comunque fa sport e si muove, solo che questo malessere mi sta condizionando anche nella mia vita privata e lavorativa.
[#1]
Gentilissimo, si tratta di sintomi da reflusso ma di base noto uno stato ansiogeno che amplifica i disturbi.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per la rapida risposta.
Sono in perfetto accordo con lei che alla base vi è un principio ansiogeno che amplifica ogni mia sensazione di malessere.
Volevo comunque chiederle un paio di consigli:
Il lansoprazolo quando è meglio prenderlo?
È correlabile il mio giramento di testa dopo neanche due minuti che ho finito il pranzo con il reflusso? O devo fare un lavoro introspettivo e ricercare le cause nel mio status ansioso? ( parlo di un pasto, tipo una pizza mangiata di buon gusto senza alcun tipo di difficoltà)
È possibile che la dispnea sia di origine cardiaca invece che gastrica? ( ho sostenuto un ecg con visita cardiologia a marzo per motivi sportivi e tutto era nella norma)
La ringrazio nuovamente
Sono in perfetto accordo con lei che alla base vi è un principio ansiogeno che amplifica ogni mia sensazione di malessere.
Volevo comunque chiederle un paio di consigli:
Il lansoprazolo quando è meglio prenderlo?
È correlabile il mio giramento di testa dopo neanche due minuti che ho finito il pranzo con il reflusso? O devo fare un lavoro introspettivo e ricercare le cause nel mio status ansioso? ( parlo di un pasto, tipo una pizza mangiata di buon gusto senza alcun tipo di difficoltà)
È possibile che la dispnea sia di origine cardiaca invece che gastrica? ( ho sostenuto un ecg con visita cardiologia a marzo per motivi sportivi e tutto era nella norma)
La ringrazio nuovamente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 07/09/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.