Reflusso gastro-esofageo refrattario

Gentili dottori, ho 45 anni, da circa 15 soffro di reflusso gastro-esofageo con sintomi quali dolore epigastrico e retrosternale e pirosi. In passato i disturbi venivano controllati dagli inibitori della pompa protonica ma ora non avviene più così. Infatti a distanza di oltre cinque mesi dall'inizio di un ciclo di terapia con questi farmaci (omeprazolo e pantoprazolo) i sintomi non sono completamente scomparsi. Nell'ultimo mese, su prescrizione medica, ho aggiunto a pantoprazolo (40 una cp al dì) anche, levopraid gocce (10 x 2 al dì) e riopan capsule 800 4 volte al giorno. Con questo trattamento i sintomi si sono ridotti ma non sono scomparsi del tutto, nonostante un ferreo rispetto della dieta (come sempre ho fatto finora del resto). Vi riporto qui i risultati dell'ultima gastroscopia effettuata il 21/7 scorso e relative biopsie.

Referto della gastroscopia:
esofago regolare, in sede distale due millimetriche digitazioni di mucosa di tipo gastrico, eseguite biopsie, cardias in sede ipotonico ed incontinente;
cavità gastrica distensibile e contenente secrezioni normali; la mucosa è sollevata il pliche regolari, lievemente eritematosa in antro, eseguite biopsie; piloro rotondo e pervio; duodeno regolare, millimetrica angiodisplasia del duodeno discendente.
Conclusioni: linea zeta irregolare; ipotonia del cardias, gastrite eritematosa antrale lieve; angiodisplasia millimetrica del duodeno discendente.

Referto della biopsia
Materiale pervenuto: biopsie antro, biopsie esofago.
Macroscopia: biopsia antro (due frammenti bioptici su acetato di cellulosa); Biopsie esofago: due frammenti biotici su acetato di cellulosa.
Diagnosi: gastrite cronica superficiale quiescente (frammenti); ricerca helicobacter pylori negativa; Mucosa gastica di tipo cardiale sede di flogosi cronica di grado lieve.

Dato la mancata rispondenza della terapia mi consigliate una visita con chirurgo per valutare l'ipotesi di intervento di fundoplicatio? Ritenete possano esservi alternative farmacologiche, da valutare col mio medico, più efficaci della terapia finora seguita? Ritenete opportuno un approndimento diagnostico con ulteriori esami? Grazie anticipatamente della vostra risposta a tali quesiti. Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Ritengo debba far precedere una phmanoimpedenzometria ed una accurata valutazione gastroenterologica.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
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Grazie dottor Quatraro. L'angiodisplasia richiede terapia o ulteriori controlli? Vi è un significativo rischio che mi insorgano altre lesioni come questa a carico dell'apparato gastroenterico o che sanguini? Grazie ancora, cordiali saluti.
Reflusso gastroesofageo

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