Peso allo stomaco persistente (senso di pienezza). Terapia inefficacie.
Sono un ragazzo di 20 anni e attualmente peso 112kg ma ne pesavo 128kg (1,90m in altezza). Nel 2013, accusando i tipici sintomi del reflusso gastroesofageo, feci una gastroscopia che confermò tale condizione. Seguita una terapia a base di lansoprazolo e gaviscon risolsi in un tempo relativamente breve.
Non ho più avuto serie complicazioni da reflusso fino a che 4 mesi fa, all'imprvviso, ho notato uno strano senso di sazietà eccessiva, come dopo un'abbuffata, a stomaco vuoto. Dopo qualche giorno che questo sintomo non se ne andava sono stato indirizzato da un gastrointerologo che basandosi sulla precedente gastroscopia ha confermato la diagnosi con la stessa terapia, ma stavolta ho dovuto seguirla per 2 mesi e mezzo in aggiunta a una dieta più equilibrata.
Ho finito la terapia e, risultata inefficacie contro questo sintomo di estrema pienezza debilitante, l'ho anche prolungata per un po' sotto parere del medico di base ma le feci non andavano più bene perché si presentavano di consistenza variabile con cibo mal digerito e colore giallo/verde. Sospeso il lansoprazolo le feci sono tornate pressocché normali, ho fatto un'analisi specifica della digeribilità (le feci si presentavano già più normali sospeso il lansoprazolo) che non ha rivelato niente di insolito.
Mentre fino al momento della sospensione della terapia l'unico sintomo che accusavo era l'eccessivo peso allo stomaco constantemente presente in ogni momento della giornata (che peggiora stando in piedi), sosopesa la terapia accuso un fortissimo bruciore di stomaco, reflusso acido, che si riflette dietro alla schiena e addirittura mal di gola e irritazione alla base della lingua.
In attesa della seconda gastroscopia (23 ottobre, i rapidissimi tempi della sanità) pubblico qui per avere un parere alternativo. Sono tuttavia seguito dal medico di base che però, contro un sintomo così insolito non sa come aiutarmi se non indirizzarmi presso specialisti o segnarmi le analisi adeguate.
Grazie in anticipo.
Non ho più avuto serie complicazioni da reflusso fino a che 4 mesi fa, all'imprvviso, ho notato uno strano senso di sazietà eccessiva, come dopo un'abbuffata, a stomaco vuoto. Dopo qualche giorno che questo sintomo non se ne andava sono stato indirizzato da un gastrointerologo che basandosi sulla precedente gastroscopia ha confermato la diagnosi con la stessa terapia, ma stavolta ho dovuto seguirla per 2 mesi e mezzo in aggiunta a una dieta più equilibrata.
Ho finito la terapia e, risultata inefficacie contro questo sintomo di estrema pienezza debilitante, l'ho anche prolungata per un po' sotto parere del medico di base ma le feci non andavano più bene perché si presentavano di consistenza variabile con cibo mal digerito e colore giallo/verde. Sospeso il lansoprazolo le feci sono tornate pressocché normali, ho fatto un'analisi specifica della digeribilità (le feci si presentavano già più normali sospeso il lansoprazolo) che non ha rivelato niente di insolito.
Mentre fino al momento della sospensione della terapia l'unico sintomo che accusavo era l'eccessivo peso allo stomaco constantemente presente in ogni momento della giornata (che peggiora stando in piedi), sosopesa la terapia accuso un fortissimo bruciore di stomaco, reflusso acido, che si riflette dietro alla schiena e addirittura mal di gola e irritazione alla base della lingua.
In attesa della seconda gastroscopia (23 ottobre, i rapidissimi tempi della sanità) pubblico qui per avere un parere alternativo. Sono tuttavia seguito dal medico di base che però, contro un sintomo così insolito non sa come aiutarmi se non indirizzarmi presso specialisti o segnarmi le analisi adeguate.
Grazie in anticipo.
[#1]
Non c'è necessità di una nuova gastroscopia. Alla terapia antireflusso vanno invece aggiunti dei farmaci procinetici per favori lo svuotamento gastrico.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#3]
Potrebbe modificare il procinetico, sentendo il suo medico ed adottando misure dietetiche e di stile di vita:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/990-il-peso-sullo-stomaco-ossia-la-cattiva-digestione.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/990-il-peso-sullo-stomaco-ossia-la-cattiva-digestione.html
[#4]
Utente
Buonasera, riapro la discussione dopo aver eseguito un cambio di medicinale procinetico: peridon al posto del motilex. La mia situazione è invariata. In attesa di un'ecografia e della visita da un altro gastrointerologo le scrivo per cercare una qualche risposta alla mia condizione. È possibile che dopo quasi 5 mesi il mio sintomo sia costante e non ci sia una terapia alternativa? Sono costretto a vivere così o c'è speranza di guarigione?
[#7]
Bisogna distingure fra sintomi da reflusso e sintomi digestivi in genere. Se il reflusso non viene controllato con gli IPP bisognerebbe valutare la gastrinemia per capire se tali farmaci siano in lei inefficaci. Da valutare inoltre eventuali intolleranze alimentari.
[#10]
Utente
Buonasera. Riapro la discussione a distanza di qualche mese per aggiornare la mia situazione che sintomatologicamente parlando è rimasta invariata.
Fino ad oggi ho svolto una serie di esami:
una seconda gastroscopia (che non ha evidenziato nessun problema alla mucosa ma solo abbondante risalita di secrezioni muco-biliari) che è stata valutata poco attendibile dal gastrointerologo che la ha esaminata in quanto non avevo sospeso gli IPP
Un'ecografia che non ha evidenziato problemi a nessun organo (fegato, cistifelia, reni etc.)
Intolleranze alimentari: nessuna evidenziata.
Celiachia: negativo, non sono celiaco.
helicobacter pylori breath test: negativo, non ho il batterio.
(però attenzione, sbadatamente il sabato e la domenica mattina precedente al test che era fissato per mercoledì successivo ho assunto una pillola di lansoprazolo 15, non so se è sufficiente a invalidare il test)
infine una pH-metria 24h tramite sonda che, insieme a 4-5 pagine di valori riportati, riporta: "Esame pH-impedenziometrico esofageo 24 ore positivo per R-G-E acidi distribuiti in tutto l'arco delle 24 ore con punteggio totale di 4% (V.N.:<1.4%) di cui il 50% si estende verso l'esofago prossimale. Reflux symptom index: 35% (V.N. <50%)."
Attualmente sono in attesa della prossima visita da un gastrointerologo per interpretare le analisi in quanto il mio medico di base non ne è in grado. Nel frattempo scrivo qui e pongo le seguenti domande:
il peso allo stomaco costante e la difficoltà digestiva sono riconducibili al r-g-e? Perché la pirosi e il reflusso in sé non mi danno un fastidio debilitante mentre gli altri sintomi sì e da quello che ho potuto constatare sono più o meno "atipici".
Posso recuperare una normalità seguendo una terapia in base alla pH-metria?
Scrivo qui perché la risposta di professionisti, anche se non risolutiva da postazioni telematiche, mi è comunque preferibile alla ricerca casuale su Google.
Grazie in anticipo.
Fino ad oggi ho svolto una serie di esami:
una seconda gastroscopia (che non ha evidenziato nessun problema alla mucosa ma solo abbondante risalita di secrezioni muco-biliari) che è stata valutata poco attendibile dal gastrointerologo che la ha esaminata in quanto non avevo sospeso gli IPP
Un'ecografia che non ha evidenziato problemi a nessun organo (fegato, cistifelia, reni etc.)
Intolleranze alimentari: nessuna evidenziata.
Celiachia: negativo, non sono celiaco.
helicobacter pylori breath test: negativo, non ho il batterio.
(però attenzione, sbadatamente il sabato e la domenica mattina precedente al test che era fissato per mercoledì successivo ho assunto una pillola di lansoprazolo 15, non so se è sufficiente a invalidare il test)
infine una pH-metria 24h tramite sonda che, insieme a 4-5 pagine di valori riportati, riporta: "Esame pH-impedenziometrico esofageo 24 ore positivo per R-G-E acidi distribuiti in tutto l'arco delle 24 ore con punteggio totale di 4% (V.N.:<1.4%) di cui il 50% si estende verso l'esofago prossimale. Reflux symptom index: 35% (V.N. <50%)."
Attualmente sono in attesa della prossima visita da un gastrointerologo per interpretare le analisi in quanto il mio medico di base non ne è in grado. Nel frattempo scrivo qui e pongo le seguenti domande:
il peso allo stomaco costante e la difficoltà digestiva sono riconducibili al r-g-e? Perché la pirosi e il reflusso in sé non mi danno un fastidio debilitante mentre gli altri sintomi sì e da quello che ho potuto constatare sono più o meno "atipici".
Posso recuperare una normalità seguendo una terapia in base alla pH-metria?
Scrivo qui perché la risposta di professionisti, anche se non risolutiva da postazioni telematiche, mi è comunque preferibile alla ricerca casuale su Google.
Grazie in anticipo.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 9.2k visite dal 23/08/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.