Forte mal di gola, possibile problema di reflusso?
buonasera a tutti
da qualche anno ho la gola delicatissima, nel senso che mi viene un mal di gola molto forte ogni poco. Mal di gola che spesso e volentieri si evolve in febbre.. uno dei problemi è che il mal di gola mi viene abbastanza facilmente, tanto che a volte mi basta alzare la voce, o semplicemente parlare per lungo tempo e cominciano i guai
ho sempre pensato che la causa fosse la casa dove abitavo (ora non ci abito più). era una casa umida e fredda, e la ragazza con cui abitavo accusava gli stessi problemi.. adesso ho cambiato casa, e nonostante il problema sia diventato un tantino meno frequente, l'intensità con cui si presenta permane..
ogni volta che sono andato a farmi visitare, il mio dottore ha liquidato il tutto dicendo che sono le mie difese immunitarie, oppure il mio timbro vocale, ma durante l'ultima visita di qualche giorno fa, a seguito di un mal di gola così forte che mi ha costretto ad andare alla guardia medica di notte per i dolori, la diagnosi è cambiata.. descrivendo il più accuratamente possibile i sintomi, la risposta è stata reflusso gastro intestiinale (la risposta è cambiata quando ho detto che al mattino mi sento la bocca così acida da dovermla sciaquare per non avere dolore). a questo aggiungo che di tanto in tanto ho dolori al petto (mi dicono che sia l'esofago) e l'alito cattivo...
che cosa mi dite? grazie per l'attenzione
da qualche anno ho la gola delicatissima, nel senso che mi viene un mal di gola molto forte ogni poco. Mal di gola che spesso e volentieri si evolve in febbre.. uno dei problemi è che il mal di gola mi viene abbastanza facilmente, tanto che a volte mi basta alzare la voce, o semplicemente parlare per lungo tempo e cominciano i guai
ho sempre pensato che la causa fosse la casa dove abitavo (ora non ci abito più). era una casa umida e fredda, e la ragazza con cui abitavo accusava gli stessi problemi.. adesso ho cambiato casa, e nonostante il problema sia diventato un tantino meno frequente, l'intensità con cui si presenta permane..
ogni volta che sono andato a farmi visitare, il mio dottore ha liquidato il tutto dicendo che sono le mie difese immunitarie, oppure il mio timbro vocale, ma durante l'ultima visita di qualche giorno fa, a seguito di un mal di gola così forte che mi ha costretto ad andare alla guardia medica di notte per i dolori, la diagnosi è cambiata.. descrivendo il più accuratamente possibile i sintomi, la risposta è stata reflusso gastro intestiinale (la risposta è cambiata quando ho detto che al mattino mi sento la bocca così acida da dovermla sciaquare per non avere dolore). a questo aggiungo che di tanto in tanto ho dolori al petto (mi dicono che sia l'esofago) e l'alito cattivo...
che cosa mi dite? grazie per l'attenzione
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Potrebbe realmente trattarsi di reflusso e necessita di una terapia specifica con gli antisecretivi.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
grazie per la risposta, ma essendo di fretta ho dimenticato la parte più importante
il mio medico mi ha prescritto le pastiglie di Omeprazolo. sono più o meno a due terzi del totale, eppure non vedo miglioramenti. o meglio: la gola migliora, ma penso più per il tempo piuttosto che per le pastiglie. i problemi allo stomaco, fra cui il dolore al petto sono sempre immutati ed inoltre mi sento debolissimo, nonchp febbricitante, cosa che mi capita spesso come il mal di gola
il mio medico mi ha prescritto le pastiglie di Omeprazolo. sono più o meno a due terzi del totale, eppure non vedo miglioramenti. o meglio: la gola migliora, ma penso più per il tempo piuttosto che per le pastiglie. i problemi allo stomaco, fra cui il dolore al petto sono sempre immutati ed inoltre mi sento debolissimo, nonchp febbricitante, cosa che mi capita spesso come il mal di gola
[#8]
Utente
sono stato dal dottore ed ho ricevuto l'impegnativa per una gastroscopia. mi dice che probabilmente la causa di tutto è un'esofagite oppure un'ernia iatale.. potrebbe dirmi qualcosa in merito per favore?
magari sono completamete in errore però l'esofagite non mi preoccupa molto perchè suppongo si possa curare senza troppi problemi; l'ernia iatale invece un po' mi spaventa per diversi motivi: ammesso che il problema sia davvero questo, so che la causa può essere uno sforzo eccessivo.. io sono un magazziniere, quindi fra le altre cose faccio un lavoro in cui devo anche sollevare dei pesi; oltre a questo mi alleno: in generale non penso di aver mai spinto troppo ma non posso nemmeno esculedere di averlo mai fatto... la domanda è: se si trattasse di ernia, quali sono le cure? sono cose invasive come operazioni oppure no? e dopo? una volta guarito dall'eventuale ernia si può ripresentare con facilità maggiore rispetto ad una persona che non l'ha mai contratta? Oppure si può dire che si può avere un recupero totale? dovrei quindi smettere di allenarmi? nel corso degli anni mi sono procurato molte fratture e qualche ferita, e la mia paura è sempre stata quella di non riuscire a recuperare al 100% ed essere quindi costretto a modificare il mio stile di vita. QUesta eventualità non si è mai verificata, ma anche adesso un po' di timore c'è
mi rendo conto del fatto che probabilmente sto chiedendo delle ovvietà, o esponendo paure insensate, ma la faccenda mi sta preoccupando... Grazie in anticpo
magari sono completamete in errore però l'esofagite non mi preoccupa molto perchè suppongo si possa curare senza troppi problemi; l'ernia iatale invece un po' mi spaventa per diversi motivi: ammesso che il problema sia davvero questo, so che la causa può essere uno sforzo eccessivo.. io sono un magazziniere, quindi fra le altre cose faccio un lavoro in cui devo anche sollevare dei pesi; oltre a questo mi alleno: in generale non penso di aver mai spinto troppo ma non posso nemmeno esculedere di averlo mai fatto... la domanda è: se si trattasse di ernia, quali sono le cure? sono cose invasive come operazioni oppure no? e dopo? una volta guarito dall'eventuale ernia si può ripresentare con facilità maggiore rispetto ad una persona che non l'ha mai contratta? Oppure si può dire che si può avere un recupero totale? dovrei quindi smettere di allenarmi? nel corso degli anni mi sono procurato molte fratture e qualche ferita, e la mia paura è sempre stata quella di non riuscire a recuperare al 100% ed essere quindi costretto a modificare il mio stile di vita. QUesta eventualità non si è mai verificata, ma anche adesso un po' di timore c'è
mi rendo conto del fatto che probabilmente sto chiedendo delle ovvietà, o esponendo paure insensate, ma la faccenda mi sta preoccupando... Grazie in anticpo
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In pratica sta già facendo la terapia per il reflusso. Perchè abbia delle idee più chiare sul reflusso e sull'ernia iatale ecco un mio articolo:
https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html
https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html
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Utente
ok, la ringrazio per il link che mi ha dato e che ho appena letto: alcune cose adesso le vedo con maggiore chiarezza, ed in particolare mi è chiaro il fatto che sia necessario sapere i risultati dell'esame...
Ho sempre pensato di condurre una vita sana, e l'aver letto il suo articolo me l'ha confermato, infatti le uniche cose che potrebbero giustificare l'esofagite o l'ernia sarebbero lo sforzo fisico (in cui mi impegno, ma senza arrivare al'eccesso) e lo stress (su cui sinceramente non saprei che cosa fare..)
A quanto ho letto, sia in caso di esofagite, sia in caso di ernia la terapia sarebbe la stessa, salvo ovviamente casi gravi (in cui non penso di rientrare, visti i sintomi di poca importanza), però una domanda ancora me la pongo: la guarigione sarebbe totale o rimarrei un soggetto a rischio che al minimo sforzo può ricadere nella patologia?
Ho sempre pensato di condurre una vita sana, e l'aver letto il suo articolo me l'ha confermato, infatti le uniche cose che potrebbero giustificare l'esofagite o l'ernia sarebbero lo sforzo fisico (in cui mi impegno, ma senza arrivare al'eccesso) e lo stress (su cui sinceramente non saprei che cosa fare..)
A quanto ho letto, sia in caso di esofagite, sia in caso di ernia la terapia sarebbe la stessa, salvo ovviamente casi gravi (in cui non penso di rientrare, visti i sintomi di poca importanza), però una domanda ancora me la pongo: la guarigione sarebbe totale o rimarrei un soggetto a rischio che al minimo sforzo può ricadere nella patologia?
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.1k visite dal 20/08/2015.
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