Ipp per reflusso gastroesofageo: a vita?

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 24 anni e circa dieci mesi fa ho cominciato ad accusare i sintomi di quello che mi è stato diagnosticato dal gastroenterologo (sulla base dei sintomi e non di esami clinici) come refusso gastrico. E' iniziato con bruciore alla gola e in bocca, eruttazioni frequenti, senso di corpo estraneo in gola, fastidio nella deglutizione. Dieci mesi fa, quindi, ho effettuato il primo ciclo di terapia che mi è stato prescritto, cioè rabeprazolo 20 mg per 1 mese e poi 10 mg per due settimane, oltre al domperidone 15 min prima dei pasti principali. I sintomi sono regrediti già dal primo giorno di terapia fin quasi a scomparire.
Tuttavia, una volta interrotta la cura, si sono ripresentati (sebbene più lievi) a distanza di un po' di tempo. Non essendo forti, ma solo fastidiosi, non ho preso farmaci fino a un mese fa, quando sono notevolmente aumentati fino a causarmi un forte bruciore di gola tale da svegliarmi di notte. Mi è stato quindi detto di riprendere la terapia facendo un ciclo pari al primo e così ho fatto. Ho smesso due giorni fa e ahimè ho già riscontrato un ritorno del bruciore in gola, non forte, ma sufficientemente fastidioso da avere difficoltà a non farci caso. Preciso che sono un soggetto normopeso e che a volte faccio uso di Gaviscon, ma ha un blando effetto.
La mia perplessità è questa: è possibile che io debba effettuare una terapia con IPP a vita da ora che ho solo 24 anni? Ho letto su internet che può aumentare l'incidenza di fratture osse nonché causare carenze di calcio, magnesio o potassio. Sono preoccupata dalla prospettiva di dover assumere un farmaco a vita, ma allo stesso tempo voglio evitare le complicanze (ho sentito parlare di condizioni pre-cancerose).
Quanto sono sicuro gli IPP sul lungo termine? La chirurgia viene sconsigliata?
Grazie
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilissima, da come descrive ha necessità di una terapia continuativa con IPP ma sarebbe utile una gastroscopia per ben definire la strategia futura e farsi seguire da un gastroenterologo. Al momento non penserei alla chirurgia.

Ecco un articolo di utilità:

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
Grazie mille Dottore per la risposta!
Posso chiederle dopo quanto tempo potrebbero comparire gli effetti collaterali degli IPP che ho letto in giro? Non so se questa domanda abbia senso, forse dipende da caso a caso.
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Proprio così : da caso a caso. Si tratta di complicanze infrequenti e su suggeriti predisposti. Se il farmaco é necessario va preso in piena tranquillità sotto la guida del gastroenterologo.



[#4]
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
Va bene dottore, farò così e dovesse esserci qualche problema chiederò al gastroenterologo.
Grazie per le risposte esaurienti, buona giornata!
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto