Debolezza e disturbi gastrointestinali

Salve, sono un ragazzo di 29 anni e peso circa 80 kg per 1,70 m di altezza, premetto che:
Pratico regolarmente attività fisica (nuoto e/o palestra) 2/3 volte a settimana; non prendo nessun tipo di medicina; non bevo alcolici, non fumo e non faccio uso di sostanze stupefacenti.
Circa tre anni fà i miei problemi gastrointestinali (che prima erano minimi) sono peggiorati: ho cominciato ad avere difficoltà nel consumare i pasti e ad avere bruciori di stomaco. Ho fatto una gastroscopia e la diagnosi è stata cardias lievemente beante. Successivamente una visita da un gastroenterologo che mi ha diagnosticato reflusso gastroesofageo e prescritto il NoReMiFa e il Pantoprazolo: dopo 3/4 mesi di terapia e discreti risultati ho smesso di prendere i farmaci e tutto è tornato come prima, ovvero bruciore di stomaco alternato a disturbo intestinale e debolezza.
Ultimamente le cose sono un po‘ peggiorate, perciò ho cercato di curare di più l‘alimentazione ( a cui stavo già molto attento).
Da circa sei mesi ho iniziato una dieta dopo aver consultato un nutrizionista ed ora riesco ad evitare l'acidità gastrica se seguo in modo puntuale il programma alimentare, ma continuo ad avere problemi intestinali che mi causano gonfiore e aria, con tendenza alla dissenteria. La situazione era lievemente migliorata il mese scorso in cui ho preso il gaviscon, mentre è peggiorata questo mese che ho preso integratori di sali minerali per contrastare la sensazione di debolezza che ho, ma che fatica a passare.
Le ultime analisi hanno evidenziato valori molto bassi di ferritina (9,3): dato che sono un donatore di sangue periodico mi avevano già riscontrato dei valori troppo bassi (17) in precedenza e guardando tutti gli esami non ho visto mai valori superiori a 30. Non riesco ad assumere abbastanza ferritina neanche con una corretta alimentazione e il mio nutrizionista consiglia di consultare il medico di famiglia per esami più approfonditi: non ho ottenuto grande considerazione dal mio, se non un "stai sereno e non pensarci, non hai niente".
Ora la debolezza è maggiore e inizio ad avere problemi di concentrazione al lavoro in ufficio, inoltre non riesco a svolgere normalmente l'attività fisica poiché raggiungo subito l‘affaticamento con bruciore muscolare, crampi e fiato corto: le mie prestazioni sono scemate piano piano dall'inizio dei problemi.
Ora a chi dovrei rivolgermi per avere un consiglio su come comportarmi? Oppure cosa mi consigliate voi?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
La ferritina non è possibile assumerla
<<Non riesco ad assumere abbastanza ferritina neanche con una corretta alimentazione e il mio nutrizionista consiglia di consultare il medico di famiglia per esami più approfonditi: n>>
poichè viene prodotta dal fegato,
e se lei non è anemico ha ragione il suo medico.

La debolezza è un sintomo aspecifico,
può essere spia di molti stati patologici come anche essere legato a fenomeni psicogeni.

Il nutrizionista NON è un medico e pertanto le consiglio di affrontare il problema con il suo medico sulla base di precisi riscontri clinici che possano giustificare il <<non preoccuparti>> del suo medico.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottor Francesco per la celere risposta, mi sono sbagliato nello scrivere, ho confuso ferro e ferritina, ma credo lei abbia capito ciò che intendevo.
Volevo chiarire che ho sempre consultato il mio medico di famiglia prima di fare qualsiasi esame clinico o terapia e sono pienamente consapevole che il nutrizionista non è un medico: dopo aver consultato il mio medico curante ho iniziato un programma alimentare da un nutrizionista per verificare che non fosse un'alimentazione sbagliata la causa del malessere e perché desidero tenere uno stile di vita sano.
Purtroppo ho perso un po' di fiducia nel mio medico, perché alla quarta visita per gli stessi sintomi non saprei cosa aggiungere e non voglio indurlo a farmi intraprendere una qualsiasi terapia per calmare la mia insistenza: con molta umiltà gli dissi che ero disponibile anche a valutare cause psicologiche, ma non lo ritenne necessario.
Ora dopo tanti sforzi sento venire meno l'energia necessaria per reagire.
Comunque ora sentirò nuovamente il mio medico per valutare quali accertamenti fare o quale strada intraprendere.
Se ho capito male il suo consiglio mi faccia sapere. Grazie per l'attenzione che mi ha concesso che eventualmente vorrà concedermi.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Ha compreso benissimo.

La saluto cordialmente
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