Bruciore perenne alla bocca dello stomaco
Salve, sono un ragazzo di 25 che da circa due anni soffre di un continuo e permanente bruciore alla bocca dello stomaco.
Questo fastidio lo avverto da quando mi alzo al mattino sino a quando vado a dormire la sera. Ho notato che mangiando qualcosa il bruciore un pochino si allevia ma non scompare. Ogni tanto mi capita di percepire del sapore metallico in bocca (non tutti i giorni). La sensazione è quella di avere sempre la bocca dello stomaco contratta (come se fosse stretta da una mano per intenderci).
Da quando ho questo fastidio soffro di eruttazioni continue (quando erutto il bruciore allo stomaco leggermente si affievolisce).
Agli esordi di questo fastidio avevo un senso di nausea fortissimo ed un paio di volte mi è capito di correre al bagno per vomitare ma, una volta arrivato sul water, mi venivano i conati ma non vomitavo nulla.
Premetto che sono una persona ansiosa ma esternamente appaio sempre molto calmo ( riesco a controllare molto le mie emozioni).
All'inizio pensavo fosse un classico mal di stomaco ma ora inizio a preoccuparmi.
Ho consultato vari medici che mi hanno prescritto vari farmaci: gastro-gel, gaviscon, maalox, omeprazolo, pantorc, motilium, fermenti lattici... ma senza grossi risultati.
Un dottore mi ha prescritto anche il Laroxyl.
Ero un fumatore accanito anche se ora ho smesso.
Ho effettuato anche una gastroscopia con conseguente diagnosi (effettuata nel 2013):
"Esofago normale per morfologia e rivestimento mucoso. Linea a Z di aspetto regolare (grado 0 di ZAP). Cardias in sede e continente. Lo stomaco, esplorato in tutte le sue regioni, non presenta alterazioni del rivestimento mucoso. Piloro normoconformato ed eucinetico. Nulla al bulbo ed alla seconda porzione duodenale. La ricerca dell'Helicobacter pylori risulta negativa."
I primi sintomi sono apparsi dopo essermi lasciato con la mia ragazza. All'inizio questo dolore al cardias era molto più forte. A volte mentre tornavo dall'università non riuscivo quasi a camminare perché il senso di nausea era fortissimo. Con il tempo questi sintomi molto forti si sono affievoliti ma il bruciore è comunque persistente e soprattutto limitante.
Mi è diminuito l'appetito anche se mi sforzo di mangiare. Non ho avuto una diminuzione di peso eclatante. Sono un ragazzo molto magro . Ma è una vita che oscillo tra i 64 ed i 66 kg (ora peso 64 kg circa).
Ogni tanto mi capita di avvertire un fastidio al fianco sinistro. Ogni tanto mi vengono dei crampi alla pancia abbastanza dolorosi che terminano nel momento in cui emetto delle flatulenze.
Mi capita anche di percepire un fastidio alla base del collo, come se avessi un nodo alla gola.
Le mie feci normalmente sono solide anche se ogni tanto mi capita di avere degli attacchi diarroici in cui le feci appaiono molli e "a pallette".
Non so più che fare. Ho consultato vari medici ma nessuno è riuscito a capire cosa ho. Questo fastidio è limitante. Ho dovuto smettere di giocare a calcetto perché sforzando l'addome mi veniva la nausea.
Questo fastidio lo avverto da quando mi alzo al mattino sino a quando vado a dormire la sera. Ho notato che mangiando qualcosa il bruciore un pochino si allevia ma non scompare. Ogni tanto mi capita di percepire del sapore metallico in bocca (non tutti i giorni). La sensazione è quella di avere sempre la bocca dello stomaco contratta (come se fosse stretta da una mano per intenderci).
Da quando ho questo fastidio soffro di eruttazioni continue (quando erutto il bruciore allo stomaco leggermente si affievolisce).
Agli esordi di questo fastidio avevo un senso di nausea fortissimo ed un paio di volte mi è capito di correre al bagno per vomitare ma, una volta arrivato sul water, mi venivano i conati ma non vomitavo nulla.
Premetto che sono una persona ansiosa ma esternamente appaio sempre molto calmo ( riesco a controllare molto le mie emozioni).
All'inizio pensavo fosse un classico mal di stomaco ma ora inizio a preoccuparmi.
Ho consultato vari medici che mi hanno prescritto vari farmaci: gastro-gel, gaviscon, maalox, omeprazolo, pantorc, motilium, fermenti lattici... ma senza grossi risultati.
Un dottore mi ha prescritto anche il Laroxyl.
Ero un fumatore accanito anche se ora ho smesso.
Ho effettuato anche una gastroscopia con conseguente diagnosi (effettuata nel 2013):
"Esofago normale per morfologia e rivestimento mucoso. Linea a Z di aspetto regolare (grado 0 di ZAP). Cardias in sede e continente. Lo stomaco, esplorato in tutte le sue regioni, non presenta alterazioni del rivestimento mucoso. Piloro normoconformato ed eucinetico. Nulla al bulbo ed alla seconda porzione duodenale. La ricerca dell'Helicobacter pylori risulta negativa."
I primi sintomi sono apparsi dopo essermi lasciato con la mia ragazza. All'inizio questo dolore al cardias era molto più forte. A volte mentre tornavo dall'università non riuscivo quasi a camminare perché il senso di nausea era fortissimo. Con il tempo questi sintomi molto forti si sono affievoliti ma il bruciore è comunque persistente e soprattutto limitante.
Mi è diminuito l'appetito anche se mi sforzo di mangiare. Non ho avuto una diminuzione di peso eclatante. Sono un ragazzo molto magro . Ma è una vita che oscillo tra i 64 ed i 66 kg (ora peso 64 kg circa).
Ogni tanto mi capita di avvertire un fastidio al fianco sinistro. Ogni tanto mi vengono dei crampi alla pancia abbastanza dolorosi che terminano nel momento in cui emetto delle flatulenze.
Mi capita anche di percepire un fastidio alla base del collo, come se avessi un nodo alla gola.
Le mie feci normalmente sono solide anche se ogni tanto mi capita di avere degli attacchi diarroici in cui le feci appaiono molli e "a pallette".
Non so più che fare. Ho consultato vari medici ma nessuno è riuscito a capire cosa ho. Questo fastidio è limitante. Ho dovuto smettere di giocare a calcetto perché sforzando l'addome mi veniva la nausea.
[#1]
Sarebbe utile perfezionare la diagnosi di reflusso
con una phmanoimpedenzometria.
L'ansia ha, molto probabilmente, un ruolo importante nel peggiorare una sintomatologia reflussoria.
con una phmanoimpedenzometria.
L'ansia ha, molto probabilmente, un ruolo importante nel peggiorare una sintomatologia reflussoria.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Si tratta di una forma di intestino irritabile rinforzato da tanta ansia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 18/07/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.