Ansia o problemi gastrici
Gentile dott. sono un ragazzo di 26 anni sportivo ed ex fumatore. che da ormai sette mesi soffre di disturbi ai quali tuttora non riescono a dare risposta!
Ad ottobre ho iniziato ad avere delle vere e proprie crisi: formicolio agli arti, fortissima eruttazione, giramenti di testa, in tali momenti inizio a sudare freddo soprattutto nella regione delle mani. Nei primi mesi tutto questo era fortemente accompagnato da dolore al petto e palpitazioni. Dopo varie corse in ospedale, dove i dottori mi parlavano di ansia principalmente, ho iniziato ad effettuare delle analisi:
- gastroscopia: risultato presenza debole dell'helicobater pilori e gastrite: anche aver debellato il problema attraverso una cura antibiotica, i sintomi non sono scomparsi, ma anzi peggiorati, almeno per quanto riguarda la tachicardia;
-analisi tiroide: non hanno evidenziato alcun problema;
-holter dinamico quindi consulenza con cardiologo: lo specialista capisce che il forte dolore al petto durante queste crisi sia dovuto principalmente a un problema di tipo "elettrico", quindi mi consiglia consulto con elettrofisiologo, il quale decide di sottopormi ad uno studio elettrofisiologico. Proprio durante questo studio viene evidenziato il problema "Tachicardia da rientro nodale", quindi eseguita ablazione.
Questo avviene a dicembre, ma ancora a gennaio ritorno a sentirmi male: il disturbo al cuore tuttavia diventa sempre più lieve, quindi l'ellettrofisiologo mi spiega come sia normale avere disturbi subito dopo l'operazione sia normale e che bisognava aspettare tre mesi. Nonostante il tempo passi le crisi rimangono, seppur il dolore al petto è molto più lieve, la forte eruttazione i formicoli aumentano. Dopo mesi in cui le crisi era davvero lievi, a giugno torno a stare nuovamente male, tanto da dovermi rivolgere nuovamente al pronto soccorso per ben due volte! La prima volta i dottori si accorgono chela mia frequenza è bassa,per questo mi consigliano di ritornare dal cardiologo. Per sentire un nuovo parere mi sono rivolto a un nuovo cardiologo il quale mi ha parlato di CRISI VAGALI, la cui reazione scatenante tuttavia era tutta da capire. Per questo mi rivolgo a un gastroenterologo che mi da una cura per acidosi e dieta con cibi poveri di grassi e acidi, eha riscontrato eccessiva aria nella pancia - Ora sono in attesa di un consulto con nutrizionista in modo tale da poter seguire una corretta dieta. Intanto il mio farmacista mi consiglia di assumere il Librax poiché pensa che le crisi siano dovuti da ansia. A questo si aggiunge anche un ulteriore diagnosi di cervicale ancora tutta da diagnosticare. Concludo dicendo che tali crisi possono durare dai 30 ai 60 minuti, di notte o di mattina, a digiuno o subito dopo pranzo, quindi non riesco proprio a capire quale possa essere il problema-Volevo chiedere se tali crisi possano essere dovuti a problemi alimentari o se al contrario la causa sia da ricercare in altro campo (neurologico
Ad ottobre ho iniziato ad avere delle vere e proprie crisi: formicolio agli arti, fortissima eruttazione, giramenti di testa, in tali momenti inizio a sudare freddo soprattutto nella regione delle mani. Nei primi mesi tutto questo era fortemente accompagnato da dolore al petto e palpitazioni. Dopo varie corse in ospedale, dove i dottori mi parlavano di ansia principalmente, ho iniziato ad effettuare delle analisi:
- gastroscopia: risultato presenza debole dell'helicobater pilori e gastrite: anche aver debellato il problema attraverso una cura antibiotica, i sintomi non sono scomparsi, ma anzi peggiorati, almeno per quanto riguarda la tachicardia;
-analisi tiroide: non hanno evidenziato alcun problema;
-holter dinamico quindi consulenza con cardiologo: lo specialista capisce che il forte dolore al petto durante queste crisi sia dovuto principalmente a un problema di tipo "elettrico", quindi mi consiglia consulto con elettrofisiologo, il quale decide di sottopormi ad uno studio elettrofisiologico. Proprio durante questo studio viene evidenziato il problema "Tachicardia da rientro nodale", quindi eseguita ablazione.
Questo avviene a dicembre, ma ancora a gennaio ritorno a sentirmi male: il disturbo al cuore tuttavia diventa sempre più lieve, quindi l'ellettrofisiologo mi spiega come sia normale avere disturbi subito dopo l'operazione sia normale e che bisognava aspettare tre mesi. Nonostante il tempo passi le crisi rimangono, seppur il dolore al petto è molto più lieve, la forte eruttazione i formicoli aumentano. Dopo mesi in cui le crisi era davvero lievi, a giugno torno a stare nuovamente male, tanto da dovermi rivolgere nuovamente al pronto soccorso per ben due volte! La prima volta i dottori si accorgono chela mia frequenza è bassa,per questo mi consigliano di ritornare dal cardiologo. Per sentire un nuovo parere mi sono rivolto a un nuovo cardiologo il quale mi ha parlato di CRISI VAGALI, la cui reazione scatenante tuttavia era tutta da capire. Per questo mi rivolgo a un gastroenterologo che mi da una cura per acidosi e dieta con cibi poveri di grassi e acidi, eha riscontrato eccessiva aria nella pancia - Ora sono in attesa di un consulto con nutrizionista in modo tale da poter seguire una corretta dieta. Intanto il mio farmacista mi consiglia di assumere il Librax poiché pensa che le crisi siano dovuti da ansia. A questo si aggiunge anche un ulteriore diagnosi di cervicale ancora tutta da diagnosticare. Concludo dicendo che tali crisi possono durare dai 30 ai 60 minuti, di notte o di mattina, a digiuno o subito dopo pranzo, quindi non riesco proprio a capire quale possa essere il problema-Volevo chiedere se tali crisi possano essere dovuti a problemi alimentari o se al contrario la causa sia da ricercare in altro campo (neurologico
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Potrebbe trattarsi della sindrome gastro-cardiaca di Roemheld, che consiste in una distensoine gastrica (da meteorismo, areofagia, ecc.) con riflessi "benigni" cardiaci.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
La ringrazio per l'immediata risposta! Volevo porle alcune domande riguardanti la dieta consigliata dal nutrizionista. Poiché il gastroenterologo mi ha consigliato di seguire una dieta senza cibi grassi e acidi ho preferito consultare un nutrizionista in modo tale da non incappare in errori; la dieta da questa suggerita prevede:
- COLAZIONE: tisana o The diluita , fette biscottate e confettura.
SPUNTINO: frutta sbucciata matura o cotta
PRANZO: pasta (meglio se di piccole dimensioni) con olio o con sugo di pomodoro fresco
per secondo: carne magra, o pesce, o tonno sgocciolato in vasetto di vetro, prosciutto crudo o bresaola, o cotto sgranati, o uova
per contorno verdure ben cotte o passate in purea (da evitare a seconda della digestione individuale broccoli, rape,cavoli, cavolfiori, cipolla, aglio)
Spuntino: frutta sbucciata matura o cotta
Cena: come secondo e contorno del pranzo con pane bianco smollicato
- COLAZIONE: tisana o The diluita , fette biscottate e confettura.
SPUNTINO: frutta sbucciata matura o cotta
PRANZO: pasta (meglio se di piccole dimensioni) con olio o con sugo di pomodoro fresco
per secondo: carne magra, o pesce, o tonno sgocciolato in vasetto di vetro, prosciutto crudo o bresaola, o cotto sgranati, o uova
per contorno verdure ben cotte o passate in purea (da evitare a seconda della digestione individuale broccoli, rape,cavoli, cavolfiori, cipolla, aglio)
Spuntino: frutta sbucciata matura o cotta
Cena: come secondo e contorno del pranzo con pane bianco smollicato
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Utente
Gentile dottore mi scusi se la disturbo ancora ma volevo chiederle se quindi la diagnosi fosse questa sindrome di Roemheld con una questa dieta dovrei risolvere il problema?? Oltre a questa dieta il gastroenterologo mi fa assumere Gaviscon al bisogno, un integratore alimentare (zircombi) alla mattina una compressa per l'acidità (pantoprazolo tema italia)! Ho iniziato la cura da solo quattro giorni, ma le crisi persistono, poichè diviene sempre più difficile convivere con queste ho iniziato a prendere anche librax nei momenti in cui mi vengono questi attacchi! Ho riscontrato che riescono realmente a farmi stare meglio, almeno per ci che riguarda i crampi alle mani e i giramenti di testa! Tuttavia la la forte eruttazione e il senso di dolore allo stomaco persiste.Volevo chiederle quindi se questi sintomi sono in linea con la sua diagnosi, o se il miglioramento dato da queste compresse é dato dal fatto che soffro di ansia?? Mi scusi se continuo a disturbarla, ma queste crisi tendono a peggiorare e diviene sempre più difficile convivere; inoltre da quando le crisi sono tornati il mio umore tende a peggiorare, dal momento che mi sembra di non essere capito di medici!
[#5]
L'ansia purtroppo peggiora tutto. I sintomi comunque con in linea con la sindrome. Il farma menzionato va bene. Ci vuole però tempo e pazienza. Controlli l'alimentazione per ridurre la distensione gastrica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 18/06/2015.
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