Una colonscopia, ritenete che sia cosa buona
Salve gentili medici! Chiedo questo consulto per sapere cosa fare, e cerco di partire dal più lontano possibile per illustrare la situazione:
Da luglio dell'anno scorso sono andato incontro ad una sorta di disturbo somatoforme/ipocondriaco, lo psichiatra quindi mi prescrisse della paroxetina. più avanti nel tempo, circa verso novembre, compaiono alterazioni dell'alvo, tipo feci meno conformate, meteorismo, sensazione di aria nello stomaco, nausea... tutte che vanno e vengono. a seguito di una visita gastroenterologica, svolta in gennaio, la dottoressa mi disse che era Colon irritabile (in base ai sintomi, e rilevando "tensione a livello del colon sinistro e distensione nella parte destra dell'addome", a livello palpatorio). Quella volta si è limitata a darmi un integratore per suddetto problema, di continuare con la paroxetina ("cadi giusto a fagiolo, la paroxetina è una delle terapie del colon irritabile") e non ha ritenuto necessario altro (es. colonscopia).
Da giugno ad ora devo dire che l'unico problema che mi è rimasto è questa tendenza alle feci poco conformate, talvolta verdi (aumentanta velocità di transito?) e solitamente sono problemi che recedono proprio quando riprendo la paroxetina (non sono un bravo paziente, non sto facendo la terapia in modo continuativo, mea culpa).
In tutto questo, aggiungo che: Non ho avuto perdita di peso, no febbre, no sangue nelle feci... dolore addominale talvolta, ma lieve e limitato alla fossa iliaca sinistra...
La sostanza di questo consulto è la domanda che volevo porvi: siccome non ho mai fatto una colonscopia, ritenete che sia cosa buona e giusta farla? Anche a fine diagnostico, e per mettersi il cuore in pace...
Grazie!
Da luglio dell'anno scorso sono andato incontro ad una sorta di disturbo somatoforme/ipocondriaco, lo psichiatra quindi mi prescrisse della paroxetina. più avanti nel tempo, circa verso novembre, compaiono alterazioni dell'alvo, tipo feci meno conformate, meteorismo, sensazione di aria nello stomaco, nausea... tutte che vanno e vengono. a seguito di una visita gastroenterologica, svolta in gennaio, la dottoressa mi disse che era Colon irritabile (in base ai sintomi, e rilevando "tensione a livello del colon sinistro e distensione nella parte destra dell'addome", a livello palpatorio). Quella volta si è limitata a darmi un integratore per suddetto problema, di continuare con la paroxetina ("cadi giusto a fagiolo, la paroxetina è una delle terapie del colon irritabile") e non ha ritenuto necessario altro (es. colonscopia).
Da giugno ad ora devo dire che l'unico problema che mi è rimasto è questa tendenza alle feci poco conformate, talvolta verdi (aumentanta velocità di transito?) e solitamente sono problemi che recedono proprio quando riprendo la paroxetina (non sono un bravo paziente, non sto facendo la terapia in modo continuativo, mea culpa).
In tutto questo, aggiungo che: Non ho avuto perdita di peso, no febbre, no sangue nelle feci... dolore addominale talvolta, ma lieve e limitato alla fossa iliaca sinistra...
La sostanza di questo consulto è la domanda che volevo porvi: siccome non ho mai fatto una colonscopia, ritenete che sia cosa buona e giusta farla? Anche a fine diagnostico, e per mettersi il cuore in pace...
Grazie!
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Quanto scrive non costituisce indicazione ad eseguire una colonscopia e la diagnosi posta appare verosimile.ne parli comunque con il collega che la segue, anche tendendo conto dell' aspetto 'psicologico' che descrive. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 12/06/2015.
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Approfondimento su Colon irritabile
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