Esofagite b sec los angeles, ernia iatale e ipp

Buonasera, ho 30 anni e da una decina soffro di reflusso. La prima gastroscopia effettuata nel 2010 evidenziò un'esofagite di grado A sec. Los Angeles e beanza cardiale. Helicobacter Pylori negativo sia dalla biopsia che da successivo Breath Test. Da allora e per 5 anni ogni giorno ho preso sotto indicazione del mio medico curante Lucen (prima 40 mg, poi 20 mg) che mi ha reso la vita "normale". Non volendo però in così giovane età rassegnarmi a una vita di farmaci e soprattutto volendo cercare prossimamente una gravidanza, ho deciso di voler ricominciare l'iter diagnostico per andare in fondo alla questione e capire se la mia situazione fosse definitivamente curabile. Così mi sono sottoposta due settimane fa ad un'ecografia che evidenzia ispessimento delle pareti dello stomaco (7 mm) e stamani ad una nuova gastroscopia di cui riporto l'esito (per me incomprensibile, sarei molto grata di poter avere una spiegazione):

"Nell'esofago distale si evidenziano due erosioni lineare <10 mm (esofagite grado B sec. LA). Giunzione esofago-gastrica posta a 37 cm dall'a.d.s. linea Z regolare. Iato diaframmatico a 39 cm dall'a.d.s. Piccola hernia iatale da scivolamento. Cavità gastrica distensibile alla insufflazione, pliche trofiche e appianabili. Mucosa gastrica nella norma tranne in antro dove è eritematosa. Biopsie in antro-corpo. Piloro pervio e superabile. Bulbo e seconda porzione duodenale nella norma."

Il referto istologico della biopsia effettuata lo avrò solamente tra 20 giorni, nel frattempo la nuova terapia prevede Pentoprazolo 40mg al giorno e Esoxx One dopo i pasti.

Nelle 5 settimane precedenti la gastroscopia, come da indicazioni mediche avevo interrotto la somministrazione di Lucen, constatando ancora una volta l'impossibilità per me di condurre normalmente una vita senza: sono dimagrita 9 kg nell'impossibilità di mangiare o bere qualsiasi cosa, persino frutta e anche molta della verdura. Solo riso, alcuni ortaggi lessi e acqua naturale, tutto in quantità ridottissime. Ho parlato al medico che mi ha fatto l'esame oggi riguardo il mio timore in caso di gravidanza e l'incompatibilità con i farmaci IPP e lui invece mi ha rassicurato sul fatto che non siano proibitivi in gravidanza e allattamento. Inoltre non capisco come mai l'originaria diagnosi di cardias beante sia scomparsa? Esistono (o sono consigliabili) eventualmente interventi chirurgici risolutivi per la mia situazione? Oppure è definitivamente curabile con terapia? Ringrazio anticipatamente per ogni chiarimento.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Ha ragione il gastroenterologo: può assumere gli IPP anche durante la gravidanza.

Al posto del'incontinenza cardiale nell'ultimo esame si parla di piccola ernia iatale. Non ha molta importanza la descrizione anatomica (in entrambi i casi si tratta di un'alterazione della giunzione esofago-gastrica) ma ha valore la presenza e l'entità del reflusso.

La chirurgia é un'opzione terapeutica, ma ci sono precise indicazioni. Ecco un articolo di riferimento :


https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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