Gonfiore addominale ed intolleranza al lattosio

Gent.li Dott. espongo la mia situazione per la quale Vi chiedo un parere.
Circa un anno e mezzo fa ho iniziato ad avere una specie di dolore sordo/bruciore latente verticalmente lungo il fianco sinistro e si pensava che la causa fosse la tisana a base di senna che assumevo ogni sera per l'intestino pigro (pigro da sempre, anche con alimentazione ricca di fibre). Ho abbandonato temporaneamente la tisana riprendendo Macrogol 4000 tutti i giorni come facevo prima della tisana (15 gr/gg) ma non avevo più gli stessi risultati e i doloretti non erano cambiati. Per tanto decisi di riprendere tale tisana. Il dolore nel frattempo è quasi scomparso MA al suo posto mi sono ritrovata gonfiore addominale importante. E' iniziato con episodi sporadici (dapprima senso di pressione allo sterno con difficoltà a fare respiri profondi e sensazione di un blocco rigido allo sterno qualora tentassi di incurvarmi sulla pancia). Poi la frequenza è aumentata sino a diventare quotidiana. La pancia si gonfia come se fossi al sesto mese di gravidanza, diventa durissima, subentra il dolore al sotto costato dx, borborigmi e flautolenza. A distanza di alcune ore il gonfiore si riduce. Il medico di base mi ha dapprima somministrato pantoprazolo, poi un integratore Ibidì (senza risultato alcuno). Recentemente mi ha fatto eseguire eco addome completo (sospettando i calcoli alla colecisti) ma gli organi interni sono a posto. Mi ha quindi prescritto RelaxCol Plus (per aiutarmi nel momento del gonfiore e pensando fosse Sindrome del Colon Irritabile (ma anche qui dopo quasi 3 settimane di assunzione, nessun sollievo). Mi ha poi fatto fare esami del sangue per verificare intolleranza al glutine (negativa) Helicobacter Pilori (negativo) Candida intestinale (negativa) Calprotectina fecale (negativa).
Ho in ultimo eseguito il test sull'intolleranza al lattosio. Non mi ha fatto fare il breath test (leggo che fanno tutti quello!!) ma il test sul sangue, con curva di tre prelievi a distanza di un'ora ciascuno. L'esito di qs ultimo è positivo. I valori sono :
Prelievo basale 91 mg/dl / 1° prelievo dopo 1 ora : 91 mg/dl / 2° prelievo dopo 2 ore : 89 mg/dl. (valori di riferimento del prelievo basale = da 60 a 110 mg /dl)
Vorrei sapere: si tratta di un'intolleranza lieve o importante? Il test sul sangue è più o meno valido del test del respiro?
L'aver mangiato molti latticini (oltre il mezzo kilo al gg tra latte/yogurt e formaggi light) negli ultimi 2 anni, pò avermi resa intollerante?
Inoltre: il leggero dolore iniziale (quello che avevo al fianco sx) può essere correlato a questa intolleranza o cmq dovrei indagare ulteriormente e sottopormi a colonscopia?
Premetto che le utlime tre settimane prima del test del lattosio, assumevo prodotti senza lattosio ma i sintomi non erano cambiati nè diminuiti.
Ho in programma la visita specialistica col gastroenterologo, ma nell'attesa di farla, gradire leggere il vostro parere.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
L'intolleranza al lattosio va eseguita con il breath test.
Ad ogni modo la sua storia orienta nettamente per il colon irritabile,
di non semplice cura.

Bene ha fatto a prenotare la visita di un bravo gastroenterologo.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Quartaro, la ringrazio per la risposta.
Vorrei capire di più in merito al colon irritabile... Da anni seguo ormai un'alimentazione sana e controllata, non mangiando dolci nè fritti, nè prodotti grassi (frutta di rado e verdure a giorni alterni) . Mi chiedo che cosa (all'interno della mia alimentazione) possa irritare il colon e come eventualmente poterla aggiustare.
Inoltre vorrei sapere : il problema del gonfiore addominale quindi NON cambierà nemmeno con l'eliminazione del lattosio?
Nel frattempo ho incontrato il gastroenterologo, la sua diagnosi è stata intolleranza al lattosio (a cui attribuisce il 60% del problema) e colon irritabile. Mi ha prescritto : 1 mese senza lattosio (eliminando anche prodotti che contengono lo 0.01%), Sinaire Combi (3 cp prima di pranzo e prima di cena) + Plantalax 3 alla sera (1-2 bustine). All'occorrenza (in caso di "sgarro" 5-6 compresse di Lactigest prima del pasto (la dose indicata è stata consigliata per una pizza per esempio).
Ammetto che la diagnosi di sindrome del colon irritabile mi impensierisce non poco, per la sua scarsa possibilità di cura appunto. Mi hanno detto che non è una patologia o un tipo di "problema" che può degenerare. Però questi continui e duraturi gonfiore sono invalidanti e peggiorano lo stile di vita sociale più che altro (senza contare ovviamente i dolori correlati).
In attesa di un Suo parere, porgo cordiali saluti.
[#3]
Utente
Utente
P.S.: l'idrocolon terapia aiuterebbe? o darebbe solo un sollievo temporaneo iniziale?
[#4]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
L'idrocolon non ha, a mio avviso alcuna utilità,
se non piuttosto anche dei rischi.

Purtroppo non sono i cibi ad "irritare" il colon,
ma complessi e non ben conosciuti meccanismi
legati alla sfera emotiva.
[#5]
Utente
Utente
Quindi, Dott. Quartaro, stando a quanto mi dice, non solo il problema del gonfiore persisterà nonostante l'eliminazione del lattosio, ma non c'è nemmeno certa soluzione trattandosi di meccanismi inconsci?
Chi soffre di colon irritabile è destinato a tenerselo? Non avete consigli da offrire? Devo andare dallo psicologo invece che da gastroenterologo? Questo intende?
E' una diagnosi sconfortante dunque.
Cordialmente.
[#6]
Utente
Utente
P.S. : inoltre non capisco: SE è legato a fattori emotivi, come mai il gonfiore inizia il 99% delle volte dopo pranzo, si riduce pian piano nel corso del pomeriggio e poi si riacutizza dopo la cena? Come mai non dal mattino ? Grazie
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La sindrome dell'intestino irritabile è una patologia funzionale
che non porta a particolari evoluzioni negative
ma che può essere particolarmente complessa da gestire e curare.

Chiaramente per ottenere i migliori risultati ci si deve rivolgere
a chi (specialista) conosce bene il problema (non moltissimi)
e non lo minimizza per ignoranza (nel senso di ignorare)!

A seconda dei casi, anche lo psicologo può avere un ruolo terapeutico!

Il suo meteorismo post-prandiale è verosimilmente legato ad un altro meccanismo ansiogeno: l'aerofagia!

Le segnalo il link di un articolo che potrà esserle di aiuto
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1848-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs-quale-terapia-e-quale-dieta-seguire.html
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