Gastroscopia transnasale e tradizionale
Ho 41 anni, sono altro m. 1,81, peso 120 kg, non ho particolari malattie (tranne problemi di ipertensione che tengo sotto controllo con l’assunzione di ½ cp di Prinivil 20 giornaliera), non fumo, faccio un lavoro altamente sedentario.
A partire dal marzo scorso sono in cura dal gastroenterologo che, dopo l'anamnesi e l'esame clinico, e al mio rifiuto di sottopormi a gastroscopia, mi ha diagnosticato una "sintomatologia dispeptica prevalentemente caratterizzata da pirosi e talvolta da sintomi extraesofagei verosimilmente compatibile con malattia da reflusso gastroesofageo complicata da sintomi extraesofagei (ENT diseas)".
La terapia con antisecretori (ora prendo Lucen 20, dopo avere preso il Lucen 40, associato con Levopraid 25 e Riopan gel), effettuati a dosaggio pieno, ha dato solo parziale beneficio, in quanto continuo ad avere problemi di cattivo riposo notturno, in quanto verso le 4-5 della notte mi sveglio con la bocca secca e una patina bianca sulla lingua, che mi provoca un fastidio generale, talvolta anche mal di testa.
Ora il gastroenterologo mi preme per fare la gastroscopia.
Il mio problema é proprio questo. Ho effettuato in passato un ben meno invasivo esame laringoscopico e ricordo ancora la sensazione di soffocamento che ho provato.
La gastroscopia, perciò, mi terrorizza, non ci dormo la notte.
Ho letto e sentito che la pillola endoscopica per l'esofago non é ancora ben sperimentata e comunque il gastroenterologo dice che vuole fare anche una biopsia, anche per verificare la presenza dell'H. pilori, per cui non farebbe al caso mio.
Ho bisogno, però, di un parere davvero "neutro" sulla gastroscopia transnasale.
Spiego il significato dell'aggettivo "neutro".
Ho domandato a chi non la pratica e me ne ha parlato negativamente.
La scarsa diffusione che c'é di tale pratica m'induce poi a ritenere che c'é qualcosa che non va.
A leggere quanto dichiarato da chi la pratica sembrerebbe offrire le stesse garanzie di quella tradizionale, senza che vi sia bisogno di alcuna narcosi e con il vantaggio di essere molto meno fastidiosa. Ma allora perché é così poco diffusa e consigliata?
Ma é veramente attendibile come quella tradizionale ?
E si possono effettuare anche prelievi bioptici? E' effettuata davvero senza anestesia? La possono fare tutti?
E, in ultimo, quali sono i centri, anche privati, nei pressi della mia città, dove si pratica da più tempo?
C'é qualche altro esame che può fare al caso mio?
E, ultimi due quesiti: 1) ma la lingua bianca e la bocca secca notturna possono essere sintomo anche di altri problemi (ho fatto vari tamponi linguali, ma sempre con esito negativo, ho letto, però, che potrebbe essere un fenomeno collegato all'obesità ed alla cattiva respirazione)?
2) visto che la situazione é abbastanza sotto controllo prendendo il Lucen é pensabile che possa proseguire la terapia senza gastroscopia?
Ringrazio sin d'ora per le risposte.
Enzo da Napoli
A partire dal marzo scorso sono in cura dal gastroenterologo che, dopo l'anamnesi e l'esame clinico, e al mio rifiuto di sottopormi a gastroscopia, mi ha diagnosticato una "sintomatologia dispeptica prevalentemente caratterizzata da pirosi e talvolta da sintomi extraesofagei verosimilmente compatibile con malattia da reflusso gastroesofageo complicata da sintomi extraesofagei (ENT diseas)".
La terapia con antisecretori (ora prendo Lucen 20, dopo avere preso il Lucen 40, associato con Levopraid 25 e Riopan gel), effettuati a dosaggio pieno, ha dato solo parziale beneficio, in quanto continuo ad avere problemi di cattivo riposo notturno, in quanto verso le 4-5 della notte mi sveglio con la bocca secca e una patina bianca sulla lingua, che mi provoca un fastidio generale, talvolta anche mal di testa.
Ora il gastroenterologo mi preme per fare la gastroscopia.
Il mio problema é proprio questo. Ho effettuato in passato un ben meno invasivo esame laringoscopico e ricordo ancora la sensazione di soffocamento che ho provato.
La gastroscopia, perciò, mi terrorizza, non ci dormo la notte.
Ho letto e sentito che la pillola endoscopica per l'esofago non é ancora ben sperimentata e comunque il gastroenterologo dice che vuole fare anche una biopsia, anche per verificare la presenza dell'H. pilori, per cui non farebbe al caso mio.
Ho bisogno, però, di un parere davvero "neutro" sulla gastroscopia transnasale.
Spiego il significato dell'aggettivo "neutro".
Ho domandato a chi non la pratica e me ne ha parlato negativamente.
La scarsa diffusione che c'é di tale pratica m'induce poi a ritenere che c'é qualcosa che non va.
A leggere quanto dichiarato da chi la pratica sembrerebbe offrire le stesse garanzie di quella tradizionale, senza che vi sia bisogno di alcuna narcosi e con il vantaggio di essere molto meno fastidiosa. Ma allora perché é così poco diffusa e consigliata?
Ma é veramente attendibile come quella tradizionale ?
E si possono effettuare anche prelievi bioptici? E' effettuata davvero senza anestesia? La possono fare tutti?
E, in ultimo, quali sono i centri, anche privati, nei pressi della mia città, dove si pratica da più tempo?
C'é qualche altro esame che può fare al caso mio?
E, ultimi due quesiti: 1) ma la lingua bianca e la bocca secca notturna possono essere sintomo anche di altri problemi (ho fatto vari tamponi linguali, ma sempre con esito negativo, ho letto, però, che potrebbe essere un fenomeno collegato all'obesità ed alla cattiva respirazione)?
2) visto che la situazione é abbastanza sotto controllo prendendo il Lucen é pensabile che possa proseguire la terapia senza gastroscopia?
Ringrazio sin d'ora per le risposte.
Enzo da Napoli
[#1]
Caro signore, le sue domende sono tutte perfettamente "centrate" e vorrei rispondere a tutte in quanto ho esperienza della gastroscopia nasale: in mani esperte è certamente meno fastidiosa: non è paragonabile alla laringoscopia in quanto lo strumento passa dietro la laringe e non va nelle vie respiratorie; possono effettuarsi biopsie e non necessita di anestesia salvo quella locale. La diagnosi di reflusso GE tuttavia non viene fatta con la gastroscopia se non c'è esofagite, per cui non è detto che l'esame sia risolutivo: nel suo caso può essere utile per togliere i dubbi e quindi ridurre il suo stato di preoccupazione. La scarsa diffusione della nasale sta nel fatto che i cantri di endosdoscopia dovrebbero sostituire gli strumenti e non ci sono soldi; inoltre solo da pochi anni è disponibile il nasale veramente sottile e con sistema video. Vorrei comunque dirle che, con una buona sedazione, lei riuscirebbe a fare tranquillamente anche la EGDS tradizionale.
La bocca e lingua secca: non è detto che sia colpa del reflusso: la respirazione con la bocca aperta e l'aria asciutta dei moderni sistemi di riscaldamento possono farlo; provi a rialzare la testata del letto di 10-12 cm.
In conclusione, proseguirei con la terapia a base di IPP a dose di mantenimento per 1 anno.
Auguri.
Dott. G. Sciarretta-Bologna
La bocca e lingua secca: non è detto che sia colpa del reflusso: la respirazione con la bocca aperta e l'aria asciutta dei moderni sistemi di riscaldamento possono farlo; provi a rialzare la testata del letto di 10-12 cm.
In conclusione, proseguirei con la terapia a base di IPP a dose di mantenimento per 1 anno.
Auguri.
Dott. G. Sciarretta-Bologna
[#2]
Gentile Enzo,
forse la mia opinione potrà non sembrare "neutra" poichè da almeno 2 anni ho adottato la tecnica transnasale per esaminare i miei pazienti. Le posso confermare che i vantaggi che vengono detti sono tuttavia reali e ciò è confermato dal fatto che coloro che si sottopongono a tale esame non hanno difficoltà a ripeterlo, se occorre, specialmente se hanno avuto in passato esperienza della gastroscopia tradizionale. Le confermo che non serve sedazione e che è possibile effettuare prelievi bioptici con una visione ottimale di tutti i tratti esofagei e gastrici. Le motivazioni per la quale la gastroscopia transnasale non è diffusa quanto dovrebbe sono state in parte dette dal Dr. Sciarretta.
Ritengo nel suo caso decisamente utile sottoporsi a esame endoscopico al fine di valutare eventuali danni sulla mucosa esofagea legati al reflusso. Purtroppo non sono in grado di dirLe chi pratica la gastroscopia transnasale a Napoli. Le consiglio di effettuare comunque un trattamento con Lucen 40 almeno due volte al dì anche per periodi molto lunghi, vista la presenza di sintomatologia extraesofagea e il peso corporeo, non trascurando tutte le raccomandazioni che vengono date in tale patologia (evitare menta,cioccolato, bevande gassate, cibi grassi, sollevare la testata del letto, perdere peso ecc.)oltre ad eventuali farmaci procinetici.
Cordiali saluti.
forse la mia opinione potrà non sembrare "neutra" poichè da almeno 2 anni ho adottato la tecnica transnasale per esaminare i miei pazienti. Le posso confermare che i vantaggi che vengono detti sono tuttavia reali e ciò è confermato dal fatto che coloro che si sottopongono a tale esame non hanno difficoltà a ripeterlo, se occorre, specialmente se hanno avuto in passato esperienza della gastroscopia tradizionale. Le confermo che non serve sedazione e che è possibile effettuare prelievi bioptici con una visione ottimale di tutti i tratti esofagei e gastrici. Le motivazioni per la quale la gastroscopia transnasale non è diffusa quanto dovrebbe sono state in parte dette dal Dr. Sciarretta.
Ritengo nel suo caso decisamente utile sottoporsi a esame endoscopico al fine di valutare eventuali danni sulla mucosa esofagea legati al reflusso. Purtroppo non sono in grado di dirLe chi pratica la gastroscopia transnasale a Napoli. Le consiglio di effettuare comunque un trattamento con Lucen 40 almeno due volte al dì anche per periodi molto lunghi, vista la presenza di sintomatologia extraesofagea e il peso corporeo, non trascurando tutte le raccomandazioni che vengono date in tale patologia (evitare menta,cioccolato, bevande gassate, cibi grassi, sollevare la testata del letto, perdere peso ecc.)oltre ad eventuali farmaci procinetici.
Cordiali saluti.
Dott. Roberto Mangiarotti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 41.6k visite dal 18/01/2006.
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