Durata effetto omeprazolo

Buongiorno a tutti. ho interrotto 5 giorni fa una terapia di due mesi e mezzo a base di 10 mg al giorno di omeprazolo. ho quindi interrotto l'assunzione Giovedì scorso. volevo sapere quanti giorni ci vogliono affinché l'acido prodotto dalle ghiandole dello stomaco ritorni ad essere della quantità normale. ho letto sul web che ci vogliono circa tre giorni da quando uno termina l'ultima assunzione di antisecretivo affinché la quantità di acido ritorni ad essere quella usuale. è per caso vero? c'è anche chi afferma che bastano solo 24 ore. comunque, in questi giorni di stacco non ho avuto un effetto rebound. solo oggi avverto una leggera acidità di stomaco, che sto tamponando con del Gaviscon Advance dopo i pasti principali. dite di continuare con il Gaviscon anche per i prossimi giorni, oppure riprendo la terapia con 10 mg di omeprazolo al giorno? tenete conto che sto assumendo (anche se con intervalli di circa due mesi tra un ciclo e l'altro di IPP) antisecretivi da Giugno 2014 (da una dose iniziale di 40 mg al giorno fino a quella attuale di 10 mg). grazie!
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Il tempo necessario affinchè la secrezione acida torni al 100% dipende dal singolo organismo e dalla durata e dose della terapia.
In ogni caso 24 - 72 nel suo caso è un tempo veritiero.
Come proseguire la terapia?
Non posso dare alcun consiglio non conoscendo il suo caso e non avendola visitata!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Buongiorno dott. Bacosi, la ringrazio molto per la sua risposta a tempo di record! diciamo che, dopo lungo peregrinare da medici gastroenterologi, si è arrivata a questa diagnosi (che però non so quanto veritiera al 100%): reflusso gastroesofageo su base funzionale, dovuto in parte ad una conformazione anatomica ad uncino del mio stomaco e ad una ipersecrezione gastrica. cioè, se ho capito bene, dipenderebbe tutto da uno stomaco ad uncino che si svuoterebbe più lentamente e in cui "ristagnerebbe" della secrezione gastrica (addirittura si ipotizza una ipersecrezione, come le stavo dicendo). la terapia datami alla fine è appunto una dose bassa di omeprazolo (10 mg al giorno), da gestire, dopo un periodo di quasi tre mesi, secondo bisogno (o a giorni alterni o solo quando ricompaiono i sintomi). quindi, dott. Bacosi, visto che sono passati 5 giorni (e non quindi tre) dall'interruzione dell'omeprazolo, possibile che il senso (non forte) di acidità che avverto oggi, dipenda da un effetto rimbalzo dall'interruzione dell'omeprazolo? secondo il gastroenterologo che ha ipotizzato la mia ipersecrezione gastrica, io devo fare questa terapia a basse dosi di omeprazolo a tempo indefinito, proprio perchè, alla base dei miei problemi, ci sarebbe questa mia iperproduzione di acido (non mi chieda come abbia fatto a dedurlo, perché non lo so!)
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Ipotizzare una ipersecrezione acida.......
sulla base di cosa?
Occorre provarla con tests appositi.
assumere un inibitore di pompa protonica "al bisogno" non ha alcun senso!
Cordialmente!
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Dottore, capisco perfettamente le sue perplessità e, a maggior ragione, può capire le mie, dato che sono capitato da ben 4 gastroenterologi e ognuno ha formulato diagnosi diverse (uno sosteneva che solo l'ansia era alla base dei miei problemi di reflusso). colui che ha decretato che io soffra di ipersecrezione acida è quello che mi ha effettuato la gastroscopia con questo referto:

""Esame effettuato con tecnica transnasale. regolare morfologia delle fosse nasali e dei turbinati. normale la regione laringea e le corde vocali. nulla all'esofago e il cardias è in sede e continente. lo stomaco è ripiegato ad uncino e nel lume ristagna abbondante secrezione gastrica. il piloro si supera agevolmente e le prime porzioni duodenali non mostrano alterazioni. in sede antrale si effettua un test rapido per la ricerca dell'HP con esito negativo"

Lo stesso gastroenterologo mi diede solo una cura di procinetici e nessun inibitore di pompa, perché, secondo lui, il mio problema non era il reflusso. dopo qualche mese, alle mie richieste (visto che con il procinetico non avevo risolto praticamente nulla), mi scrisse questa mail:

"Gentile Sig. XXX, ovviamente il miglioramento dei sintomi con l'uso di IPP indica che all'origine dei suoi sintomi vi è una iperproduzione di acido (ad es. su base genetica o per fattori esterni, come stress e stile di vita errato, abitudini alimentari, etc). la conformazione ad uncino del suo stomaco può rallentare i processi digestivi e quindi l'eccesso di acido inevitabilmente causa i sintomi. anche un caffè a digiuno, senza un'adeguata protezione gastrica, può causarle fastidi".

Dopo di che, mi disse di assumere omeprazolo da 10 mg al giorno, per poi proseguire ad assumerlo a giorni alterni. ora, con il massimo distacco che si richiede ad un medico, lei cosa ne pensa della formulazione di diagnosi di questo suo collega? è grosso modo veritiero quanto sostiene? secondo me, ha ragione solo in parte. la cosa che mi sorprende è che io ci sono nato con lo stomaco ad uncino, ma non capisco come mai ha iniziato a dare problemi solo dal 16 Maggio 2014. per 45 anni è rimasto bello tranquillo e perfettamente funzionante. la ringrazio e buona giornata!


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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Come le ho detto, le ipotesi restano ipotesi se non provate da esami specifici!
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Forse il mio medico specialista voleva dire che se bastano solo 10 mg di omeprazolo a far sparire tutti i sintomi, la causa del reflusso è una ipersecrezione gastrica (in genere, chi ha la MRGE deve assumere almeno 20 mg di IPP al giorno). comunque, lui è sicuro della sua diagnosi, non ha posto delle ipotesi. ad ogni modo, secondo lei, c'è del pericolo a fare una cura di molti mesi con solo 10 mg di omeprazolo al giorno? e il fatto di assumerlo a giorni alterni è efficace uguale? ultima curiosità: come mai io non avverto mai bruciore all'esofago, ma solo una leggera pirosi allo stomaco? se l'acido risale in esofago (così come accade con il reflusso), com'è che io non lo avverto nella sede retrosternale, ma nella parte alta dello stomaco? grazie ancora
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
1) nessun problema per assunzioni croniche
2) non ha alcun senso l'assunzione a giorni alterni (il giorno che non assume il farmaco resterebbe "scoperto").
3) non posso rispondere alla sua ultima domanda non avendola visitata.
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Insomma, mi pare di capire che io sono capitato da un vostro collega piuttosto incompetente e la cosa mi sorprende, perché si tratta di uno specialista piuttosto noto qua a Roma. per l'ultimo quesito intendevo dire se, in base alla sua esperienza, esistono dei pazienti con reflusso che hanno fastidi solo allo stomaco e non all'esofago. ultimissima info: sarebbe utile un testo "gastropanel" per valutare appunto il Ph acido del mio succo gastrico? così per capire se effettivamente c'è un minimo di ipersecrezione gastrica? lei sa per caso se è un test del sangue a pagamento o è possibile farlo pagando solo il ticket? grazie di nuovo
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
lungi da me aver dato dell'incompetente ad un Collega (che nemmeno conosco)!
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Non si preoccupi, dottore, lei non ha detto nulla. è solo una mia logica deduzione. ascolti, potrebbe essere utile il gastropanel, che credo sia un'esame del sangue?
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
può avere una utilità dando una indicazione indiretta della produzione acida!
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Allora proverò a farmelo prescrivere dal mio medico di base, così almeno mi toglierò anche quest'ultimo dubbio. grazie mille, dott. Bacosi e buona giornata

PS: vedo dal suo CV on-line che lei abita anche vicino a casa mia. se avrò bisogno, la contatterò
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Comunque, la cosa di prendere gli inibitori di pompa solo al bisogno pare non essere un'eresia, almeno da quanto leggo qua: http://www.doctor33.it/inibitori-di-pompa-al-bisogno-nel-reflusso-senza-lesioni/clinica/news--2612.html
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
L'articolo da Lei citato dice cose un pò diverse da una assunzione a giorni alterni....
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Sì, lo so. il mio specialista mi disse di prenderlo a giorni alterni, ma un altro mi disse di provare a prenderlo "on demand". certo, c'è da stabilire quando è "on demand" e quando no, ovvero, riuscire a prevedere quando ritorneranno i sintomi. ci sono dei giorni che uno sta bene e altri che ha dei fastidi
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Buongiorno dott. Bacosi, gentilmente, mi tolga anche quest'ultima curiosità. sempre il mio gastroenterologo attribuisce ogni natura dei miei sintomi da reflusso alla conformazione ad uncino del mio stomaco. secondo lui, svuotandosi più lentamente, causa iperacidità (del tipo che con uno stomaco come il mio, anche un caffè assunto di mattina a stomaco vuoto o mezzo vuoto, può causare pirosi). secondo lei è veritiera come ipotesi? la ringrazio e le auguro una buona giornata, come sempre
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Se così fosse potrebbe giovarsi di una terapia con procinetici che facilitano lo svuotamento gastrico.....
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Infatti la terapia iniziale era appunto di solo domperidone prima dei pasti e del Gaviscon dopo i pasti. le faccio un esempio di questa mattina stessa: ho interrotto da una settimana la terapia con omperazolo e ho preso un caffè dopo colazione. dopo un 45 minuti ho iniziato ad avvertire iperacidità di stomaco. ho bevuto un semplice bicchiere d'acqua ed è passato il fastidio. forse allora sul serio ho un poco di ipersecrezione acida (nella mia ignoranza penso che, allungando i succhi gastrici con l'acqua, questi perdano la loro azione lesiva. poi, non so)
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