Appendicite cronica?
Salve,
ho 24 anni e vi scrivo per chiedervi un consulto per la mia situazione.
Tutto è iniziato a settembre 2014 : ho avuto una banale influenza, dopo la quale però ho avuto per un mese continuamente dissenteria, non sono mai riuscita a tornare a defecare normalmente, neanche con un alimentazione in bianco e l'assunzione di fermenti lattici. La situazione degenera dopo un mese, ho forti dolori alla parte inferiore destra dell'addome, vado dal mio medico curante che fa le manovre e mi dice che sono compatibili con un appendicite, per cui vado al pronto soccorso. Al pronto soccorso mi misurano la temperatura (37,5) e mi fanno le analisi del sangue, per il quale i globuli bianchi risultano più alti del normale. L'ecografia è però pulita, ad eccezione della presenza di un versamento (minimo) accanto all'utero su entrambi i lati. Dopo una nottata in osservazione mi rimandano a casa con una settimana di terapia antibiotica e dieta. Sto bene dopo la terapia antibiotica, fino a Febbraio: mi trovo fuori casa per motivi lavorativi, durante l'orario lavorativo vado in bagno, e dopo essermi alzata ho un fortissimo bruciore, improvviso, nella parte inferiore destra dell'addome. Rimango piegata per due minuti, passa, mi rialzo con una forte sensazione di nausea. Dopo 30 minuti accade nuovamente lo stesso fenomeno, i colleghi mi portano al pronto soccorso. Temperatura 37, ma globuli bianchi nella norma. Dalla prima ecografia si vede qualcosa all'appendice e le manovre risultano positive all'appendicite, quindi mi ricoverano nell'osservazione intensiva del ps per la nottata. Il giorno dopo rieseguo l'eco completa, in cui si vedono nuovamente i versamenti addominali ma l'appendice risulta normale, rx toracica-addominale e visita ginecologica con eco intra uterina (negativa). Mi rimandano a casa con dieta, senza antibiotici. Rimane la forte nausea. Sto a dieta in bianco, ritorno dal mio medico curante. Effettuo una visita con un gastoenterologo e si decide di farmi una colonscopia, che effettuo e che risulta negativa per qualunque cosa. Mi viene data una terapia antiinfiammatoria che ho terminato una settimana fa con probabile diagnosi di appendicite cronica (episodi sporadici). Ora mi trovo all'estero e non ho ancora la tessera dell'assicurazione sanitaria (che dovrebbe arrivarmi a giorni). Ieri sera ho avuto nuovamente dolori addominali nella parte inferiore dell'addome,acuti, durati pochi minuti, poi più nulla. Oggi mi sento fiacca, non ho appetito e mi sento un po' di febbre. Ho con me eventualmente lo spasmex in fiale in caso di attacchi acuti. Ora visto che al momento non ho ancora la tessera dell'assicurazione sanitaria sono preoccupata: ho comunque quella italiana europea che dovrebbe potermi permettere l'accesso al pronto soccorso. Ora cosa mi consigliate di fare? Ricominciare l'anti infiammatorio? Andare al pronto soccorso?
ho 24 anni e vi scrivo per chiedervi un consulto per la mia situazione.
Tutto è iniziato a settembre 2014 : ho avuto una banale influenza, dopo la quale però ho avuto per un mese continuamente dissenteria, non sono mai riuscita a tornare a defecare normalmente, neanche con un alimentazione in bianco e l'assunzione di fermenti lattici. La situazione degenera dopo un mese, ho forti dolori alla parte inferiore destra dell'addome, vado dal mio medico curante che fa le manovre e mi dice che sono compatibili con un appendicite, per cui vado al pronto soccorso. Al pronto soccorso mi misurano la temperatura (37,5) e mi fanno le analisi del sangue, per il quale i globuli bianchi risultano più alti del normale. L'ecografia è però pulita, ad eccezione della presenza di un versamento (minimo) accanto all'utero su entrambi i lati. Dopo una nottata in osservazione mi rimandano a casa con una settimana di terapia antibiotica e dieta. Sto bene dopo la terapia antibiotica, fino a Febbraio: mi trovo fuori casa per motivi lavorativi, durante l'orario lavorativo vado in bagno, e dopo essermi alzata ho un fortissimo bruciore, improvviso, nella parte inferiore destra dell'addome. Rimango piegata per due minuti, passa, mi rialzo con una forte sensazione di nausea. Dopo 30 minuti accade nuovamente lo stesso fenomeno, i colleghi mi portano al pronto soccorso. Temperatura 37, ma globuli bianchi nella norma. Dalla prima ecografia si vede qualcosa all'appendice e le manovre risultano positive all'appendicite, quindi mi ricoverano nell'osservazione intensiva del ps per la nottata. Il giorno dopo rieseguo l'eco completa, in cui si vedono nuovamente i versamenti addominali ma l'appendice risulta normale, rx toracica-addominale e visita ginecologica con eco intra uterina (negativa). Mi rimandano a casa con dieta, senza antibiotici. Rimane la forte nausea. Sto a dieta in bianco, ritorno dal mio medico curante. Effettuo una visita con un gastoenterologo e si decide di farmi una colonscopia, che effettuo e che risulta negativa per qualunque cosa. Mi viene data una terapia antiinfiammatoria che ho terminato una settimana fa con probabile diagnosi di appendicite cronica (episodi sporadici). Ora mi trovo all'estero e non ho ancora la tessera dell'assicurazione sanitaria (che dovrebbe arrivarmi a giorni). Ieri sera ho avuto nuovamente dolori addominali nella parte inferiore dell'addome,acuti, durati pochi minuti, poi più nulla. Oggi mi sento fiacca, non ho appetito e mi sento un po' di febbre. Ho con me eventualmente lo spasmex in fiale in caso di attacchi acuti. Ora visto che al momento non ho ancora la tessera dell'assicurazione sanitaria sono preoccupata: ho comunque quella italiana europea che dovrebbe potermi permettere l'accesso al pronto soccorso. Ora cosa mi consigliate di fare? Ricominciare l'anti infiammatorio? Andare al pronto soccorso?
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Gentile utente,,in caso di sintomatologia e'sempre meglio sottoporsi a visita.Escluderei iniziative
terapeutiche personali e soprattutto non pratichi fiale di antispastico in caso colica appendicolare o peggio di appendicite acuta In quanto potrebbe mascherare l'effettivo quadro clinico traendo in inganno a chi la visita dopo la loro somministrazione.
Saluti
terapeutiche personali e soprattutto non pratichi fiale di antispastico in caso colica appendicolare o peggio di appendicite acuta In quanto potrebbe mascherare l'effettivo quadro clinico traendo in inganno a chi la visita dopo la loro somministrazione.
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 10/04/2015.
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