Reflusso persistente con sintomi atipici
Gentili medici,
assumo da anni farmaci per il trattamento del disturbo bipolare.
Nel 2012, in seguito a ricovero ospedaliero e a seguente trattamento con Sycrest (Asenapina), si sono cominciati a manifestare sintomi tipici del reflusso gastroesofageo:
- sensazione di acidità all'interno del cavo orale
- difficoltà digestive
- enorme debolezza
- difficoltà ad addormentarmi e sonno poco conciliante
- forte raucedine, dolore alla gola, difficoltà nella fonazione
Ad un esame di un medico gastroenterologo con relativa gastroscopia (che non ha rilevato alcuna anomalia o ernia iatale) ho assunto per circa un mese una terapia costituita da un inibitore di pompa, un facilitatore della motilità intestinale, Gaviscon (degli altri non ricordo il nome)
Tuttavia non c'è stata remissione dei sintomi, che sono invece cessati quando è stata introdotta una benzodiazepina (Rivotril) su prescrizione dello psichiatra che mi segue, il quale ha ritenuto che fosse in atto un fenomeno di somatizzazione.
La remissione dei sintomi è stata completa e ho ritrovato un nuovo stato di benessere.
Ad ottobre dello scorso anno sono stato costretto ad un nuovo ricovero. A distanza di circa due mesi dal ricovero, sotto effetto di una terapia farmacologica molto "pesante" (due antipsicotici a dosaggio elevato e due stabilizzanti dell'umore) si sono presentati di nuovo gli stessi sintomi che avevo sperimentato precedentemente ma in maniera ancora più intensa:
- forte dolore a gola e torace, voce completamente alterata
- grosse difficoltà nella digestione
- sonno molto disturbato
- comparsa di occhiaie molto evidenti, gonfiore agli occhi, borse, comparsa di rughe molto visibili sotto gli occhi, lacrimazione improvvisa degli occhi e sensazione di dolore (come di schiacciamento) sugli occhi e nella zona circostante
- sensazione di acido in bocca e progressivo ingiallimento dei denti
- fortissima debolezza
Nel frattempo la terapia "psichiatrica" è stata radicalmente cambiata e alleggerita (assumo solo 2 stabilizzanti dell'umore che in precedenza non mi avevano portato alcun problema).
Ho effettuato anche una nuova visita dal gastrenterolo assumendo su sua prescrizione per un mese 40 mg di pantoprazolo, gaviscon dopo i pasti.
Ma il disturbo persiste e non accenna a passare.
Qual è il vostro parere in merito? C'è qualche visita, qualche esame o qualche altra ipotesi da predenre in considerazione?
Grazie mille in anticipo
assumo da anni farmaci per il trattamento del disturbo bipolare.
Nel 2012, in seguito a ricovero ospedaliero e a seguente trattamento con Sycrest (Asenapina), si sono cominciati a manifestare sintomi tipici del reflusso gastroesofageo:
- sensazione di acidità all'interno del cavo orale
- difficoltà digestive
- enorme debolezza
- difficoltà ad addormentarmi e sonno poco conciliante
- forte raucedine, dolore alla gola, difficoltà nella fonazione
Ad un esame di un medico gastroenterologo con relativa gastroscopia (che non ha rilevato alcuna anomalia o ernia iatale) ho assunto per circa un mese una terapia costituita da un inibitore di pompa, un facilitatore della motilità intestinale, Gaviscon (degli altri non ricordo il nome)
Tuttavia non c'è stata remissione dei sintomi, che sono invece cessati quando è stata introdotta una benzodiazepina (Rivotril) su prescrizione dello psichiatra che mi segue, il quale ha ritenuto che fosse in atto un fenomeno di somatizzazione.
La remissione dei sintomi è stata completa e ho ritrovato un nuovo stato di benessere.
Ad ottobre dello scorso anno sono stato costretto ad un nuovo ricovero. A distanza di circa due mesi dal ricovero, sotto effetto di una terapia farmacologica molto "pesante" (due antipsicotici a dosaggio elevato e due stabilizzanti dell'umore) si sono presentati di nuovo gli stessi sintomi che avevo sperimentato precedentemente ma in maniera ancora più intensa:
- forte dolore a gola e torace, voce completamente alterata
- grosse difficoltà nella digestione
- sonno molto disturbato
- comparsa di occhiaie molto evidenti, gonfiore agli occhi, borse, comparsa di rughe molto visibili sotto gli occhi, lacrimazione improvvisa degli occhi e sensazione di dolore (come di schiacciamento) sugli occhi e nella zona circostante
- sensazione di acido in bocca e progressivo ingiallimento dei denti
- fortissima debolezza
Nel frattempo la terapia "psichiatrica" è stata radicalmente cambiata e alleggerita (assumo solo 2 stabilizzanti dell'umore che in precedenza non mi avevano portato alcun problema).
Ho effettuato anche una nuova visita dal gastrenterolo assumendo su sua prescrizione per un mese 40 mg di pantoprazolo, gaviscon dopo i pasti.
Ma il disturbo persiste e non accenna a passare.
Qual è il vostro parere in merito? C'è qualche visita, qualche esame o qualche altra ipotesi da predenre in considerazione?
Grazie mille in anticipo
[#1]
Ritengo che il reflusso nel suo caso sia davvero marginale,
come dimostra la scarsa aderenza alla terapia.
Il sintomi appaiono legati al suo stato ansioso.
come dimostra la scarsa aderenza alla terapia.
Il sintomi appaiono legati al suo stato ansioso.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio molto per l'attenzione e per la sua risposta che pur non risolvendo (e non potrebbe essere altrimenti) il mio problema ha contribuito a tranquillizzarmi.
In attesa di rivedere a breve il medico (psichiatra) che mi segue, le vorrei porre un ulteriore quesito.
Rileva dalla descrizione una possibile eventuale reazione (di qualunque tipo: allergica o di altra natura) ai farmaci?
In particolare alla fenotiazina (Talofen), a carico dell'apparato digerente (o a livello renale)?
Mi creda sono distrutto, non so chi mi dà la forza di andare avanti di fronte a tanto dolore e trovo assurdo che non si possa intervenire in alcun modo
Grazie
la ringrazio molto per l'attenzione e per la sua risposta che pur non risolvendo (e non potrebbe essere altrimenti) il mio problema ha contribuito a tranquillizzarmi.
In attesa di rivedere a breve il medico (psichiatra) che mi segue, le vorrei porre un ulteriore quesito.
Rileva dalla descrizione una possibile eventuale reazione (di qualunque tipo: allergica o di altra natura) ai farmaci?
In particolare alla fenotiazina (Talofen), a carico dell'apparato digerente (o a livello renale)?
Mi creda sono distrutto, non so chi mi dà la forza di andare avanti di fronte a tanto dolore e trovo assurdo che non si possa intervenire in alcun modo
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.4k visite dal 07/04/2015.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
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