Gastrite cronica attiva
Salve dottore, scrivo questo post perché vivo da diversi mesi una situazione sgradevole e che mi sta facendo vivere in modo non sereno, cercherò di essere il più preciso possibile al fine di aiutare in una eventuale diagnosi.
Sono un ragazzo di 21 anni, mai avuti particolari problemi di salute, da sempre abbastanza in sottopeso sia per costituzione sia perché probabilmente ho avuto un metabolismo molto rapido, ma questa condizione non ha mai compromesso la mia vita. Da novembre 2014 ho iniziato a soffrire di problemi digestivi e fastidi allo stomaco, ma non si sono mai verificati episodi di vomito. Inizialmente ho pensato fosse dato dal fatto che all'università era un periodo di esami e che potevo essere teso (nonostante la tensione non mi si sia mai sodomizzata nello stomaco e anzi, sono un ragazzo tutto AL DI FUORI CHE ANSIOSO), ma poi questi fastidi non scomparivano e anzi piano piano si alzavano di intensità. Così a inizio gennaio sono andato dal mio medico curante che ha ipotizzato una gastrite sottoscrivendomi una gastroduodenoscopia e dandomi da prendere al mattino una pastiglietta (Pariet 10mg) e per lo svuotamento gastrico 10 gocce di Levopraid prima di pranzo e cena in attesa dell'esame, e i miglioramenti sono stati minimi ma il problema era ancora fortemente presente. Il 16 febbraio 2015 ho effettuato l'esame e l'esito è stato: "Esofago rettilineo, di calibro uniforme e privo di lesioni, cardias in sede, lago del fondo fortemente biliare, mucosa gastrica priva di alterazioni, biopsia antrale, piloro pervio, bulbo e D2 normali". Conclusioni: "gastropatia da reflusso duodenogastrico". In attesa della biopsia il medico mi ha prescritto Riopan Gel , 3 volte al giorno (interrompendo la cura precedente).
Dopo una settimana arriva l'esame istologico, il cui esito recita : Esame istologico: "Gastrite cronica attiva. Negativa la ricerca di Helicobacter Pylori", escludendo dunque la presenza del batterio ma confermando la presenza di una gastrite cronica. Continuo la cura con Riopan per circa 4 settimane e il problema è migliorato, è meno intenso, ma non è scomparso.
Dunque concentrandosi sulla presenza di bile nello stomaco (data la mancanza del batterio ed escludendo una gastrite nervosa dato che il mio stato d'animo è tranquillo e sereno), poiché tra le cause può essere esserci un piccolo malfunzionamento del fegato o calcoli alla cistifellea e per ampliare il quadro clinico, decido di effettuare un'ecografia dell'addome completo (la effettuo il 31 marzo 2015), il cui esito è: "Fegato di volume ai limiti superiori di norma, sia a carico del lobo destro che del lobo sinistro, a contorni regolari e struttura omogenea. Non lesioni focali. Regolari le vie biliari intra- ed extraepatiche e la colecisti, alitiasica, a pareti sottili. Nei limiti il pancreas, esplorabile in toto, con dotto di Wirsung sottile. Milza di normale morfologia e struttura. I reni sono in sede di normali dimensioni con buona rappresentazione dell'anello parenchimale, ad ecostruttura lievemente più ecogena che di norma. Lieve ipotonia delle cavità calico-pieliche si osserva bilateralmente, verosimilmente in relazione alla vescica sovradistesa. Non calcoli. Non macro adenopatie lungo il decorso dei grossi vasi addominali, dove esplorati. Vescica sovradistesa di morfologia quadrangolare esente da lesioni. Prostata nei limiti di norma. Non versamento libero in addome."
Adesso, constatato che la cistifellea e il fegato non presentano grossi problemi, ma che il materiale biliare è pur sempre presente nel mio stomaco, la mia gastrite è riconducibile a quello? Potrò guarirne con qualche terapia (magari volta al riassorbimento del liquido in eccesso)? Oppure dovrò imparare a conviverci? Ho comunque 21 anni e se fosse risolvibile mi gioverebbe molto :)
Grazie in anticipo a tutti i dottori per la disponibilità :)
Sono un ragazzo di 21 anni, mai avuti particolari problemi di salute, da sempre abbastanza in sottopeso sia per costituzione sia perché probabilmente ho avuto un metabolismo molto rapido, ma questa condizione non ha mai compromesso la mia vita. Da novembre 2014 ho iniziato a soffrire di problemi digestivi e fastidi allo stomaco, ma non si sono mai verificati episodi di vomito. Inizialmente ho pensato fosse dato dal fatto che all'università era un periodo di esami e che potevo essere teso (nonostante la tensione non mi si sia mai sodomizzata nello stomaco e anzi, sono un ragazzo tutto AL DI FUORI CHE ANSIOSO), ma poi questi fastidi non scomparivano e anzi piano piano si alzavano di intensità. Così a inizio gennaio sono andato dal mio medico curante che ha ipotizzato una gastrite sottoscrivendomi una gastroduodenoscopia e dandomi da prendere al mattino una pastiglietta (Pariet 10mg) e per lo svuotamento gastrico 10 gocce di Levopraid prima di pranzo e cena in attesa dell'esame, e i miglioramenti sono stati minimi ma il problema era ancora fortemente presente. Il 16 febbraio 2015 ho effettuato l'esame e l'esito è stato: "Esofago rettilineo, di calibro uniforme e privo di lesioni, cardias in sede, lago del fondo fortemente biliare, mucosa gastrica priva di alterazioni, biopsia antrale, piloro pervio, bulbo e D2 normali". Conclusioni: "gastropatia da reflusso duodenogastrico". In attesa della biopsia il medico mi ha prescritto Riopan Gel , 3 volte al giorno (interrompendo la cura precedente).
Dopo una settimana arriva l'esame istologico, il cui esito recita : Esame istologico: "Gastrite cronica attiva. Negativa la ricerca di Helicobacter Pylori", escludendo dunque la presenza del batterio ma confermando la presenza di una gastrite cronica. Continuo la cura con Riopan per circa 4 settimane e il problema è migliorato, è meno intenso, ma non è scomparso.
Dunque concentrandosi sulla presenza di bile nello stomaco (data la mancanza del batterio ed escludendo una gastrite nervosa dato che il mio stato d'animo è tranquillo e sereno), poiché tra le cause può essere esserci un piccolo malfunzionamento del fegato o calcoli alla cistifellea e per ampliare il quadro clinico, decido di effettuare un'ecografia dell'addome completo (la effettuo il 31 marzo 2015), il cui esito è: "Fegato di volume ai limiti superiori di norma, sia a carico del lobo destro che del lobo sinistro, a contorni regolari e struttura omogenea. Non lesioni focali. Regolari le vie biliari intra- ed extraepatiche e la colecisti, alitiasica, a pareti sottili. Nei limiti il pancreas, esplorabile in toto, con dotto di Wirsung sottile. Milza di normale morfologia e struttura. I reni sono in sede di normali dimensioni con buona rappresentazione dell'anello parenchimale, ad ecostruttura lievemente più ecogena che di norma. Lieve ipotonia delle cavità calico-pieliche si osserva bilateralmente, verosimilmente in relazione alla vescica sovradistesa. Non calcoli. Non macro adenopatie lungo il decorso dei grossi vasi addominali, dove esplorati. Vescica sovradistesa di morfologia quadrangolare esente da lesioni. Prostata nei limiti di norma. Non versamento libero in addome."
Adesso, constatato che la cistifellea e il fegato non presentano grossi problemi, ma che il materiale biliare è pur sempre presente nel mio stomaco, la mia gastrite è riconducibile a quello? Potrò guarirne con qualche terapia (magari volta al riassorbimento del liquido in eccesso)? Oppure dovrò imparare a conviverci? Ho comunque 21 anni e se fosse risolvibile mi gioverebbe molto :)
Grazie in anticipo a tutti i dottori per la disponibilità :)
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Mi sembra abbia fatto tutto correttamente con esiti tranquillizzanti.Si, la terapia ha ottime probabilità di risolvere tutto. prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie mille la pronta risposta dottor Favara, la mia domanda era: esiste una terapia definitiva per il problema? In cosa consiste? Avevo letto che per risolvere il tutto si potevano assumere farmaci come la colestiramina oppure l'acido ursodesossicolico ma in cosa consistono? E in genere per quanto tempo si perdura la terapia? Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 31/03/2015.
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