Nausea e dolore al torace
Salve,
provo ad essere breve: quest'anno ho cominciato a lavorare a contatto con bambini piccoli, quindi mi sto ammalando praticamente a settimane alterne da ottobre.
In linea di massima, i malanni sono caratterizzati da tosse, raffreddore e mal di gola (ho fatto due volte le placche in gola prima di Natale).
Verso fine febbraio, dopo una settimana di tosse, è comparso anche un dolore al torace destro (non fortissimo, ma fastidioso) mentre tossivo e respiravo più profondamente. Sono andata dal mio medico, che mi ha prescritto l'antibiotico (klacid, mentre prima di Natale avevo fatto 2 cicli di augumentin) e le lastre, che sono risultate pulite.
A metà marzo sono ricomparsi i sintomi (tosse e raffreddore), mentre il dolore al torace non era mai passato del tutto. Sono tornata dal medico, che mi ha prescritto il Bentelan una volta al giorno e aerosol Fluibron+Breva due volte al giorno.
Pochi giorni fa, appena terminato l'aerosol (che facevo da 6 giorni) non riuscivo a respirare bene, come se avessi un restringimento e, dopo aver contattato il mio medico, ho chiamato il 118. Arrivata al Pronto Soccorso il problema si era praticamente risolto, quindi mi hanno auscultato e mi hanno rimandata a casa.
Il giorno dopo ho rimesso due volte abbastanza abbondantemente del liquido giallo, quindi il medico mi ha visitata, dicendomi di terminare la terapia e di fare quanto prima un'ecografia all'addome superiore perché al tatto ha sentito problemi alla cistifellea. Più tardi mi è venuta la febbre a 37,9, quindi l'ho chiamato e mi ha prescritto di nuovo l'antibiotico (questa volta Zimox).
Ieri la febbre è scomparsa (ne ho avuto qualche linea in mattinata, ma poi è scesa da sola), non ho più rimesso, ma la nausea è rimasta. Visto che il dolore al torace si è reso più acuto, anche al tatto (cosa che prima non succedeva), sono andata dal medico di guardia, che mi ha visitata e mi ha detto che non capisce il senso dell'antibiotico e che, al tatto, non ha riscontrato i problemi trovati dal mio medico. Nemmeno lui ha dato peso al dolore al torace.
Ora, la mia domanda è: questo benedetto fastidio/dolore al torace da cosa potrebbe essere causato? Non è rilevante oppure potrebbe essere collegato a qualcosa a carico dei polmoni (pleurite?), oppure potrebbe essere legato a questo "potenziale" disturbo alla cistifellea?
Vi ringrazio per le risposte!
provo ad essere breve: quest'anno ho cominciato a lavorare a contatto con bambini piccoli, quindi mi sto ammalando praticamente a settimane alterne da ottobre.
In linea di massima, i malanni sono caratterizzati da tosse, raffreddore e mal di gola (ho fatto due volte le placche in gola prima di Natale).
Verso fine febbraio, dopo una settimana di tosse, è comparso anche un dolore al torace destro (non fortissimo, ma fastidioso) mentre tossivo e respiravo più profondamente. Sono andata dal mio medico, che mi ha prescritto l'antibiotico (klacid, mentre prima di Natale avevo fatto 2 cicli di augumentin) e le lastre, che sono risultate pulite.
A metà marzo sono ricomparsi i sintomi (tosse e raffreddore), mentre il dolore al torace non era mai passato del tutto. Sono tornata dal medico, che mi ha prescritto il Bentelan una volta al giorno e aerosol Fluibron+Breva due volte al giorno.
Pochi giorni fa, appena terminato l'aerosol (che facevo da 6 giorni) non riuscivo a respirare bene, come se avessi un restringimento e, dopo aver contattato il mio medico, ho chiamato il 118. Arrivata al Pronto Soccorso il problema si era praticamente risolto, quindi mi hanno auscultato e mi hanno rimandata a casa.
Il giorno dopo ho rimesso due volte abbastanza abbondantemente del liquido giallo, quindi il medico mi ha visitata, dicendomi di terminare la terapia e di fare quanto prima un'ecografia all'addome superiore perché al tatto ha sentito problemi alla cistifellea. Più tardi mi è venuta la febbre a 37,9, quindi l'ho chiamato e mi ha prescritto di nuovo l'antibiotico (questa volta Zimox).
Ieri la febbre è scomparsa (ne ho avuto qualche linea in mattinata, ma poi è scesa da sola), non ho più rimesso, ma la nausea è rimasta. Visto che il dolore al torace si è reso più acuto, anche al tatto (cosa che prima non succedeva), sono andata dal medico di guardia, che mi ha visitata e mi ha detto che non capisce il senso dell'antibiotico e che, al tatto, non ha riscontrato i problemi trovati dal mio medico. Nemmeno lui ha dato peso al dolore al torace.
Ora, la mia domanda è: questo benedetto fastidio/dolore al torace da cosa potrebbe essere causato? Non è rilevante oppure potrebbe essere collegato a qualcosa a carico dei polmoni (pleurite?), oppure potrebbe essere legato a questo "potenziale" disturbo alla cistifellea?
Vi ringrazio per le risposte!
[#1]
Gentile signora,
la calcolosi delle vie biliari (cistifellea) può - in alcuni casi - provocare dolore alla porzione inferiore dell'emitorace destro. Probabilmente è questo il sospetto clinico del medico che l'ha visitata. Per dirimere il dubbio è utile un esame ecografico.
Per quel che riguarda le patologie polmonari, in genere la radiografia è sufficiente per escludere le patologie da lei suppote.
Cordiali saluti.
la calcolosi delle vie biliari (cistifellea) può - in alcuni casi - provocare dolore alla porzione inferiore dell'emitorace destro. Probabilmente è questo il sospetto clinico del medico che l'ha visitata. Per dirimere il dubbio è utile un esame ecografico.
Per quel che riguarda le patologie polmonari, in genere la radiografia è sufficiente per escludere le patologie da lei suppote.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta celere.
Il mio unico dubbio è dato dal fatto che comunque questo dolore non è fortissimo, bensì ancora sopportabile: immaginavo che i calcoli portassero un dolore molto più acuto rispetto a quello che sento.
Attendo di eseguire l'esame per vedere qual è il problema.
Cordiali saluti.
Il mio unico dubbio è dato dal fatto che comunque questo dolore non è fortissimo, bensì ancora sopportabile: immaginavo che i calcoli portassero un dolore molto più acuto rispetto a quello che sento.
Attendo di eseguire l'esame per vedere qual è il problema.
Cordiali saluti.
[#3]
In attesa dell'esame e per completezza di informazione a beneficio anche di altri lettori, la sola presenza di calcoli in colecisti può accompagnarsi a dolenzia lieve o a sensazione di peso nel quadrante alto di destra dell'addome, ma può anche essere completamente silente,
Il dolore molto più acuto, al quale lei fa riferimento, è quello della colica biliare, che avviene allorché il calcolo si impegna nelle vie biliari (dotto cistico o coledoco) e determina spasmi riflessi, oppure è quello di una infiammazione della cistifellea (colecistite).
Cordiali saluti
Il dolore molto più acuto, al quale lei fa riferimento, è quello della colica biliare, che avviene allorché il calcolo si impegna nelle vie biliari (dotto cistico o coledoco) e determina spasmi riflessi, oppure è quello di una infiammazione della cistifellea (colecistite).
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 30/03/2015.
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