Reflusso cronico e non

Buongiorno gentili dottori, mi piacerebbe avere un vostro chiarimento. spesso leggo che il reflusso potrebbe tendere a divenire cronico, obbligando così il paziente ad assumere antisecretivi per tutta la vita (o quasi). se però il reflusso è dovuto ad un malfunzionamento del cardias, che si rilascia in momenti inopportuni, questo difetto lo dovrebbe fare sempre, in chi soffre di tale disturbo. non capisco come mai, allora, alcune persone accusano reflusso per, che so, 6 mesi e per altri 6 mesi stanno bene (ma io ci credo poco, benissimo non staranno mai con la pirosi), interrompendo la terapia con IPP (sicuramente però seguendo una dieta, altrimenti proprio non me lo spiego). non capisco quando tale reflusso occasionale diventi continuo (e, quindi, cronico), costringendo il paziente a non interrompere mai la cura, fino all'ultimo dei suoi giorni su questa terra. voglio dire, se il cardias non funziona, non funziona in ogni caso, o no? forse ciò vale di più per chi soffre di reflusso dovuto principalmente a ipersecrezione acida gastrica, più che per una vera beanza del cardias. ecco, se potete spiegarmi meglio, ve ne sarei molto grato. buona giornata e buon lavoro
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Dipende, esistono casi sporadici, cronici e ricorrenti e la causa in genere è sempre una somma degli elementi che ha elencato ed altri. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Grazie dott. Favara, ora ho le idee più chiare. ho formulato questa richiesta di consulto perché sto passando un periodo (da circa 10 mesi) di ipersecrezione gastrica, che mi dà fastidio solo se assumo determinati alimenti (stranamente, non mi fanno nulla pomodori, cioccolata, peperoncino, etc. mentre avverto di più gli effetti del vino o del caffè). grazie ancora. buona giornata
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Dott. Favara, la disturbo nuovamente per avere un ulteriore chiarimento. magari la mia domanda potrà sembrare un po' sciocca, ma vorrei capire come mai molte persone che soffrono di reflusso, avvertono un senso di fastidio o di pirosi solo nella parte alta dello stomaco e non a livello dell'esofago, sebbene ciò che si irrita (e che quindi brucia) è la mucosa esofagea e non quella dello stomaco, che è protetta dagli agenti corrosivi degli acidi gastrici. per esempio, dopo aver preso un caffè (specie se a stomaco vuoto) io avverto un fastidio a livello dello stomaco in prossimità del cardias, ma non un bruciore retrosternale. tuttalpiù, sento un pizzicorino in gola, ma solo in gola. forse si irrita la zona adiacente al cardias? e qualche gas arriva a irritare un poco la gola? ancora grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Certo.Non sempre i pazienti hanno gli stessi sintomi.
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Ho capito. rimane però curioso il fatto che si sente un bruciorino in gola e nulla all'esofago, sebbene gli acidi (se davvero risalgono fino a sotto la gola) dovrebbero irritare anche la mucosa esofagea
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Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Buongiorno dott. Favara, le volevo comunicare che un sistema abbastanza efficace che ho sperimentato per sopperire alla mia iperproduzione di acidi gastrici è semplicemente bere molta acqua. si vede che, allungando gli acidi gastrici con dell'acqua, questi, ormai diluiti, si fanno sentire di meno nel mio stomaco. credo che questa regola valga per tutti
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