Esito gastroscopia e biopsia
Eseguo ormai da circa 10 anni gastroscopia e biopsia poichè soffro di reflusso gastroesofageo
co i seguenti esiti:
nell'anno 2002 gastroscopia: riscontrata gastropatia cronica diffusa-ulcera duodenale-duodenite iperemica;
nell'anno 2007 biopsia:riscontrata gastrite cronica e metaplasia colonnare dell'epitelio esofageo
nell'anno 2009 biopsia: gastrite cronica lieve;:
nell'anno 2012: gastroscopia esofagite di grado A-gastropatia cronica antrale;
biopsia:gastrite cronica lieve-mucosa gastrica nei limiti morfologici della norma
nell'anno 2013 gastroscopia mucosa colonnare esofagea-biopsia: mucosa ossintrica sede di leve flogosi cronica non si osserva metaplasia intestinale ne atrofia ghiandolare, non helocobacter pylori.
nell'anno 2014 effettuata solo gastroscopia con esito gastropatia cronica antrale.
nell'anno 2015: gastroscopia reperto di normalità- biopsia: mucosa antrale sede di lieve flogosi cronica (1+) in fase di quiescenza, si osserva focale metaplasia intestinale e lieve atrofia ghiandolare (1+).
mucosa ossintica sede di lieve flogosi cronica (1+) in fase di quiescenza, non si osserva metaplasia intestinale ne atrofia ghiandolare,
no helicobacter pylori.
Sono assai preoccupata dall'esito della biopsia, anche se il mio medico curante sostiene di stare tranquilla, premetto che da circa 7 anni assumo OMEOPRAZOLO DA 20 una volta al giorno, ed ora vorrei cercare di sospenderlo ma quando ci provo dopo 3-4 giorni ricomincia il reflusso.
Cosa ne pensate??? è sufficiente effettuare la gastroscopia una volta all'anno????
Posso stare tranquilla, nella mia famiglia nessuno ha avuto tumori all'apparato gastrointestinale.
Sono una donna di 52 anni che non fuma e non beve alcolici ne superalcolici, ma soffre di ansia e stress.
Ringrazio vivamente per la risposta.
co i seguenti esiti:
nell'anno 2002 gastroscopia: riscontrata gastropatia cronica diffusa-ulcera duodenale-duodenite iperemica;
nell'anno 2007 biopsia:riscontrata gastrite cronica e metaplasia colonnare dell'epitelio esofageo
nell'anno 2009 biopsia: gastrite cronica lieve;:
nell'anno 2012: gastroscopia esofagite di grado A-gastropatia cronica antrale;
biopsia:gastrite cronica lieve-mucosa gastrica nei limiti morfologici della norma
nell'anno 2013 gastroscopia mucosa colonnare esofagea-biopsia: mucosa ossintrica sede di leve flogosi cronica non si osserva metaplasia intestinale ne atrofia ghiandolare, non helocobacter pylori.
nell'anno 2014 effettuata solo gastroscopia con esito gastropatia cronica antrale.
nell'anno 2015: gastroscopia reperto di normalità- biopsia: mucosa antrale sede di lieve flogosi cronica (1+) in fase di quiescenza, si osserva focale metaplasia intestinale e lieve atrofia ghiandolare (1+).
mucosa ossintica sede di lieve flogosi cronica (1+) in fase di quiescenza, non si osserva metaplasia intestinale ne atrofia ghiandolare,
no helicobacter pylori.
Sono assai preoccupata dall'esito della biopsia, anche se il mio medico curante sostiene di stare tranquilla, premetto che da circa 7 anni assumo OMEOPRAZOLO DA 20 una volta al giorno, ed ora vorrei cercare di sospenderlo ma quando ci provo dopo 3-4 giorni ricomincia il reflusso.
Cosa ne pensate??? è sufficiente effettuare la gastroscopia una volta all'anno????
Posso stare tranquilla, nella mia famiglia nessuno ha avuto tumori all'apparato gastrointestinale.
Sono una donna di 52 anni che non fuma e non beve alcolici ne superalcolici, ma soffre di ansia e stress.
Ringrazio vivamente per la risposta.
[#1]
cara utente non deve assolutamente preoccuparsi della risposta istologica.
dovrà ricontrollare con la gastroscopia facendo eseguire una mappatura più ampia ed in tutti i tratti gastrici , in base a quello si decideranno i controlli successivi.
direi quindi solo per il prossimo controllo ad un
anno.
saluti
dovrà ricontrollare con la gastroscopia facendo eseguire una mappatura più ampia ed in tutti i tratti gastrici , in base a quello si decideranno i controlli successivi.
direi quindi solo per il prossimo controllo ad un
anno.
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#2]
Buongiorno,
mi sento di tranquillizzarla.
Come il Suo medico curante Le avrà spiegato, al momento ciò che si evince dagli esiti dell'esame è una situazione di quiescenza, di equilibrio. Non sussiste ragione dunque per pensare che le cose debbano mutare ed inoltre eseguendo controlli ripetuti in modo costante e a cadenza annuale sarebbe certamente facile accorgersi di qualunque alterazione dovesse verificarsi, trattandola per tempo e nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda l'omeprazolo, esso è un farmaco piuttosto ben tollerato e praticamente privo di importanti effetti collaterali anche nel trattamento prolungato. Lei, inoltre, ne assume una bassa dose.
Non si preoccupi dunque se non riesce al momento a sospenderlo. Ottenere il controllo dei sintomi è di per sé un ottimo risultato e nulla vieta che in futuro Lei possa provare a scalare ulteriormente la dose, magari assumendolo a giorni alterni.
Tenga presente che molti fattori, tra cui lo stress, influiscono sulla produzione acida dello stomaco e possono accentuare la percezione dei sintomi del reflusso gastroesofageo. Non è raro dunque che i pazienti sperimentino periodi di maggior disagio (durante i quali, a causa dell'influenza di questi fattori esterni i sintomi si presentano in modo più spiccato) alternati a periodi di maggior benessere (durante i quali scalare la dose risulta più semplice).
Di certo il Suo medico saprà consigliarLa anche in futuro nel migliore dei modi e consigliarLe gli opportuni aggiustamenti terapeutici qualora lo ritenesse necessario.
Cordialmente,
AM
mi sento di tranquillizzarla.
Come il Suo medico curante Le avrà spiegato, al momento ciò che si evince dagli esiti dell'esame è una situazione di quiescenza, di equilibrio. Non sussiste ragione dunque per pensare che le cose debbano mutare ed inoltre eseguendo controlli ripetuti in modo costante e a cadenza annuale sarebbe certamente facile accorgersi di qualunque alterazione dovesse verificarsi, trattandola per tempo e nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda l'omeprazolo, esso è un farmaco piuttosto ben tollerato e praticamente privo di importanti effetti collaterali anche nel trattamento prolungato. Lei, inoltre, ne assume una bassa dose.
Non si preoccupi dunque se non riesce al momento a sospenderlo. Ottenere il controllo dei sintomi è di per sé un ottimo risultato e nulla vieta che in futuro Lei possa provare a scalare ulteriormente la dose, magari assumendolo a giorni alterni.
Tenga presente che molti fattori, tra cui lo stress, influiscono sulla produzione acida dello stomaco e possono accentuare la percezione dei sintomi del reflusso gastroesofageo. Non è raro dunque che i pazienti sperimentino periodi di maggior disagio (durante i quali, a causa dell'influenza di questi fattori esterni i sintomi si presentano in modo più spiccato) alternati a periodi di maggior benessere (durante i quali scalare la dose risulta più semplice).
Di certo il Suo medico saprà consigliarLa anche in futuro nel migliore dei modi e consigliarLe gli opportuni aggiustamenti terapeutici qualora lo ritenesse necessario.
Cordialmente,
AM
Dr. Aldo Manca
Direttore S.C. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
ASO S. Croce e Carle - Cuneo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.9k visite dal 14/03/2015.
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