Il gastroenterologo che mi ha effettuato la gastroscopia, i miei disturbi deriverebbero dalla
Buongiorno, vi chiedo gentilmente se potete aiutarmi a interpretare questo esito endoscopico (apparentemente negativo e nella norma) che ho effettuato 5 mesi fa:
"Esame effettuato con tecnica transnasale. regolare morfologia delle fosse nasali e dei turbinati. normale la regione laringea e le corde vocali. nulla all'esofago e il cardias è in sede e continente. lo stomaco è ripiegato ad uncino e nel lume ristagna abbondante secrezione gastrica. il piloro si supera agevolmente e le prime porzioni duodenali non mostrano alterazioni. in sede antrale si effettua un test rapido per la ricerca dell'HP con esito negativo"
Da Giugno scorso avverto un senso di acidità dopo i due pasti principali e un reflusso leggero più o meno costante (che tampono con degli sciroppi antiacidi su prescrizione del gastroenterologo), sempre dopo i pasti (specialmente se assumo una tazzina di caffè). secondo il gastroenterologo che mi ha effettuato la gastroscopia, i miei disturbi deriverebbero dalla condizione anatomica del mio stomaco, ma questa è una spiegazione che mi lascia francamente perplesso. un altro gastroenterologo che mi ha visitato successivamente (a Novembre 2014) ha aggiunto anche un fattore d'ansia tra le cause principali. anche questo motivo non i convince appieno. credo che i medici specialisti, non sapendo spiegare il perché di questa mia acidità di stomaco ormai perenne, cercano come dei "capri espiatori" dando la colpa alla conformazione anatomica del mio stomaco e all'ansia. secondo me, le cose, non stanno esattamente così. ecco perché gradirei avere un vostro parere in merito, visto che ben due vostri colleghi (anzi, tre, ad essere precisi) non sono riusciti a venirne a capo (secondo loro, io non soffro di reflusso e non devo assumere neanche IPP)
"Esame effettuato con tecnica transnasale. regolare morfologia delle fosse nasali e dei turbinati. normale la regione laringea e le corde vocali. nulla all'esofago e il cardias è in sede e continente. lo stomaco è ripiegato ad uncino e nel lume ristagna abbondante secrezione gastrica. il piloro si supera agevolmente e le prime porzioni duodenali non mostrano alterazioni. in sede antrale si effettua un test rapido per la ricerca dell'HP con esito negativo"
Da Giugno scorso avverto un senso di acidità dopo i due pasti principali e un reflusso leggero più o meno costante (che tampono con degli sciroppi antiacidi su prescrizione del gastroenterologo), sempre dopo i pasti (specialmente se assumo una tazzina di caffè). secondo il gastroenterologo che mi ha effettuato la gastroscopia, i miei disturbi deriverebbero dalla condizione anatomica del mio stomaco, ma questa è una spiegazione che mi lascia francamente perplesso. un altro gastroenterologo che mi ha visitato successivamente (a Novembre 2014) ha aggiunto anche un fattore d'ansia tra le cause principali. anche questo motivo non i convince appieno. credo che i medici specialisti, non sapendo spiegare il perché di questa mia acidità di stomaco ormai perenne, cercano come dei "capri espiatori" dando la colpa alla conformazione anatomica del mio stomaco e all'ansia. secondo me, le cose, non stanno esattamente così. ecco perché gradirei avere un vostro parere in merito, visto che ben due vostri colleghi (anzi, tre, ad essere precisi) non sono riusciti a venirne a capo (secondo loro, io non soffro di reflusso e non devo assumere neanche IPP)
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Quello che conta è il sintomo, indipendentemente dalla conformazione anatomica dello stomaco e dall'ansia. In pratica se ha sintomi che si riducono con la corretta alimentazione e/o con in farmaci non c'è necessità di andare a cercare i motivi che possono essere legati comunque ad una ipersecrezione gastrica o ad un reflusso con cardias nella norma.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Ex utente
Certamente dott. Cosentino. quello che mi lascia basito è che i medici specialisti (ben tre, come sottolineavo nella richiesta di consulto) non ne hanno cavato un ragno dal buco. voglio dire, si sono come "inventati" delle cause per potermi spiegare ciò che non hanno minimamente idea di come spiegarmi il problema (mi scusi l'involontario gioco di parole!). con l'alimentazione si può regolare il reflusso, certo. quello che ho notato è che si tratta di un reflusso molto "random" (es: mangio del riso condito solo con olio a crudo e ho reflusso, mentre se prendo una cioccolata calda, non mi succede niente). secondo me, i medici dovrebbero capire il perché di quella ipersecrezione gastrica a digiuno, che provoca i sintomi maggiori
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No sempre é possibile individuare con certezza la causa dell'ipersecrezione gastrica. Le possibilità sono diverse: ansia, stress alimenti, farmaci, altre patologie concomitanti, ecc.
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Ex utente
Questo pure è vero ma, nonostante una terapia farmacologica che dura da mesi (se vogliamo, possiamo includerci anche gli ansiolitici, che comunque non ho mai preso), i risultati non sono soddisfacenti, un medico qualche dubbio deve pur farselo venire e non tirare a caso, tanto per rassicurare il paziente. l'ansia credo che può amplificare un problema, ma non essere addirittura la causa primaria (almeno, non penso). le pare corretto che un suo collega abbia tirato in ballo, tanto per dare una giustificazione ai miei problemi, che la colpa è tutta della conformazione dello stomaco e ad un ritardato svuotamento gastrico, quando mi dicono che da una semplice gastroscopia, non si può dedurre la peristalsi? (così almeno mi è stato detto su questo sito, tempo fa)
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Ex utente
Ecco, nel mio stomaco non c'erano né elementi di cibo e neanche bile. magari dai sintomi il medico può "presumere" un ritardato svuotamento gastrico, ma mai averne la certezza. in poche parole, dott. Cosentino, un medico onesto, in un caso come il mio, dovrebbe rispondere: "non so perché lei accusa questi sintomi, non ne ho idea" e non prendersela con uno stomaco "storto" o con l'ansia. troppo comodo dire: "pijate 'na pastiglia" (parafrasando il grande Carosone) e tutto si placa (ma si placa il sintomo, non la causa!)
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Ex utente
Ma infatti io non cercavo il suo consenso. volevo solo porre l'indice su come troppo spesso i medici falliscono nei loro intenti. intendiamoci, è umano e normale sbagliare o non avere le idee chiare, però è ben diverso non ammetterlo onestamente. poi non ci si deve stupire se molto spesso la gente si rivolge a dei medici alternativi o pseudo-medici (tipo santoni o maghi) per avere la soluzione ai loro problemi. un medico che si inventa delle cause che non esistono è un "azzeccagarbugli", non un medico
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.1k visite dal 04/03/2015.
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