Fastidio anale
Ho già scritto mesi fa in seguito ai miei problemi gastro intestinali che ormai mi affliggono da mesi e alla quale non trovo rimedi.
Comincio tutto dall'inizio, circa un anno e mezzo fa ho avuto problemi legati alla prostata dall'ecografia risultava avessi una prostata nella norma (DT 40mm) con adenoma centrale di 24 mm calcificazioni distrofiche peri-uretrali.
L'urologo mi prescrisse permixon per 60 giorni e mi mandò a casa tranquillizzandomi del fatto che non avessi nulla di rilevante.
I problemi alla prostata lentamente migliorarono non so se per il farmaco e se spontaneamente...
Mesi dopo cominciarono i problemi legati all'intestino, con sintomi quali flatulenza, meteorismo, irregolarità, stitichezza alternata a diarrea, feci normali alternate a feci non formate.
Mi recai dal medico e mi prescrisse debridat che effettivamente migliorò la mia condizione, ma solo temporaneamente, i mesi passavano ed io non ne venivo fuori.
Nel frattempo subentravano problemi anche anali, nel mese di agosto (in seguito forse ad uno sforzo eccessivo) cominciai ad avvertire dolore all'ano, che si risolsero, ma da allora (dallo scorso agosto) praticamente quotidianamente ho un fastidio anale persistente, che peggiora se sto molte ore seduto (e devo starci per il mio lavoro), come se avessi un organismo estraneo all'interno.
Fu così che il mio medico di base mi prescrisse una colonscopia anche in relazione al fatto che avevo avuto episodi di tumore al colon (mia madre).
Dalla colonscopia non risultò nulla di rilevante, fu così che presi appuntamento da un proctologo/gastroenterologo che mi diagnosticò un ragade anale di modesta entità e mi prescrisse ulteriori analisi tra cui:
-breath test al lattosio e lattulosio
-prelievo del sangue AGA EMA antitransglutaminasi
-prick cutanei per alimenti
-esami delle feci
dalle analisi sono risultato positivo al lattosio e al lattulosio, conseguentemente il medico mi prescisse normix per 7 giorni per la contaminazione batterica e supposte pentacol per 15 giorni più enterolactis.
Attualmente i miei problemi sono sempre gli stessi, fastidio anale, irregolarità intestinale, stitichezza mista a diarrea (in realtà sono feci non formate).
In tutto questo sto ricominciando ad avere problemi con la prostata (anche il proctologo nell'ispezione l'ha valutata un po' gonfia), nel senso che vado più spesso al bagno, e a volte ho un dolore tra testicoli e ano.
E' possibile che la prostata interagisca con l'intestino? può la prostata gonfia o infiammata essere la causa di questo fastidio persistente oppure è il contrario, cioè la ragade e il colon infiammato può dare fastidio alla prostata?
Ormai dopo visite, analisi, controlli e ricontrolli non so più che fare, nemmeno da chi andare, dall'urologo, dal gastroenterologo, da entrambi.
Francamente sono molto demoralizzato e sono stanco di fare visite, di assumere farmaci, di fare analisi, e non ultimo di spendere soldi, spero che mi possiate dare un consiglio, mi scuso per la prolissità.
Comincio tutto dall'inizio, circa un anno e mezzo fa ho avuto problemi legati alla prostata dall'ecografia risultava avessi una prostata nella norma (DT 40mm) con adenoma centrale di 24 mm calcificazioni distrofiche peri-uretrali.
L'urologo mi prescrisse permixon per 60 giorni e mi mandò a casa tranquillizzandomi del fatto che non avessi nulla di rilevante.
I problemi alla prostata lentamente migliorarono non so se per il farmaco e se spontaneamente...
Mesi dopo cominciarono i problemi legati all'intestino, con sintomi quali flatulenza, meteorismo, irregolarità, stitichezza alternata a diarrea, feci normali alternate a feci non formate.
Mi recai dal medico e mi prescrisse debridat che effettivamente migliorò la mia condizione, ma solo temporaneamente, i mesi passavano ed io non ne venivo fuori.
Nel frattempo subentravano problemi anche anali, nel mese di agosto (in seguito forse ad uno sforzo eccessivo) cominciai ad avvertire dolore all'ano, che si risolsero, ma da allora (dallo scorso agosto) praticamente quotidianamente ho un fastidio anale persistente, che peggiora se sto molte ore seduto (e devo starci per il mio lavoro), come se avessi un organismo estraneo all'interno.
Fu così che il mio medico di base mi prescrisse una colonscopia anche in relazione al fatto che avevo avuto episodi di tumore al colon (mia madre).
Dalla colonscopia non risultò nulla di rilevante, fu così che presi appuntamento da un proctologo/gastroenterologo che mi diagnosticò un ragade anale di modesta entità e mi prescrisse ulteriori analisi tra cui:
-breath test al lattosio e lattulosio
-prelievo del sangue AGA EMA antitransglutaminasi
-prick cutanei per alimenti
-esami delle feci
dalle analisi sono risultato positivo al lattosio e al lattulosio, conseguentemente il medico mi prescisse normix per 7 giorni per la contaminazione batterica e supposte pentacol per 15 giorni più enterolactis.
Attualmente i miei problemi sono sempre gli stessi, fastidio anale, irregolarità intestinale, stitichezza mista a diarrea (in realtà sono feci non formate).
In tutto questo sto ricominciando ad avere problemi con la prostata (anche il proctologo nell'ispezione l'ha valutata un po' gonfia), nel senso che vado più spesso al bagno, e a volte ho un dolore tra testicoli e ano.
E' possibile che la prostata interagisca con l'intestino? può la prostata gonfia o infiammata essere la causa di questo fastidio persistente oppure è il contrario, cioè la ragade e il colon infiammato può dare fastidio alla prostata?
Ormai dopo visite, analisi, controlli e ricontrolli non so più che fare, nemmeno da chi andare, dall'urologo, dal gastroenterologo, da entrambi.
Francamente sono molto demoralizzato e sono stanco di fare visite, di assumere farmaci, di fare analisi, e non ultimo di spendere soldi, spero che mi possiate dare un consiglio, mi scuso per la prolissità.
[#1]
I motivi per i disturbi intestinali ed anali ci sono: ragade, intolleranza al lattosio e SIBO. La SIBO deve essere trattata in modo adeguato (rifaximina 2cp 3 volte al giorno per 15 gg), Nessun collegamento con la prostata.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Penso si tratti di colon irritabile nella forma mista.
L'unica soluzione è quella di affidarsi ad un
esperto specialista.
L'unica soluzione è quella di affidarsi ad un
esperto specialista.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Utente
Mi sono affidato allo specialista, che mi ha prescritto (in seguito alla SIBO diagnosticata) normix per 7 giorni (2 compresse 2 volte al giorno).
Crede sempliemente che non sia stato sufficiente il trattamento? Devo rifarne un altro?
Francamente non ho tratto benefici dal trattamento, non ho notato nessunissimo miglioramento durante l'arco dei 7 giorni
Crede sempliemente che non sia stato sufficiente il trattamento? Devo rifarne un altro?
Francamente non ho tratto benefici dal trattamento, non ho notato nessunissimo miglioramento durante l'arco dei 7 giorni
[#5]
Utente
la ringrazio, rispondevo al dottor Cosentino che suggeriva una terapia di rifaximina più estesa rispetto a quanto mi aveva prescritto il mio medico curante, per questo ponevo il dubbio.
Approfitto della cordialità per cercare di chiarire alcuni aspetti proprio legati alla SIBO e alla rifaximina.
Secondo quanto ho letto la rifaximina è necessaria per debellare i batteri del piccolo intestino contaminato, ma assumendolo è vero che distruggiamo anche i batteri "buoni" ovvero quelli del colon? (mi correga se sbaglio) e se si non è controproducente?
Ammesso che si riescano a debellare questi batteri essendo una malattia cronica (da quello che ho capito) essi si ripresenteranno? e con quale frequenza?
Un ultima curiosità, riducendo il fumo (fumo un pacchetto al giorno) potrei aiutare il mio intestino o il fumo non ha alcun legame con quest'ultimo?
Ringrazio anticipatamente.
Approfitto della cordialità per cercare di chiarire alcuni aspetti proprio legati alla SIBO e alla rifaximina.
Secondo quanto ho letto la rifaximina è necessaria per debellare i batteri del piccolo intestino contaminato, ma assumendolo è vero che distruggiamo anche i batteri "buoni" ovvero quelli del colon? (mi correga se sbaglio) e se si non è controproducente?
Ammesso che si riescano a debellare questi batteri essendo una malattia cronica (da quello che ho capito) essi si ripresenteranno? e con quale frequenza?
Un ultima curiosità, riducendo il fumo (fumo un pacchetto al giorno) potrei aiutare il mio intestino o il fumo non ha alcun legame con quest'ultimo?
Ringrazio anticipatamente.
[#6]
Per la Rifaximina diciamo che "il rischio vale la candela",
inoltre è sempre possibile correggere una ipotetica disbiosi procurata.
SOno varie le cause della SIBO e non è quantificabile prevederne eventuali recidive.
Il fumo certamente non aiuta.
inoltre è sempre possibile correggere una ipotetica disbiosi procurata.
SOno varie le cause della SIBO e non è quantificabile prevederne eventuali recidive.
Il fumo certamente non aiuta.
[#7]
Riprendendo il discorso sulla SIBO, se é risultato positivo al lattulosio deve seguire il trattamento più idoneo che é quello che le ho già indicato. Solo in tal modo ci sono alte possibilità di guarigione. Tenendo sempre conto, purtroppo, di una possibile recidiva .....
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 13.2k visite dal 01/03/2015.
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