Ernia iatale e mrge
Nel marzo 2008 mi è stata diagnosticata tramite EGDS una MRGE: dettagli esame: esofago regolare/ cardias a 39cm jatus slagrato a 40 cm per piccola ernia iatale/Piloro pervio/Duodeno regolare.
ho seguito un trattamento con nexum 20+20 + gaviscon e lexil 15mg al bisogno, e ovviamente tutte le diete e gli accorgimenti del caso definitimi dallo specialista
Il medico specialista visto il non attenuarsi dei sintomi mi ha rimandato a fare un'altra EGDS eseguita in data 3/9/08 (ospedale sacco, milano) con il seguente referto:
- esofago normale per calibro decorso e rivestimento mucoso
- giunzione squamo colonnare di profilo regolare posta a circa 40 cm dagli incisivi coincidente con la giunzione esofagogastrica
- voluminosa ernia iatale riduciile indenne da lesioni
- stomaco normale per conformità e cinesi dotato di pliche modicamente edomatose tuttavia appianatesi all'insufflazione. Mucosa antrale iperemica ma indenne da lesioni
- marcato reflussso biliare duodeno gastrico
- piloro regolare pervio
- bulbo e seconda porzione duodenale nella norma
è stata poi richiesta la biopsia x H pylori ancora da ritirare e per riconoscimento gastrite (10gg)
Il mio curante ha detto che "va tutto bene a parte l'ernia", e che i dolori forti allo stomaco e la sensazione di gonfiore che accuso da poco più di due settimane (il tutto oltre alle classiche: peso sullo stomaco, nausea, eruttazioni che avevo già prima) siano dovuti al suo aumento di volume; dolori per cui non c'è rimedio
Avendo l'incontro con lo specialista a gennaio vorrei capire:
se la mia situazione si è aggravata in 7 mesi e se potrà portare a complicanze.
se i dolori forti saranno "passeggeri"dovuti ad un infiammazione momentanea o costanti per sempre
cosa significa "ernia voluminosa ma riducibile"
[e non mi sono ancora chiari i motivi per cui per tale patologia che è molto fastidiosa non pongono mai come possibilità l'intervento chiurgico]
Ringrazio chi vorrà rispondermi per la sua disponibilità
ho seguito un trattamento con nexum 20+20 + gaviscon e lexil 15mg al bisogno, e ovviamente tutte le diete e gli accorgimenti del caso definitimi dallo specialista
Il medico specialista visto il non attenuarsi dei sintomi mi ha rimandato a fare un'altra EGDS eseguita in data 3/9/08 (ospedale sacco, milano) con il seguente referto:
- esofago normale per calibro decorso e rivestimento mucoso
- giunzione squamo colonnare di profilo regolare posta a circa 40 cm dagli incisivi coincidente con la giunzione esofagogastrica
- voluminosa ernia iatale riduciile indenne da lesioni
- stomaco normale per conformità e cinesi dotato di pliche modicamente edomatose tuttavia appianatesi all'insufflazione. Mucosa antrale iperemica ma indenne da lesioni
- marcato reflussso biliare duodeno gastrico
- piloro regolare pervio
- bulbo e seconda porzione duodenale nella norma
è stata poi richiesta la biopsia x H pylori ancora da ritirare e per riconoscimento gastrite (10gg)
Il mio curante ha detto che "va tutto bene a parte l'ernia", e che i dolori forti allo stomaco e la sensazione di gonfiore che accuso da poco più di due settimane (il tutto oltre alle classiche: peso sullo stomaco, nausea, eruttazioni che avevo già prima) siano dovuti al suo aumento di volume; dolori per cui non c'è rimedio
Avendo l'incontro con lo specialista a gennaio vorrei capire:
se la mia situazione si è aggravata in 7 mesi e se potrà portare a complicanze.
se i dolori forti saranno "passeggeri"dovuti ad un infiammazione momentanea o costanti per sempre
cosa significa "ernia voluminosa ma riducibile"
[e non mi sono ancora chiari i motivi per cui per tale patologia che è molto fastidiosa non pongono mai come possibilità l'intervento chiurgico]
Ringrazio chi vorrà rispondermi per la sua disponibilità
[#1]
Gentile signore,
mi permetto di risponderle pur non essendo specialista in gastroenterologia ma semplicemente come specialista che in passato si è interessato di chirurgia esofago-gastrica.
Andando con ordine la sua ernia è passata da "..piccola ernia iatale" a "...voluminosa ernia iatale riducibile " per cui vi è stato chiaramente un peggioramento legato allo slargamento dello iato esofageo diaframmatico (punto di passaggio tra esofago e stomaco).
Nel nostro corpo infatti, il muscolo diaframmatico, fondamentale per la respirazione, divide la gabbia toracica dall'addome. Nella sua superficie sono presenti delle aperture, per permettere il passaggio di arterie, vene, apparato digerente etc. Quando i mezzi di fissità dello stomaco tendono ad allentarsi, o in presenza di elevate pressioni addominali o per debolezze costituzionali, lo stomaco tende ad attraversare lo iato esofageo e risalire nel torace, come avviene nel suo caso, con stiramento della parete gastrica. Tutto ciò comporta dolore, pirosi ed acidità per reflusso gastroesofageo o bilio-gastrico. Tuttavia lo spostamento di parte del suo stomaco verso il torace non è definitivo ma temporaneo e, con opportune manovre, è possibile riportarlo in addome (ernia riducibile). In caso di persistenza dei sintomi può essere necessaria una correzione chirurgica che prevede la riduzione dell'apertura dello iato esofageo ed il confezionamento di una plastica antireflusso. Tuttavia prima di arrivare all'intervento chirurgico, che comuqnue prevede dei rischi (dall'anestesia all'intervento stesso con possibilità di insuccesso !) è necessario effettuare alcuni esami diagnostici che stabiliscano il grado di ernia iatale, di reflusso gastroesafageo, le condizioni cliniche del paziente, in stretta collaborazione tra gastroenterologo e chirurgo.
Concludendo le rispondo:
1 la sua situazione si è aggravata in 7 mesi
2 in caso di persistenza di reflusso ed ernia ci potrebbero essere complicanze
3 fin quando non correggerà la situazione i dolori continueranno
Infine le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per cercare di accelerare, nei limiti del possibile, i tempi di prenotazione della visita gastroenterologica o chirurgica.
4 prosegua intanto omunque la terapia farmacologica
Cordiali saluti
mi permetto di risponderle pur non essendo specialista in gastroenterologia ma semplicemente come specialista che in passato si è interessato di chirurgia esofago-gastrica.
Andando con ordine la sua ernia è passata da "..piccola ernia iatale" a "...voluminosa ernia iatale riducibile " per cui vi è stato chiaramente un peggioramento legato allo slargamento dello iato esofageo diaframmatico (punto di passaggio tra esofago e stomaco).
Nel nostro corpo infatti, il muscolo diaframmatico, fondamentale per la respirazione, divide la gabbia toracica dall'addome. Nella sua superficie sono presenti delle aperture, per permettere il passaggio di arterie, vene, apparato digerente etc. Quando i mezzi di fissità dello stomaco tendono ad allentarsi, o in presenza di elevate pressioni addominali o per debolezze costituzionali, lo stomaco tende ad attraversare lo iato esofageo e risalire nel torace, come avviene nel suo caso, con stiramento della parete gastrica. Tutto ciò comporta dolore, pirosi ed acidità per reflusso gastroesofageo o bilio-gastrico. Tuttavia lo spostamento di parte del suo stomaco verso il torace non è definitivo ma temporaneo e, con opportune manovre, è possibile riportarlo in addome (ernia riducibile). In caso di persistenza dei sintomi può essere necessaria una correzione chirurgica che prevede la riduzione dell'apertura dello iato esofageo ed il confezionamento di una plastica antireflusso. Tuttavia prima di arrivare all'intervento chirurgico, che comuqnue prevede dei rischi (dall'anestesia all'intervento stesso con possibilità di insuccesso !) è necessario effettuare alcuni esami diagnostici che stabiliscano il grado di ernia iatale, di reflusso gastroesafageo, le condizioni cliniche del paziente, in stretta collaborazione tra gastroenterologo e chirurgo.
Concludendo le rispondo:
1 la sua situazione si è aggravata in 7 mesi
2 in caso di persistenza di reflusso ed ernia ci potrebbero essere complicanze
3 fin quando non correggerà la situazione i dolori continueranno
Infine le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per cercare di accelerare, nei limiti del possibile, i tempi di prenotazione della visita gastroenterologica o chirurgica.
4 prosegua intanto omunque la terapia farmacologica
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#2]
Utente
Dr Nardacchione la ringrazio per il suo intervento
Alla visita gastroenterologica lo specialista ha aggiunto alla terapia Peridon 10mg 3 volte al giorno prima dei pasti e lexil 15 mg pranzo e cena.
Ha richiesto una ph impedenzometria e un tubo digerente
Ma è possibile che l'esecuzione di una EGDS con biopsie (risultate negative) "infiammi lo stomaco" e comporti un aggravamento dei sintomi (visto che il gonfiore e le eruttazioni sono aumentate notevolmente il giorno dopo l'esecuzione dell'esame)??
[#3]
Gentile signore,
una EGDS non può "infiammare lo stomaco", o causare danni così gravi, per il semplice fatto che lo strumento viene introdotto sotto visione diretta senza causare lesioni.
Penso che la cosa più corretta sia quello che le ha consigliato il gastroenterologo, e cioè proseguire le indagini per arrivare ad una diagnosi e stabilire il trattamento più idoneo farmacologico o chirurgico che sia.
Cordiali saluti
una EGDS non può "infiammare lo stomaco", o causare danni così gravi, per il semplice fatto che lo strumento viene introdotto sotto visione diretta senza causare lesioni.
Penso che la cosa più corretta sia quello che le ha consigliato il gastroenterologo, e cioè proseguire le indagini per arrivare ad una diagnosi e stabilire il trattamento più idoneo farmacologico o chirurgico che sia.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
La phimpedenzometri ha dato come referto:
Reflusso acido e non acido ben controllato dalla terapia. sintomatologia residua verosimilmente non collegata al reflusso.
Ora quindi non capisco: il dolore toracico, anche molto alto, che avverto più volte nella giornata può essere dovuto alla sola "voluminosa ernia iatale" ??(un cardiogramma fatto in pronto soccorso mesi fa mentre avevo tale dolore ha escluso problemi cardiologici)
Reflusso acido e non acido ben controllato dalla terapia. sintomatologia residua verosimilmente non collegata al reflusso.
Ora quindi non capisco: il dolore toracico, anche molto alto, che avverto più volte nella giornata può essere dovuto alla sola "voluminosa ernia iatale" ??(un cardiogramma fatto in pronto soccorso mesi fa mentre avevo tale dolore ha escluso problemi cardiologici)
[#5]
Gentile signore
le sue domande devono essere indirizzate al collega gastroenterologo che l'ha in cura. Non è possibile infatti fornire una risposta ad una domanda così precisa senza avere di fronte tutti gli esami effettuati o perlomeno una radiografia che documenti l'entità dell'ernia iatale.
Cordiali saluti
le sue domande devono essere indirizzate al collega gastroenterologo che l'ha in cura. Non è possibile infatti fornire una risposta ad una domanda così precisa senza avere di fronte tutti gli esami effettuati o perlomeno una radiografia che documenti l'entità dell'ernia iatale.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.7k visite dal 05/09/2008.
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