Un problema neurologico che si manifesta a livello intestinale

Gentili Dottori,
il mio è un problema complesso e non ancor ben delineato, sebbene sia esordito quindici anni fa.

Negli ultimi tempi ho sospettato di essere affetto dalla Sindrome di Tourette.Purtroppo le analogie ci sono tutte e quindi ho ritenuto prenotare in un centro che proprio qui mi è stato consigliato. Sono già in cura da anni con psicofarmaci per DOC e DAG.

Oltre ciò vi spiego brevemente un problema complesso:

Negli orari scolastici sin da bambino subii questo disturbo intorno ai nove anni, non ci fu alcun problema che potesse far sospettare allora chi faceva le mie veci di fattori psicologici concernente questo severo fastidio. Ero colto dall'entrata sino all'uscita di scolastica da forte pesantezza intestinale e continue flatulenze, che si manifestava in continuazione senza né sosta né tregua.

Da allora fino ad oggi - il disturbo si manifesta ogni qualvolta potrebbe crearmi problemi a livello sociale, individuale etc- di tentativi di cura ne ho fatti tanti. All'iniziai pensai fosse un problema organico, così si inizio con farmaci, visite da Specialisti, ecografie. Ovviamente non sortì nulla tutto ciò, così iniziò l'epoca dei farmaci omeopatici e della psicoterapia, anche qui il nulla. Allora si passo agli psicofarmaci considerando il mio disturbo una somatizzazione d'ansia, anche qui esiti non dissimili dai precedenti.

Adesso c'è questa nuova ipotesi e i pro e i contro della stessa penso sia superfluo elencarli qui, la domanda è questa: un gastoenterologo qui ha ipotizzato che il disturbo, pur avendo base neurologica si manifesterebbe grazie al "beneplacito" di possibili problemi agli organi in questione. Voi cosa ne pensate? Penso che bisognerebbe avere nozioni anche in materia neurologica, mi piacerebbe che a rispondere fosse una persona sicura di sè, almeno sul percorso da indicarmi.

Ultima domanda, l'ultima speranza che ha risvegliato il mio interesse per questo problema è la scoperta dell'esistenza di tappi utilizzati per incontinenza fecale - quindi per altre problematiche- ma ho visto che viene utilizzato anche per questi problemi anche se di diversa matrice. Un gastroenterologo ha scartato la mia ipotesi senza troppe delucidazioni, mi rassegnerò una volta raccolti più pareri possibili.

Mi piacerebbe tanto qualcuno di voi prendesse questa mio problema a cuore, siccome capisco che non si può liquidare in poche righe. Sicuramente però non intendo sostituire questo consulto all'inevitabile visita medica, di qualsiasi natura. Vorrei ricevere qui un input in modo da iniziare un percorso che a mio avviso sarà lungo e tumultuoso. Se volete saperne di più sul problema, felice di rispondervi. Ho eliminato alcuni dettagli che però non dovrebbero passare inosservati.

Cordiali saluti
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Gentile amico, non mi sembra che ciò che racconta possa far pensare alla sindrome di Gilles de la Tourette (non ha menzionato alcun sintomo o manifestazione che la caratterizza.
Propenderei più per un problema legato ad uno stato ansioso cronico.
In ogni caso può escludere problemi gastroenterologici facendosi visitare da un Collega che esaminando sintomi e segni potrà orientarla verso un appropriato iter diagnostico.
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la Sua risposta, tuttavia non mi ha fornito alcun aiuto.

I sintomi ci sono, non li ho menzionati per fossilizzarmi solo su questo problema, della quale mi sarebbe piaciuto ricevere una risposta. Ovviamente ritenterò, per esperienza dovrò attraversare le opinioni sbagliate di tanti per giungere ad una che - nel bene e nel male- si rivelerà sinonimo di verità.

Cordiali saluti
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Mi spiace molto non esserle stato di alcun aiuto!
D'altra parte questo è il rischio del consulto a distanza!
Quando non si vede il paziente occorre rimanere su linee generali tanto più quando il cado appare complesso (ma questo lo comprende da solo).
cordialmente!
[#4]
Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentile Dottore,
Le ripeto, La ringrazio per il consulto disinteressato.
Non mi soffermo sul perché on mi è stato d'aiuto perché è una questione lunga, sicuramente a confutare la mia autodiagnosi non penso abbia fatto bene, tuttavia ovviamente lo ha fatto in buona fede, per questo La ringrazio.