Una soluzione per un problema irrisolvibile, con sintomo intestinale ma di diversa natura

Gentili Dottori,

vengo subito al dunque per elencarvi un problema molto complesso, già precedentemente trattato sia in campo gastroenterologo e psicoterapico e psichiatrico, oltre che con farmaci omeopatici.

Soffro di un disturbo cui non so attribuire un nome, ma il sintomo è chiarissimo. Generalmente è stato definito disturbo somatoforme e disturbo ossessivo compulsivo. Soffro di DOC curato eccellentemente con farmaci serotoninergici.

Il disturbo è questo: è sorto all’età di nove anni, come un fulmine a ciel sereno. Inizia all’entrata di scuola, termina quando esco. Sono colto da un accumulo di area intestinale, che porta a sistematiche flatulenze. La media è terribile è una giostra che non si ferma mai, se non allontanarmi dal questo contesto che allora era la scuola, ma che è anche stato negli anni luoghi simili: conferenza, assemblee etc... tutte situazioni che mi vedono seduto con intorno altre persone.

Ho resistito fino a sedici anni, per poi lasciare in preda alla disperazione la scuola. Ciò che mi ha trattenuto è il fatto che la stragrande maggioranza delle volte le flatulenze non erano né maleodoranti né con emissione sonore, il che mi preservava dall’imbarazzo ma non dal disagio.

In alcune situazioni però, fortunatamente non troppo frequenti, la situazione degenerava con relativo imbarazzo.

Dagli altri specialisti le informazioni che ritengo importanti darvi sono queste: il problema è stato racchiuso all’interno di una sfera ossessiva dagli psichiatri che mi hanno visitato, confutando le idee degli psicologi che si sono rivelate fallaci. Due altri sintomi sono stati racchiusi all’interno di questa sfera ossessiva: purtroppo in momenti di stress non riesco a non sbattere le palpebre volontariamente e in modo sistematico, lo stesso vale per la deglutizione anche qui creandomi disagio, fortunatamente minore al problema qui esposto.

Devo aggiungere che la particolarità di ciò sta nel fatto che si verifica in maniera più intensa nelle ultime ore dell’esposizione, ad esempio se inizia l’esposizione alle otto, saranno momenti più duri verso le dodici fino alla fine. Quindi il più spesso delle volte ha una progressione graduale. Inoltre stabilisce una differenza enorme il fattore orario, più presto mi sveglio più acuti saranno i sintomi, ma sempre se mi trovo in un contesto simile, viceversa io sto benissimo e non ho assolutamente problemi di aerofagia.

Sono stato trattato con psicofarmaci in modo del tutto fallimentare e con una terapia psicologica, questa ridicola che partì dal presupposto di una sorta di “fobia sociale” che creava in me disagio riconducendomi al sintomo. Mai avuto tali problemi, né in contesto scolastico né in altri.

Concludo dicendovi che mi sono arreso da tanti anni al problema, ma per caso negli ultimi giorni, facendo tutt’altro ho scoperto l’esistenza di tappi che vengono utilizzati per incontinenza fecale. Non aggiungo altro perché potrei aver detto una sciocchezza, quindi aspetto solo vostre risposte nella speranza che ciò possa essermi, incredibilmente, d’aiuto. Ho fatto ecografie e visite gastroenterologhe con relativo ricovero, tutto negativo. Mi piacerebbe, qualora ciò potrebbe essermi d'aiuto, che rispondeste ad alcune mie domande su questo supporto.

Cordiali saluti

[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Da come le hanno già detto il problema non é "gastroenterologico" anche se i sintomi riguardano l'apparato gastroenterico. I sistemi per l'incontinenza esistono, ma per quale motivo le servirebbero ? Per il meteorismo ?


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentile Dottore,
Innanzitutto La ringrazio per avermi risposto, molte volte consulti simili mi sono stati cancellati, sembra che la sezione dove la posto sia sempre quella sbagliata.

Il motivo è ovviamente quello da Lei citato, ma mi piacerebbe avere delle delucidazioni a riguardo, prima di esporgliele penso sia corretto chiederLe prima se posso giovarmi di questa interesse da parte Sua.

So perfettamente che la matrice cui deve essere ricondotto il sintomo non è quella di cui è un luminare, ma di tutt'altra natura. Solo che con la stessa le cure si sono rivelati molto dure e inefficaci per questo motivo l'ultima speranza riguarda appunto uno strumento che di solito viene utilizzato per motivi diversi dai miei, forse è anche questo il motivo per cui nessuno me lo abbia mai proposto in tutti questi anni.
Forse perché è inadatto? Oppure ciò è stato causato dalla negligenza operativa e dall'incompetenza degli specialisti a cui mi sono rivolto?

Adesso penso che anziché ricevere mille pareri diversi, ho bisogno di qualcuno che si interessi alla mia problematica e magari mi indirizzi verso lo Specialista più idoneo.

Sperando in una Sua risposta, La ringrazio e Le faccio i miei più cordiali saluti.
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Si tratta di uno strumento specifico per l'incontinenza e questo non é il suo caso.


[#4]
Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Quindi Dottore, non posso risolverlo in questo modo?
Mi saprebbe dire anche il perché?
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