Gastrite/reflusso peggiorati?
Egregi Dottori,
Nove anni fa mi sono sottoposta ad una gastroscopia dal seguente esito:
"Esame condotto fino al duodeno II porzione. Esofago regolare. Cardias beante linea Z iperemica, alla distanza di 38 cm. Stomaco con aspetto edematoso in sede antrale, contiene reflusso biliare. In retroversione si osserva ernia iatale da scivolamento delle dimensioni di 2-3, 5 cm. Si eseguono biopsie multiple. Duodeno regolare".
Per mia negligenza non mi sono mai rivolta ad uno specialista, controllando i bruciori di stomaco e disturbi correlati con un cura indicatami dal mio medico curante: 4 settimane di una pastiglia (da 30 mg se non ricordo male) di lansoprazolo tutte le mattina e poi altre 4 settimane una pastiglia un giorno sì e uno no, per poi sospendere del tutto la cura e riprenderla ai soli cambi di stagione.
Ho seguito scrupolosamente tali indicazioni per i primi due anni per poi assumere i gastroprotettori solo al bisogno, temendo di diventarne "dipendente" già in giovane età.
Ultimamente, però, nonostante abbia ripreso la cura a base di lansoprazolo, abbinandola pure ad un antiacido dopo i pasti, i disturbi allo stomaco non sono diminuiti, anzi! Martedì infatti ho avuto , fin dalla nottata e per tutto il giorno, un episodio di gastrite acuta con febbre alta, nausea e vomito, nonchè crampi fortissimi allo stomaco. Tuttora, per quanto stia molto meglio, non ho molto appetito e mi sembra di faticare a digerire anche solo il semplice riso in bianco.
Peraltro negli ultimi tempi ho riscontrato una fastidiosa conseguenza di tutti questi disturbi: l'alitosi.
Preciso che non fumo, non bevo (se non acqua naturale e solo in "occasioni particolari" un bicchiere di vino o uno di bibita gasata) e cerco di seguire un'alimentazione sana, eppure sembra che tutto ciò non sia sufficiente per stare meglio.
Mi domando: come devo procedere per non soffrire più di bruciori/crampi allo stomaco nonchè di alitosi? E' giunto il momento di consultare uno specialista e di tenere monitorata la situazione con più attenzione?
Vi ringrazio fin d'ora.
Cordiali Saluti
Nove anni fa mi sono sottoposta ad una gastroscopia dal seguente esito:
"Esame condotto fino al duodeno II porzione. Esofago regolare. Cardias beante linea Z iperemica, alla distanza di 38 cm. Stomaco con aspetto edematoso in sede antrale, contiene reflusso biliare. In retroversione si osserva ernia iatale da scivolamento delle dimensioni di 2-3, 5 cm. Si eseguono biopsie multiple. Duodeno regolare".
Per mia negligenza non mi sono mai rivolta ad uno specialista, controllando i bruciori di stomaco e disturbi correlati con un cura indicatami dal mio medico curante: 4 settimane di una pastiglia (da 30 mg se non ricordo male) di lansoprazolo tutte le mattina e poi altre 4 settimane una pastiglia un giorno sì e uno no, per poi sospendere del tutto la cura e riprenderla ai soli cambi di stagione.
Ho seguito scrupolosamente tali indicazioni per i primi due anni per poi assumere i gastroprotettori solo al bisogno, temendo di diventarne "dipendente" già in giovane età.
Ultimamente, però, nonostante abbia ripreso la cura a base di lansoprazolo, abbinandola pure ad un antiacido dopo i pasti, i disturbi allo stomaco non sono diminuiti, anzi! Martedì infatti ho avuto , fin dalla nottata e per tutto il giorno, un episodio di gastrite acuta con febbre alta, nausea e vomito, nonchè crampi fortissimi allo stomaco. Tuttora, per quanto stia molto meglio, non ho molto appetito e mi sembra di faticare a digerire anche solo il semplice riso in bianco.
Peraltro negli ultimi tempi ho riscontrato una fastidiosa conseguenza di tutti questi disturbi: l'alitosi.
Preciso che non fumo, non bevo (se non acqua naturale e solo in "occasioni particolari" un bicchiere di vino o uno di bibita gasata) e cerco di seguire un'alimentazione sana, eppure sembra che tutto ciò non sia sufficiente per stare meglio.
Mi domando: come devo procedere per non soffrire più di bruciori/crampi allo stomaco nonchè di alitosi? E' giunto il momento di consultare uno specialista e di tenere monitorata la situazione con più attenzione?
Vi ringrazio fin d'ora.
Cordiali Saluti
[#1]
SI, credo debba consultare uno specialista
e nel frattempo rispettare le norme antireflusso.
e nel frattempo rispettare le norme antireflusso.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Lo specialista va ovviamente consultato anche se l'episodio di martedì non sembra essere collegato al reflusso.probabilmente andrebbe modificata la terapia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#3]
Utente
Gentilissimi Dottori,
Vi ringrazio per le celeri risposte. Non esiterò a contattare uno specialista a questo punto.
Dr. Cosentino, Le chiedo: ipotizza che l'episodio di gastrite acuta avesse forma virale?
Per quanto riguarda l'alitosi questo fastidioso disturbo cesserà solo una volta che avrò regolarizzato le funzionalità gastriche o nel frattempo posso attuare qualche rimedio efficace?
Inoltre ne approfitto per chiederVi se le sudorazioni notturne di cui sto soffrendo da qualche mese in maniera inspiegabile (il riscaldamento di notte è spento e io tenderei ad essere "freddolosa") possono mai dipendere proprio da gastrite/reflusso e correlati.
Vi ringrazio ancora molto.
Cordiali Saluti
Vi ringrazio per le celeri risposte. Non esiterò a contattare uno specialista a questo punto.
Dr. Cosentino, Le chiedo: ipotizza che l'episodio di gastrite acuta avesse forma virale?
Per quanto riguarda l'alitosi questo fastidioso disturbo cesserà solo una volta che avrò regolarizzato le funzionalità gastriche o nel frattempo posso attuare qualche rimedio efficace?
Inoltre ne approfitto per chiederVi se le sudorazioni notturne di cui sto soffrendo da qualche mese in maniera inspiegabile (il riscaldamento di notte è spento e io tenderei ad essere "freddolosa") possono mai dipendere proprio da gastrite/reflusso e correlati.
Vi ringrazio ancora molto.
Cordiali Saluti
[#4]
1) presumo sia così.
2) l'alitosi raramente trova una causa digestiva:
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1505-alito-pesante-lo-stomaco-non-c-entra.html
https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/1068-alitosi-cause-e-rimedi.html
3) assolutamente nessuna relazione.
Cordialità
2) l'alitosi raramente trova una causa digestiva:
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1505-alito-pesante-lo-stomaco-non-c-entra.html
https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/1068-alitosi-cause-e-rimedi.html
3) assolutamente nessuna relazione.
Cordialità
[#5]
Utente
La ringrazio molto, Dr. Cosentino.
Molto interessanti anche i due articoli linkati.
In uno dei due articoli è però riportato quanto segue:
"L’ernia iatale (...) può condizionare un reflusso gastroesofageo, ossia il passaggio di materiale acido o di cibo in esofago. I sintomi più frequenti del reflusso gastroesofageo sono: bruciore dietro lo sterno (pirosi), dolore retrosternale, rigurgito e, non infrequentemente, anche alitosi".
Dunque l'alitosi potrebbe effettivamente dipendere dal reflusso gastroesofageo dovuto ad ernia iatale.
Ad ogni modo vedrò anche di appurare che la causa non sia strettamente in sede orale (nonostante io curi molto l'igiene orale).
Peraltro quanto può incidere sui miei disturbi gastrici il fatto che abbia un intestino "con decorso colico tortuoso" (descrizione emersa nella colonscopia - avevo già posto un quesito in merito in seguito ad una forte colica addominale), che mi provoca appunto dolori addominali, spesso per aria in eccesso o difficoltà di transito dei residui digestivi?
Le dico solo che in questi giorni riesco a mangiare solo riso in bianco (ma non molto) e patate bollite. Queste ultime forse mi creano aria nella pancia e così, se lo stomaco sta un pò meglio, ieri sera ho avuto dolori addominali per aria in eccesso.
Insomma...non ne vengo fuori!
La ringrazio ancora.
Molto interessanti anche i due articoli linkati.
In uno dei due articoli è però riportato quanto segue:
"L’ernia iatale (...) può condizionare un reflusso gastroesofageo, ossia il passaggio di materiale acido o di cibo in esofago. I sintomi più frequenti del reflusso gastroesofageo sono: bruciore dietro lo sterno (pirosi), dolore retrosternale, rigurgito e, non infrequentemente, anche alitosi".
Dunque l'alitosi potrebbe effettivamente dipendere dal reflusso gastroesofageo dovuto ad ernia iatale.
Ad ogni modo vedrò anche di appurare che la causa non sia strettamente in sede orale (nonostante io curi molto l'igiene orale).
Peraltro quanto può incidere sui miei disturbi gastrici il fatto che abbia un intestino "con decorso colico tortuoso" (descrizione emersa nella colonscopia - avevo già posto un quesito in merito in seguito ad una forte colica addominale), che mi provoca appunto dolori addominali, spesso per aria in eccesso o difficoltà di transito dei residui digestivi?
Le dico solo che in questi giorni riesco a mangiare solo riso in bianco (ma non molto) e patate bollite. Queste ultime forse mi creano aria nella pancia e così, se lo stomaco sta un pò meglio, ieri sera ho avuto dolori addominali per aria in eccesso.
Insomma...non ne vengo fuori!
La ringrazio ancora.
[#6]
Utente
P.S. Per maggiore completezza di informazioni riporto anche l'esito delle biopsie:
"Gastrite (+--) non-atrofica dell'antro e dell'area di transazione ossintico-antrale.
Campione superficiale di mucosa gastrica con flogosi linfomonocitaria/granulocitaria (++-) della lamina propria.
Campione superficiale di mucosa esofagea con iperparacheratosi e iperplasia del compartimento proliferativo dell'epitelio di rivestimento.
Non sono stati istologicamente documentati batteri con caratteristiche morfologiche compatibili con l'Helicobacter pylori".
"Gastrite (+--) non-atrofica dell'antro e dell'area di transazione ossintico-antrale.
Campione superficiale di mucosa gastrica con flogosi linfomonocitaria/granulocitaria (++-) della lamina propria.
Campione superficiale di mucosa esofagea con iperparacheratosi e iperplasia del compartimento proliferativo dell'epitelio di rivestimento.
Non sono stati istologicamente documentati batteri con caratteristiche morfologiche compatibili con l'Helicobacter pylori".
[#7]
1) per l'alitosi indagherei sulle cause non digestive....
2) il colon "con decorso colico tortuoso" non é responsabile dei suoi sintomi. Indagherei, con il gastroenterologo, sulle vere cause del meteorismo/cattiva digestione..
3) nulla di rilevante all'esame istologico.
>>. Per mia negligenza non mi sono mai rivolta ad uno specialista<<
Adesso, però, deve affidarsi ad un gastroenterologo
Cordialmemte
2) il colon "con decorso colico tortuoso" non é responsabile dei suoi sintomi. Indagherei, con il gastroenterologo, sulle vere cause del meteorismo/cattiva digestione..
3) nulla di rilevante all'esame istologico.
>>. Per mia negligenza non mi sono mai rivolta ad uno specialista<<
Adesso, però, deve affidarsi ad un gastroenterologo
Cordialmemte
[#10]
Utente
La ringrazio moltissimo, Dr. Cosentino.
Mi servono proprio gli auguri perchè è un periodaccio per lo stomaco.
A questo proposito, nell'attesa della visita specialistica che mi è stata fissata per febbraio, sto provando una cura a base di Mirgeal: Lei sa dirmi quante volte al giorno devo prenderlo? E' da 5 giorni che prendo una sola bustina al mattino, ma mi sembra insufficiente perchè ho bruciori davvero insopportabili.
Anche ora che Le scrivo ho una specie di incendio nella bocca della stomaco, dopo che a pranzo ho mangiato due fettine di petto di pollo al forno con patate bollite e un pacchetto di grissini per "assorbire" (ma penso abbiano peggiorato la situazione).
Peraltro ho pure bruciori alla gola e credo siano diretta conseguenza della risalita dei succhi gastrici.
Non so davvero più cosa fare...
Mi servono proprio gli auguri perchè è un periodaccio per lo stomaco.
A questo proposito, nell'attesa della visita specialistica che mi è stata fissata per febbraio, sto provando una cura a base di Mirgeal: Lei sa dirmi quante volte al giorno devo prenderlo? E' da 5 giorni che prendo una sola bustina al mattino, ma mi sembra insufficiente perchè ho bruciori davvero insopportabili.
Anche ora che Le scrivo ho una specie di incendio nella bocca della stomaco, dopo che a pranzo ho mangiato due fettine di petto di pollo al forno con patate bollite e un pacchetto di grissini per "assorbire" (ma penso abbiano peggiorato la situazione).
Peraltro ho pure bruciori alla gola e credo siano diretta conseguenza della risalita dei succhi gastrici.
Non so davvero più cosa fare...
[#12]
Utente
Gentilissimo Dr. Cosentino,
mi sono recata dal gastroenterologo e mi ha consigliato quanto segue:
Per lo stomaco:
- cambiare cura, escludendo l'omeprazolo, che non sortisce più effetto, abbinando il protettore gastrico con antiacido esoxx-one;
- se anche dopo questa cura persistono bruciori gastrici e disturbi correlati, effettuare nuova gastroscopia e valutare il da farsi.
Per l'addome:
- assumere almeno 3-4 volte all'anno Rifacol, piuttosto costantemente fermenti lattici e al bisogno Psyllogel.
L'addome peraltro è apparso disteso e senza particolari contratture, motivo per il quale sono state escluse cause di origine "nervosa" dei miei disturbi.
Fatto sta che proprio la notte seguente la visita, sono stata svegliata in piena notte da un forte dolore addominale. Preciso che la sera avevo cenato con un piatto di riso in bianco.
Ho, dunque, preso due pastiglie di "Lexil", solitamente efficaci, che però non hanno sortito alcun beneficio. Anzi, il Lexil per la seconda volta mi ha provocato un effetto collaterale molto fastidioso: difficoltà di deglutizione e mancanza di saliva. E' possibile che sia diventata all'improvviso intollerante a tale medicinale?
Per cercare di attenuare il dolore ho preso un Ketodol (che solitamente uso per il mal di testa), ma senza ottenere grandi risultati.
Infatti è da ben 3 giorni che persiste il fastidio addominale, dapprima diffuso nella zona ombelicale e ora localizzato soprattutto a destra.
Non appena mangio, il dolore addominale aumenta e ovviamente è sempre presente il bruciore gastrico. Preciso che non riscontro stitichezza in questo periodo, eppure quando cammino la sensazione è quella di un "peso" nel ventre, che tra parentesi appare particolarmente gonfio.
Nell'attesa di recarmi dal medico e di risentire lo specialista, che idea si è fatto della mia sintomatologia?
La ringrazio sempre molto.
Cordiali saluti
mi sono recata dal gastroenterologo e mi ha consigliato quanto segue:
Per lo stomaco:
- cambiare cura, escludendo l'omeprazolo, che non sortisce più effetto, abbinando il protettore gastrico con antiacido esoxx-one;
- se anche dopo questa cura persistono bruciori gastrici e disturbi correlati, effettuare nuova gastroscopia e valutare il da farsi.
Per l'addome:
- assumere almeno 3-4 volte all'anno Rifacol, piuttosto costantemente fermenti lattici e al bisogno Psyllogel.
L'addome peraltro è apparso disteso e senza particolari contratture, motivo per il quale sono state escluse cause di origine "nervosa" dei miei disturbi.
Fatto sta che proprio la notte seguente la visita, sono stata svegliata in piena notte da un forte dolore addominale. Preciso che la sera avevo cenato con un piatto di riso in bianco.
Ho, dunque, preso due pastiglie di "Lexil", solitamente efficaci, che però non hanno sortito alcun beneficio. Anzi, il Lexil per la seconda volta mi ha provocato un effetto collaterale molto fastidioso: difficoltà di deglutizione e mancanza di saliva. E' possibile che sia diventata all'improvviso intollerante a tale medicinale?
Per cercare di attenuare il dolore ho preso un Ketodol (che solitamente uso per il mal di testa), ma senza ottenere grandi risultati.
Infatti è da ben 3 giorni che persiste il fastidio addominale, dapprima diffuso nella zona ombelicale e ora localizzato soprattutto a destra.
Non appena mangio, il dolore addominale aumenta e ovviamente è sempre presente il bruciore gastrico. Preciso che non riscontro stitichezza in questo periodo, eppure quando cammino la sensazione è quella di un "peso" nel ventre, che tra parentesi appare particolarmente gonfio.
Nell'attesa di recarmi dal medico e di risentire lo specialista, che idea si è fatto della mia sintomatologia?
La ringrazio sempre molto.
Cordiali saluti
[#14]
Utente
Gentilissimo Dr. Cosentino,
La ringrazio sempre molto.
Nel frattempo ho iniziato la cura antibiotica a base di Rifacol e sto decisamente meglio. Per fortuna oggi i dolori addominali sono praticamente cessati del tutto. Certo, se effettuo una leggera pressione nella parte destra dell'addome, sento sempre del fastidio, ma forse devo ancora sfiammarmi del tutto.
Nel contempo ho iniziato la cura con gastroprotettore esomeprazolo e antiacido esoxx-one al bisogno e spero che sortiscano dei benefici.
Apro una parentesi. Il mio medico di base continua a banalizzare la mia condizione (non a caso ha storto il naso di fronte alla visita specialistica), chiedendomi sempre "quanto sono stressata", nonostante non sia per nulla una persona ansiosa, bensì sempre positiva e ottimista. Inoltre mai come adesso sto vivendo un periodo tranquillo e sereno, per cui la sua osservazione mi infastidisce oltre modo. Non a caso, quando gli faccio notare che mi è stata diagnosticata un'ernia iatale a 23 anni, allora cerca di darmi risposte più sensate.
Comunque proprio parlando di questo a mia madre, mi ha colpito una sua battuta: "anche a tua nonna dicevano sempre che era stress e poi, quando si sono decisi ad approfondire, il tumore (allo stomaco) era già in stadio avanzato". Ora, proprio perché sono ottimista, non penso certo di avere un tumore! Piuttosto mi e Le chiedo: vi è familiarità in questo tipo di disturbi?
La ringrazio sempre molto.
Nel frattempo ho iniziato la cura antibiotica a base di Rifacol e sto decisamente meglio. Per fortuna oggi i dolori addominali sono praticamente cessati del tutto. Certo, se effettuo una leggera pressione nella parte destra dell'addome, sento sempre del fastidio, ma forse devo ancora sfiammarmi del tutto.
Nel contempo ho iniziato la cura con gastroprotettore esomeprazolo e antiacido esoxx-one al bisogno e spero che sortiscano dei benefici.
Apro una parentesi. Il mio medico di base continua a banalizzare la mia condizione (non a caso ha storto il naso di fronte alla visita specialistica), chiedendomi sempre "quanto sono stressata", nonostante non sia per nulla una persona ansiosa, bensì sempre positiva e ottimista. Inoltre mai come adesso sto vivendo un periodo tranquillo e sereno, per cui la sua osservazione mi infastidisce oltre modo. Non a caso, quando gli faccio notare che mi è stata diagnosticata un'ernia iatale a 23 anni, allora cerca di darmi risposte più sensate.
Comunque proprio parlando di questo a mia madre, mi ha colpito una sua battuta: "anche a tua nonna dicevano sempre che era stress e poi, quando si sono decisi ad approfondire, il tumore (allo stomaco) era già in stadio avanzato". Ora, proprio perché sono ottimista, non penso certo di avere un tumore! Piuttosto mi e Le chiedo: vi è familiarità in questo tipo di disturbi?
[#16]
Utente
Gentilissimo Dr. Cosentino,
non ne esco proprio fuori...!
Iniziata (giovedì) la cura come sopra descritta, compresi l'antibiotico Rifacol e fermenti lattici, dopo aver trascorso la giornata di ieri con una sensazione di riempimento gastrico molto celere, stamattina mi sono alzata di corsa pensando ad un imminente attacco diarroico. Invece ne è fuoriuscito solo abbondante muco giallastro e poche feci di consistenza molle, ma non vera e propria diarrea. Il disturbo è continuato tutto il giorno, tanto da riscontrare bruciore all'ano per il continuo sfregamento (non potevo lavarmi essendo al lavoro).
Stamattina avevo una sensazione di nausea e pesantezza allo stomaco che mi ha portato a rigettare, un paio di ore dopo la colazione, abbondante liquido verdastro, che penso fosse bile.
Fatto sta che è tutto il giorno che non mi sento bene e ora, al posto di un vago senso di nausea, ho dei veri e propri crampi fastidiosissimi allo stomaco, come se avessi fame, che non si acquietano nemmeno introducendo del cibo (nello specifico camomilla, fette biscottate e pane ai cereali).
Cosa sta succedendo? E' il caso di contattare lo specialista o attendere qualche giorno e valutare il decorso della sintomatologia?
La ringrazio tantissimo e mi scuso se sto abusando della Sua pazienza e gentilezza.
Cordiali Saluti
non ne esco proprio fuori...!
Iniziata (giovedì) la cura come sopra descritta, compresi l'antibiotico Rifacol e fermenti lattici, dopo aver trascorso la giornata di ieri con una sensazione di riempimento gastrico molto celere, stamattina mi sono alzata di corsa pensando ad un imminente attacco diarroico. Invece ne è fuoriuscito solo abbondante muco giallastro e poche feci di consistenza molle, ma non vera e propria diarrea. Il disturbo è continuato tutto il giorno, tanto da riscontrare bruciore all'ano per il continuo sfregamento (non potevo lavarmi essendo al lavoro).
Stamattina avevo una sensazione di nausea e pesantezza allo stomaco che mi ha portato a rigettare, un paio di ore dopo la colazione, abbondante liquido verdastro, che penso fosse bile.
Fatto sta che è tutto il giorno che non mi sento bene e ora, al posto di un vago senso di nausea, ho dei veri e propri crampi fastidiosissimi allo stomaco, come se avessi fame, che non si acquietano nemmeno introducendo del cibo (nello specifico camomilla, fette biscottate e pane ai cereali).
Cosa sta succedendo? E' il caso di contattare lo specialista o attendere qualche giorno e valutare il decorso della sintomatologia?
La ringrazio tantissimo e mi scuso se sto abusando della Sua pazienza e gentilezza.
Cordiali Saluti
[#19]
Utente
Gentilissimo Dr. Cosentino,
sono trascorsi 5 giorni, ma continuo ad avvertire il fastidiosissimo sintomo di crampi allo stomaco "tipo fame" che non si acquietano nemmeno mangiando. Ho provato ad aggiungere l'antiacido esoxx-one, ma senza ricavarne alcun beneficio.
Inoltre ad intermittenza ho ancora dei bruciori retrosternali, a tratti molto forti, e "scosse" all'altezza del petto, tipo dolori intercostali, che credo siano connessi al reflusso gastroesofageo, dato che è da anni che ci convivo.
La digestione non è migliorata, ma, anzi, a volte mi sembra che il cibo si fermi ad altezza dell'esofago, poco sopra lo sterno, e continuo ad eruttare anche solo bevendo acqua naturale lontano dai pasti.
Ora, è da 2 settimane che ho iniziato la cura a base di esomeprazolo 40 mg (preciso che assumo una pastiglia dopo colazione, come da indicazione del medico curante) e mi sembra che non stia sortendo molti effetti: non ho più bruciori di stomaco, ma a questi si sono sostituiti i dolorosi crampi e la qualità della digestione non è certo migliorata.
Sinceramente non credo che sia normale tutto ciò, anche perchè un tempo mi bastava anche solo una settimana di cura con un gastroprotettore per stare molto meglio.
Ritiene che sia il caso di informare lo specialista o è meglio concludere il mese di cura per trarre delle conclusioni?
La ringrazio sempre molto.
Cordiali saluti e buona domenica
sono trascorsi 5 giorni, ma continuo ad avvertire il fastidiosissimo sintomo di crampi allo stomaco "tipo fame" che non si acquietano nemmeno mangiando. Ho provato ad aggiungere l'antiacido esoxx-one, ma senza ricavarne alcun beneficio.
Inoltre ad intermittenza ho ancora dei bruciori retrosternali, a tratti molto forti, e "scosse" all'altezza del petto, tipo dolori intercostali, che credo siano connessi al reflusso gastroesofageo, dato che è da anni che ci convivo.
La digestione non è migliorata, ma, anzi, a volte mi sembra che il cibo si fermi ad altezza dell'esofago, poco sopra lo sterno, e continuo ad eruttare anche solo bevendo acqua naturale lontano dai pasti.
Ora, è da 2 settimane che ho iniziato la cura a base di esomeprazolo 40 mg (preciso che assumo una pastiglia dopo colazione, come da indicazione del medico curante) e mi sembra che non stia sortendo molti effetti: non ho più bruciori di stomaco, ma a questi si sono sostituiti i dolorosi crampi e la qualità della digestione non è certo migliorata.
Sinceramente non credo che sia normale tutto ciò, anche perchè un tempo mi bastava anche solo una settimana di cura con un gastroprotettore per stare molto meglio.
Ritiene che sia il caso di informare lo specialista o è meglio concludere il mese di cura per trarre delle conclusioni?
La ringrazio sempre molto.
Cordiali saluti e buona domenica
[#21]
Utente
Gent.mo Dr. Cosentino,
è passata poco più di una settimana dal cambio di modalità di assunzione del gastroprotettore, come da Sue cortese indicazioni.
Da quando ho iniziato ad assumere l'esomeprazolo circa 30 minuti, massimo 40, (se aspetto di più, tipo un'oretta -com'è successo- compaiono i crampi di fame) prima di colazione, per i primi giorni mi è sembrato che la situazione fosse effettivamente migliorata ed invece da 2-3 giorni, in un crescendo continuo, sono tornati i fastidiosissimi crampi allo stomaco, come se avessi fame.
Per farLe capire, iniziano da metà mattina intorno alle 10-10.30 (io faccio colazione intorno alle 6.45), mangio o delle fette biscottate o un frutto non acido (mela o banana), ma sarei tentata di mangiare ancora. Bevo allora molta acqua fino ad arrivare a pranzo (intorno alle 13-13.30). Mangio, ma subito dopo iniziano, ancora più forti, i crampi di fame. Per dirle oggi pomeriggio intorno alle 16.30 ho mangiato mezza mela e in seguito 3 fette biscottate, ma, nulla, sto -si può dire- sempre peggio.
L'antiacido, peraltro, non dà alcun sollievo.
C'è qualche possibile spiegazione ai miei disturbi!? Ho iniziato la cura il 30 gennaio e a breve la termino, ma non vedo alcun risultato. E' sparito solo il vero e proprio bruciore intenso, ma in compenso sono aumentati i crampi "tipo fame" e le eruttazioni continue.
La ringrazio sempre moltissimo per la disponibilità e competenza, scusandomi se abuso della Sua pazienza.
Cordiali Saluti
è passata poco più di una settimana dal cambio di modalità di assunzione del gastroprotettore, come da Sue cortese indicazioni.
Da quando ho iniziato ad assumere l'esomeprazolo circa 30 minuti, massimo 40, (se aspetto di più, tipo un'oretta -com'è successo- compaiono i crampi di fame) prima di colazione, per i primi giorni mi è sembrato che la situazione fosse effettivamente migliorata ed invece da 2-3 giorni, in un crescendo continuo, sono tornati i fastidiosissimi crampi allo stomaco, come se avessi fame.
Per farLe capire, iniziano da metà mattina intorno alle 10-10.30 (io faccio colazione intorno alle 6.45), mangio o delle fette biscottate o un frutto non acido (mela o banana), ma sarei tentata di mangiare ancora. Bevo allora molta acqua fino ad arrivare a pranzo (intorno alle 13-13.30). Mangio, ma subito dopo iniziano, ancora più forti, i crampi di fame. Per dirle oggi pomeriggio intorno alle 16.30 ho mangiato mezza mela e in seguito 3 fette biscottate, ma, nulla, sto -si può dire- sempre peggio.
L'antiacido, peraltro, non dà alcun sollievo.
C'è qualche possibile spiegazione ai miei disturbi!? Ho iniziato la cura il 30 gennaio e a breve la termino, ma non vedo alcun risultato. E' sparito solo il vero e proprio bruciore intenso, ma in compenso sono aumentati i crampi "tipo fame" e le eruttazioni continue.
La ringrazio sempre moltissimo per la disponibilità e competenza, scusandomi se abuso della Sua pazienza.
Cordiali Saluti
[#23]
Utente
Gentilissimo Dottore,
come da Suo cortese consiglio, mi sono recata dal medico curante che, alla luce dei sintomi descritti e della mia lunga lotta con i disturbi gastrici, mi ha prescritto una esofagogastroduodenoscopia e intanto di provare ad assumere domperidone mezzora prima dei pasti.
La ringrazio sempre molto per la Sua cortesia e competenza.
come da Suo cortese consiglio, mi sono recata dal medico curante che, alla luce dei sintomi descritti e della mia lunga lotta con i disturbi gastrici, mi ha prescritto una esofagogastroduodenoscopia e intanto di provare ad assumere domperidone mezzora prima dei pasti.
La ringrazio sempre molto per la Sua cortesia e competenza.
[#25]
Utente
Gentilissimo Dottore,
tralasciando il fatto che questa volta la gastroscopia è durata pochissimo (non più di 5-8 minuti, credo!) e con fastidi molto rilevanti forse per le manovre troppo veloci dell'operatore (a differenza della scorsa volta che non avevo accusato alcun problema), sostanzialmente è stato conferma il quadro di 10 anni fa: incontinenza cardiale, ernia iatale e ristagno gastrico a contenuto biliare. Proprio su quest'ultimo aspetto il dottore si è soffermato, notando l'abbondante presenza di bile nello stomaco, affermando che potrebbe darmi più fastidio il reflusso biliare piuttosto che quello gastro-esofageo. Ci sono cure più mirate per il reflusso biliare?
Peraltro proprio la notte precedente l'esame sono stata sveglia tutta la notte (e non è la prima volta), precisamente dalle 22 del giorno prima fino alle 10 del mattino del giorno seguente, per un dolore costante di tipo colico, fortissimo, nell'alto addome con tendenza ad irradiarsi verso sinistra.
Il gastroenterologo mi ha palpato tutto l'addome non rilevando nulla di particolare al tatto, nè gonfiori nè tensioni a livello intestinale, sospettando tuttavia la presenza di calcoli, tanto che mi ha prescritto un'ecografia addominale completa.
Lei pensa che la rilevante quantità di bile nello stomaco possa essere collegata alla presenza di eventuali calcoli biliari?
Spero di venire a capo di tutti questi disturbi e di trovare una cura appropriata.
La ringrazio sempre moltissimo e Le auguro una buona domenica.
Cordiali Saluti
tralasciando il fatto che questa volta la gastroscopia è durata pochissimo (non più di 5-8 minuti, credo!) e con fastidi molto rilevanti forse per le manovre troppo veloci dell'operatore (a differenza della scorsa volta che non avevo accusato alcun problema), sostanzialmente è stato conferma il quadro di 10 anni fa: incontinenza cardiale, ernia iatale e ristagno gastrico a contenuto biliare. Proprio su quest'ultimo aspetto il dottore si è soffermato, notando l'abbondante presenza di bile nello stomaco, affermando che potrebbe darmi più fastidio il reflusso biliare piuttosto che quello gastro-esofageo. Ci sono cure più mirate per il reflusso biliare?
Peraltro proprio la notte precedente l'esame sono stata sveglia tutta la notte (e non è la prima volta), precisamente dalle 22 del giorno prima fino alle 10 del mattino del giorno seguente, per un dolore costante di tipo colico, fortissimo, nell'alto addome con tendenza ad irradiarsi verso sinistra.
Il gastroenterologo mi ha palpato tutto l'addome non rilevando nulla di particolare al tatto, nè gonfiori nè tensioni a livello intestinale, sospettando tuttavia la presenza di calcoli, tanto che mi ha prescritto un'ecografia addominale completa.
Lei pensa che la rilevante quantità di bile nello stomaco possa essere collegata alla presenza di eventuali calcoli biliari?
Spero di venire a capo di tutti questi disturbi e di trovare una cura appropriata.
La ringrazio sempre moltissimo e Le auguro una buona domenica.
Cordiali Saluti
[#27]
Utente
Gentilissimo Dottore,
ho eseguito anche l'ecografia (ultimamente l'SSN mi sta meravigliando per celerità!) e risulta tutto sostanzialmente negativo.
Mi è stata solo riscontrata una formazione cistica di 14 mm di diametro nell'ottavo segmento del fegato. Secondo lei è bene approfondire o è una condizione da considerarsi "normale"?
Ad ogni modo, per quanto riguarda le coliche, l'ecografista mi ha consigliato una gastroscopia ritenendo che l'origine sia gastrica: peccato che l'abbia fatta la scorsa settimana e sia stato proprio il gastroenterologo a prescivermi l'ecografia. Insomma non ne vengo fuori.
A questo punto mi consiglia -nel caso dovesse mai tornarmi una colica forte- di recarmi direttamente al PS per accertamenti immediati con infiammazione in corso?
La ringrazio sempre moltissimo.
Cordiali Saluti
ho eseguito anche l'ecografia (ultimamente l'SSN mi sta meravigliando per celerità!) e risulta tutto sostanzialmente negativo.
Mi è stata solo riscontrata una formazione cistica di 14 mm di diametro nell'ottavo segmento del fegato. Secondo lei è bene approfondire o è una condizione da considerarsi "normale"?
Ad ogni modo, per quanto riguarda le coliche, l'ecografista mi ha consigliato una gastroscopia ritenendo che l'origine sia gastrica: peccato che l'abbia fatta la scorsa settimana e sia stato proprio il gastroenterologo a prescivermi l'ecografia. Insomma non ne vengo fuori.
A questo punto mi consiglia -nel caso dovesse mai tornarmi una colica forte- di recarmi direttamente al PS per accertamenti immediati con infiammazione in corso?
La ringrazio sempre moltissimo.
Cordiali Saluti
[#28]
Utente
P.s. Preciso che non so se uso propriamente il termine "colica". Questo strano dolore, che compare di sera/notte, anche svegliandomi, è costante, sempre molto forte finchè non scompare all'improvviso e non cessa con i soliti rimedi (solitamente utili per il mio colon irritabile dovuto spesso ad eccesso di gas intestinali) quali tisane calmanti/antispastici (io uso Lexil)/calore.
Questo consulto ha ricevuto 29 risposte e 16.6k visite dal 15/01/2015.
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