Mi sono finalmente convinta ad andare dal mio medico di base, che mi ha prescritto mepral 20mg al
Buongiorno, mi sono decisa a scrivervi oggi dopo aver letto a lungo molti consulti in questo settore.
Da novembre ho iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco, soprattutto alla fine dei pasti per circa mezz'ora, dolori che tendevano poi a tornare quando ero a digiuno. Non ho avuto sensazione di reflusso o acidità di stomaco nè perdita di appetito. Avendo già avuto episodi di questo tipo 2 anni fa per circa 10 giorni non mi sono preoccupata più di tanto, sperando che passasse tutto senza far nulla dopo qualche tempo.
L'intensità del dolore è invece aumentata, diventando praticamente cronico con crampi molto violenti, frequenti eruttazioni, continui gorgoglii dello stomaco e malessere generale, una condizione che, come potete immaginare, risulta piuttosto invalidante nella quotidianità.
Mi sono finalmente convinta ad andare dal mio medico di base, che mi ha prescritto Mepral 20mg al mattino, Gaviscon Advance dopo i pasti e Peridon prima di pranzo.
Dopo circa 10 giorni ho accusato dolori così forti da non riuscire quasi a respirare, sono dovuta andare al pronto soccorso dove mi hanno fatto i vari accertamenti (analisi del sangue, ecg, radiografia ed ecografia addome) e mi hanno placato in via endovenosa i dolori. La mattina successiva ho effettuato gastroscopia con biopsia, e questi sono i referti:
Lieve iperemia del terzo inferiore dell’esofago con segni di lieve reflusso gastroesofageo.
Cardias in sede costantemente beante.
Ernia iatale da scivolamento.
Pareti gastriche ben distendibili rivestite da mucosa che nell’antro mostra segni di flogosi.
Modica duodenite della prima porzione, nulla nella seconda.
Diagnosi istologica:
Gastrite cronica antrale, non atrofica, non attiva. Negativa la ricerca dell’HP.
Ho iniziato da circa un mese, seguita finalmente da un gastroenterologo, terapia con Nexium 40mg, per i primi 10 gg 2 volte al dì, ora una volta al giorno, e Gaviscon Advance al bisogno; terapia da seguire per almeno 2 mesi e poi da ridurre per un ulteriore mese. Il dolore è ancora costante, non violento come un mese fa, ho smesso di fumare (l'unica nota positiva di tutta questa storia!), ho migliorato le mie abitudini alimentari benché prima raramente avessi eccessi o stile di vita errato.
Mi chiedo, e vi chiedo, non essendo causata dall'HP, la mia gastrite è autoimmune/nervosa al punto di esser diventata cronica?
Passata questa fase acuta, come dovrei comportarmi? Ogni quanto dovrei fare accertamenti e seguire
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Da novembre ho iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco, soprattutto alla fine dei pasti per circa mezz'ora, dolori che tendevano poi a tornare quando ero a digiuno. Non ho avuto sensazione di reflusso o acidità di stomaco nè perdita di appetito. Avendo già avuto episodi di questo tipo 2 anni fa per circa 10 giorni non mi sono preoccupata più di tanto, sperando che passasse tutto senza far nulla dopo qualche tempo.
L'intensità del dolore è invece aumentata, diventando praticamente cronico con crampi molto violenti, frequenti eruttazioni, continui gorgoglii dello stomaco e malessere generale, una condizione che, come potete immaginare, risulta piuttosto invalidante nella quotidianità.
Mi sono finalmente convinta ad andare dal mio medico di base, che mi ha prescritto Mepral 20mg al mattino, Gaviscon Advance dopo i pasti e Peridon prima di pranzo.
Dopo circa 10 giorni ho accusato dolori così forti da non riuscire quasi a respirare, sono dovuta andare al pronto soccorso dove mi hanno fatto i vari accertamenti (analisi del sangue, ecg, radiografia ed ecografia addome) e mi hanno placato in via endovenosa i dolori. La mattina successiva ho effettuato gastroscopia con biopsia, e questi sono i referti:
Lieve iperemia del terzo inferiore dell’esofago con segni di lieve reflusso gastroesofageo.
Cardias in sede costantemente beante.
Ernia iatale da scivolamento.
Pareti gastriche ben distendibili rivestite da mucosa che nell’antro mostra segni di flogosi.
Modica duodenite della prima porzione, nulla nella seconda.
Diagnosi istologica:
Gastrite cronica antrale, non atrofica, non attiva. Negativa la ricerca dell’HP.
Ho iniziato da circa un mese, seguita finalmente da un gastroenterologo, terapia con Nexium 40mg, per i primi 10 gg 2 volte al dì, ora una volta al giorno, e Gaviscon Advance al bisogno; terapia da seguire per almeno 2 mesi e poi da ridurre per un ulteriore mese. Il dolore è ancora costante, non violento come un mese fa, ho smesso di fumare (l'unica nota positiva di tutta questa storia!), ho migliorato le mie abitudini alimentari benché prima raramente avessi eccessi o stile di vita errato.
Mi chiedo, e vi chiedo, non essendo causata dall'HP, la mia gastrite è autoimmune/nervosa al punto di esser diventata cronica?
Passata questa fase acuta, come dovrei comportarmi? Ogni quanto dovrei fare accertamenti e seguire
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.
[#1]
Difficile dirlo, la terapia tuttavia appare corretta e cosi l astensione dal fumo, tradotta in un miglioramento dei sintomi.Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Ho visto ora che il mio messaggio iniziale è troncato, chiedevo alla fine se, passata la fase acuta, dovrò fare accertamenti con regolarità onde evitare degenerazioni di qualsiasi tipo e eliminare a vita gli alimenti irritanti per lo stomaco.
Grazie, buona giornata.
Ho visto ora che il mio messaggio iniziale è troncato, chiedevo alla fine se, passata la fase acuta, dovrò fare accertamenti con regolarità onde evitare degenerazioni di qualsiasi tipo e eliminare a vita gli alimenti irritanti per lo stomaco.
Grazie, buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 14/01/2015.
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