"Crisi" post-cena
Buongiorno a tutti,
scrivo per chiedere delucidazioni su alcuni sintomi piuttosto strani che ogni tanto mi trovo ad avere. Premetto che soffro (oltre a una sospetta colite) di reflusso gastroesofageo con ernia iatale da scivolamento (3 cm) diagnosticata tramite gastroscopia; presto eseguirò ph-metria e manometria. I miei sintomi "canonici" includono nausea quasi onnipresente, acidità di stomaco, crampi gastrointestinali. Sono stato trattato con più cicli di IPP a medio - alte dosi, con risultati non del tutto soddisfacenti.
Tra i tanti sintomi che mi trovo ad affrontare vorrei chiedere un'opinione su delle "crisi" che mi colgono nella quasi totalità dei casi dopo cena, o comunque dopo i pasti. I primi sintomi sono vertigini, spossatezza, un senso quasi di "estraniazione" dall'ambiente che mi circonda. A ciò si accompagna quasi sempre una fame intensissima, un forte bisogno di assumere cibi dolci più che salati (non so se quest'ultimo elemento possa essere rilevante). Che questa fame sia poi soddisfatta o no poco importa, alcuni minuti dopo interviene comunque un dolore addominale molto intenso e costante, accompagnato solitamente da gonfiore. Altri sintomi sono palpitazioni, talvolta tachicardia. Ho notato che l'assunzione di caffeina (anche in piccolissime dosi) può contribuire allo scatenarsi di queste crisi. Questa sera nel pieno dei sintomi ho preso la pressione (112-62, con 72 battiti).
Penso di aver inoltrato tutti i dati a mia disposizione, cosa pensare? Nervo vago? Glicemia? I vari medici che ho consultato non sembrano avere spiegazioni convincenti.
Grazie infinite a chiunque vorrà rispondere.
scrivo per chiedere delucidazioni su alcuni sintomi piuttosto strani che ogni tanto mi trovo ad avere. Premetto che soffro (oltre a una sospetta colite) di reflusso gastroesofageo con ernia iatale da scivolamento (3 cm) diagnosticata tramite gastroscopia; presto eseguirò ph-metria e manometria. I miei sintomi "canonici" includono nausea quasi onnipresente, acidità di stomaco, crampi gastrointestinali. Sono stato trattato con più cicli di IPP a medio - alte dosi, con risultati non del tutto soddisfacenti.
Tra i tanti sintomi che mi trovo ad affrontare vorrei chiedere un'opinione su delle "crisi" che mi colgono nella quasi totalità dei casi dopo cena, o comunque dopo i pasti. I primi sintomi sono vertigini, spossatezza, un senso quasi di "estraniazione" dall'ambiente che mi circonda. A ciò si accompagna quasi sempre una fame intensissima, un forte bisogno di assumere cibi dolci più che salati (non so se quest'ultimo elemento possa essere rilevante). Che questa fame sia poi soddisfatta o no poco importa, alcuni minuti dopo interviene comunque un dolore addominale molto intenso e costante, accompagnato solitamente da gonfiore. Altri sintomi sono palpitazioni, talvolta tachicardia. Ho notato che l'assunzione di caffeina (anche in piccolissime dosi) può contribuire allo scatenarsi di queste crisi. Questa sera nel pieno dei sintomi ho preso la pressione (112-62, con 72 battiti).
Penso di aver inoltrato tutti i dati a mia disposizione, cosa pensare? Nervo vago? Glicemia? I vari medici che ho consultato non sembrano avere spiegazioni convincenti.
Grazie infinite a chiunque vorrà rispondere.
[#1]
Sono sintomi non completamente correlabili con il reflusso. Ha escluso eventuali intolleranze ? Viene seguito da uno specialista ?
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
Grazie Dott. Cosentino per la celere risposta
nei 3 anni in cui ho convissuto con il reflusso ho provato una volta sola ad eliminare latticini, farina di grano e patate, senza in realtà avere grandi benefici. Ho comunque tenuto varie volte traccia di ciò che mangiavo e non mi sono mai saltate all'occhio correlazioni evidenti tra determinati cibi e sintomi (a parte nei casi dei classici cibi "super-sconsigliati" come caffè, cioccolato, pomodoro etc.). In generale ammetto che nessuno dei medici che ho consultato mi ha consigliato di impostare un percorso serio riguardo ad eventuali intolleranze alimentari.
Per quanto riguarda lo specialista, non ne ho attualmente uno di riferimento. Sono seguito dal medico di famiglia e ho avuto vari consulti con lo specialista di turno.
Grazie ancora
nei 3 anni in cui ho convissuto con il reflusso ho provato una volta sola ad eliminare latticini, farina di grano e patate, senza in realtà avere grandi benefici. Ho comunque tenuto varie volte traccia di ciò che mangiavo e non mi sono mai saltate all'occhio correlazioni evidenti tra determinati cibi e sintomi (a parte nei casi dei classici cibi "super-sconsigliati" come caffè, cioccolato, pomodoro etc.). In generale ammetto che nessuno dei medici che ho consultato mi ha consigliato di impostare un percorso serio riguardo ad eventuali intolleranze alimentari.
Per quanto riguarda lo specialista, non ne ho attualmente uno di riferimento. Sono seguito dal medico di famiglia e ho avuto vari consulti con lo specialista di turno.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 05/01/2015.
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