è davvero colon irritabile o devo temere altro
Gentili dottori,
da diversi anni soffro di disturbi intestinali. In estate, a seguito di due violenti episodi di coliche notturne (diarrea e dolori addominali durati tutta la notte), la mia sintomatologia cronica è sensibilmente peggiorata, rendendomi la vita impossibile. Mi sono quindi rivolto a un gastroenterologo che ha confermato l'origine funzionale dei miei disturbi. Tuttavia, indipendentemente dalla gravità della mia patologia, questa condizione per me è diventata invalidante e insostenibile. Dopo l'evacuazione mattutina (molle, a palline e con presenza di muco) mi sento abbastanza bene, i sintomi poi aumentano man mano nel corso della giornata per raggiungere l'apice di sera. A volte ho un'eccessiva motilità intestinale, altre ho l'intestino congestionato, molto teso; meteorismo, a volte dolori; ho spesso dei violenti rigurgiti, non so se dipendenti dal reflusso o dall'aerofagia, come se avessi qualcosa di bloccato nell'intestino che ha bisogno di sbloccarsi; la notte, nonostante dorma con il cuscino un po' alzato, mi si chiude una narice e mi sveglio con la bocca molto amara.
Nel 2006, a seguito di un ricovero, venni sottoposto a una colonscopia con questo referto: "All'ispezione della regione ano-perianale si rivela prolasso di un nodulo emorroidario. Agevole introduzione dello strumento e sua laboriosa progressione sino alla valvola ileo-cecale, data la spasticità del viscere. Discreta la toilette intestinale. Congestione emorroidaria del canale anale. Segni endoscopici di colonpatia funzionale".
A settembre ho fatto una gastroscopia. Questo il referto: "Esofago regolare. Cardias in sede. Stomaco regolare. Piloro pervio. Nulla al bulbo ed alla seconda sezione duodenale".
Inoltre ho fatto un lunga serie di analisi del sangue risultate sempre negative, ad esclusione di una valore del TSH lievemente alto. Stessa cosa le ecografie, che non hanno mai evidenziato nulla di anomalo.
Sempre a settembre ho fatto l'analisi delle feci. Questo l'esito: "Consistenza molle; colore marrone; ph acida; sangue macrosc. visibile - fibre carnee parz. dig.te - fibre carnee indigerite - amido - grassi neutri - acidi gassi - residui vegetali - formazioni parassitarie assenti; esame parassitologico negativo.
Qualche giorno fa ho rifatto l'analisi delle feci con questo esito: l'esame chimico miscroscopico stessa cosa del precedente. Sangue occulto assente. Calprotectina fecale 7,6.
Tuttavia, nonostante gli esami non abbiano evidenziato nulla di anomalo e nonostante le rassicurazioni del medico, continuo a stare molto male. È davvero colon irritabile o devo temere altro? Vorrei poi un parere circa il ph delle feci, sempre acido. Ho letto che non è la condizione ottimale. È un dato che andrebbe approfondito o non c'è niente di cui preoccuparsi?
Grazie in anticipo.
da diversi anni soffro di disturbi intestinali. In estate, a seguito di due violenti episodi di coliche notturne (diarrea e dolori addominali durati tutta la notte), la mia sintomatologia cronica è sensibilmente peggiorata, rendendomi la vita impossibile. Mi sono quindi rivolto a un gastroenterologo che ha confermato l'origine funzionale dei miei disturbi. Tuttavia, indipendentemente dalla gravità della mia patologia, questa condizione per me è diventata invalidante e insostenibile. Dopo l'evacuazione mattutina (molle, a palline e con presenza di muco) mi sento abbastanza bene, i sintomi poi aumentano man mano nel corso della giornata per raggiungere l'apice di sera. A volte ho un'eccessiva motilità intestinale, altre ho l'intestino congestionato, molto teso; meteorismo, a volte dolori; ho spesso dei violenti rigurgiti, non so se dipendenti dal reflusso o dall'aerofagia, come se avessi qualcosa di bloccato nell'intestino che ha bisogno di sbloccarsi; la notte, nonostante dorma con il cuscino un po' alzato, mi si chiude una narice e mi sveglio con la bocca molto amara.
Nel 2006, a seguito di un ricovero, venni sottoposto a una colonscopia con questo referto: "All'ispezione della regione ano-perianale si rivela prolasso di un nodulo emorroidario. Agevole introduzione dello strumento e sua laboriosa progressione sino alla valvola ileo-cecale, data la spasticità del viscere. Discreta la toilette intestinale. Congestione emorroidaria del canale anale. Segni endoscopici di colonpatia funzionale".
A settembre ho fatto una gastroscopia. Questo il referto: "Esofago regolare. Cardias in sede. Stomaco regolare. Piloro pervio. Nulla al bulbo ed alla seconda sezione duodenale".
Inoltre ho fatto un lunga serie di analisi del sangue risultate sempre negative, ad esclusione di una valore del TSH lievemente alto. Stessa cosa le ecografie, che non hanno mai evidenziato nulla di anomalo.
Sempre a settembre ho fatto l'analisi delle feci. Questo l'esito: "Consistenza molle; colore marrone; ph acida; sangue macrosc. visibile - fibre carnee parz. dig.te - fibre carnee indigerite - amido - grassi neutri - acidi gassi - residui vegetali - formazioni parassitarie assenti; esame parassitologico negativo.
Qualche giorno fa ho rifatto l'analisi delle feci con questo esito: l'esame chimico miscroscopico stessa cosa del precedente. Sangue occulto assente. Calprotectina fecale 7,6.
Tuttavia, nonostante gli esami non abbiano evidenziato nulla di anomalo e nonostante le rassicurazioni del medico, continuo a stare molto male. È davvero colon irritabile o devo temere altro? Vorrei poi un parere circa il ph delle feci, sempre acido. Ho letto che non è la condizione ottimale. È un dato che andrebbe approfondito o non c'è niente di cui preoccuparsi?
Grazie in anticipo.
[#1]
Sembrerebbe proprio trattarsi di colon irritabile.Biopsie eseguite in corso di colonscopia avrebbero escluso altre improbabili diagnosi.Segua le indicazioni terapeutiche di chi la segue.Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, dottor Favara. Secondo lei sarebbe opportuno rieseguire una colonscopia con biopsie? Ho letto un suo articolo sulla colite microscopica, i cui sintomi sarebbero sovrapponibili a quelli del colon irritabile. La calprotectina bassa esclude automaticamente il morbo di Crohn?
[#4]
Utente
Se non sono importuno, e se possibile, vorrei anche qualche chiarimento circa il reflusso, se così posso definirlo. Come ho scritto sopra ho fatto una gastroscopia che non ha evidenziato problemi allo stomaco e all'esofago; so anche però che esistono tipi di reflusso che non necessariamente danneggiano l'esofago e che andrebbero diagnosticati con altri esami.
Detto questo, anni fa seguivo una terapia a base di inibitori di pompa, terapia che non sortiva alcun effetto sul mio sintomo, e che alla fine sospesi, viste anche le controindicazioni che questi farmaci presentano. Questo problema poi si ridusse in modo deciso con una revisione della dieta e in particolare con l'eliminazione del latte, dato che, tra le altre cose, ho poi successivamente scoperto di essere intollerante al lattosio.
Ora, sempre dopo queste coliche estive, il problema è ritornato con una certa insistenza. Il fatto è che noto che il reflusso peggiora al peggiorare delle mie condizioni intestinali; tra le altre cose mi provoca difficoltà nella deglutizione, talvolta tachicardia (il mese scorso i battiti mi salirono fino a 110, per poi scendere progressivamente dopo un violento rigurgito), mi capita spesso di avvertire un "fischio" quando inspiro, anche se non ho difficoltà nella respirazione; a volte, ed era questo per esempio un sintomo che mi provocava il latte, vengo letteralmente inondado da un muco molto irritante (trasparente e frammisto a saliva), che cola anche dal naso; inoltre, quando ho delle coliche con diarrea, di solito si risolvono sempre con dei conati di vomito a vuoto. Come ho poi scritto sopra, mi sveglio con la bocca amara e ho il fondo della lingua sempre ricoperto da una patina bianca.
Ora mi chiedo, questo problema del reflusso, data la sua stretta connessione con il mio malessere intestinale, potrebbe avere un'origine intestinale e non gastrica?
Detto questo, anni fa seguivo una terapia a base di inibitori di pompa, terapia che non sortiva alcun effetto sul mio sintomo, e che alla fine sospesi, viste anche le controindicazioni che questi farmaci presentano. Questo problema poi si ridusse in modo deciso con una revisione della dieta e in particolare con l'eliminazione del latte, dato che, tra le altre cose, ho poi successivamente scoperto di essere intollerante al lattosio.
Ora, sempre dopo queste coliche estive, il problema è ritornato con una certa insistenza. Il fatto è che noto che il reflusso peggiora al peggiorare delle mie condizioni intestinali; tra le altre cose mi provoca difficoltà nella deglutizione, talvolta tachicardia (il mese scorso i battiti mi salirono fino a 110, per poi scendere progressivamente dopo un violento rigurgito), mi capita spesso di avvertire un "fischio" quando inspiro, anche se non ho difficoltà nella respirazione; a volte, ed era questo per esempio un sintomo che mi provocava il latte, vengo letteralmente inondado da un muco molto irritante (trasparente e frammisto a saliva), che cola anche dal naso; inoltre, quando ho delle coliche con diarrea, di solito si risolvono sempre con dei conati di vomito a vuoto. Come ho poi scritto sopra, mi sveglio con la bocca amara e ho il fondo della lingua sempre ricoperto da una patina bianca.
Ora mi chiedo, questo problema del reflusso, data la sua stretta connessione con il mio malessere intestinale, potrebbe avere un'origine intestinale e non gastrica?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 18/12/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.