Una terapia come la mia si sia sviluppato o si sviluppino le suddette complicanze
gentilissimi,
soffro di reflusso da almeno 10 anni; 5 anni fa tramite visita + EGDS mi diagnosticarono ernia Iatale più esofagite grado B. Da allora sono in terapia con lansoprazolo 30, prima a periodi e negli ultimi 4 anni invece continuativa per tutti i giorni.
La terapia è stata da subito efficace per molti sintomi (pirosi, disfagia ecc) tranne che per i dolori al petto e alla schiena che periodicamente si ripropongono, a volte più frequenti e fastidiosi a volte meno. Sono come fitte intermittenti che si irradiano alla schiena e alla gola, collo e mandibola: a volte sono puntiformi altre più gravative e durano max una manciata di minuti per poi riproporsi. Molto spesso si accentuano dopo i pasti. Non trovo particolare legame di questi doloricon l'attività fisica.
Sono stato da diversi cardiologi per escluderne una causa cardiaca con tutti gli esami del caso.
Ho eseguito un controllo da gastroenterologo un paio di anni fa.
Recentemente sono stato da mio medico curante che mi ha proposto di cambiare molecola perchè secondo lei (e secondo il cardiologo) l'esomeprazolo potrebbe migliorare le mie extrasistoli.
Nessuno di loro però mi ha detto di rifare gastroscopia o ha dato peso ai dolori sopracitati.
Io volevo chiedere a voi:
mi devo preoccupare per questi dolori?
sono forse un segnale di una aggravamento della malattia (tipo esofago di barrett o addirittura cancro all'esofago)?
Quanto è possibile che in un soggetto come me, con una terapia come la mia si sia sviluppato o si sviluppino le suddette complicanze?
Posso seguire le indicazioni secondo le quali non è necessaria una nuova gastroscopia?
Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Cordialissimi saluti.
soffro di reflusso da almeno 10 anni; 5 anni fa tramite visita + EGDS mi diagnosticarono ernia Iatale più esofagite grado B. Da allora sono in terapia con lansoprazolo 30, prima a periodi e negli ultimi 4 anni invece continuativa per tutti i giorni.
La terapia è stata da subito efficace per molti sintomi (pirosi, disfagia ecc) tranne che per i dolori al petto e alla schiena che periodicamente si ripropongono, a volte più frequenti e fastidiosi a volte meno. Sono come fitte intermittenti che si irradiano alla schiena e alla gola, collo e mandibola: a volte sono puntiformi altre più gravative e durano max una manciata di minuti per poi riproporsi. Molto spesso si accentuano dopo i pasti. Non trovo particolare legame di questi doloricon l'attività fisica.
Sono stato da diversi cardiologi per escluderne una causa cardiaca con tutti gli esami del caso.
Ho eseguito un controllo da gastroenterologo un paio di anni fa.
Recentemente sono stato da mio medico curante che mi ha proposto di cambiare molecola perchè secondo lei (e secondo il cardiologo) l'esomeprazolo potrebbe migliorare le mie extrasistoli.
Nessuno di loro però mi ha detto di rifare gastroscopia o ha dato peso ai dolori sopracitati.
Io volevo chiedere a voi:
mi devo preoccupare per questi dolori?
sono forse un segnale di una aggravamento della malattia (tipo esofago di barrett o addirittura cancro all'esofago)?
Quanto è possibile che in un soggetto come me, con una terapia come la mia si sia sviluppato o si sviluppino le suddette complicanze?
Posso seguire le indicazioni secondo le quali non è necessaria una nuova gastroscopia?
Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Cordialissimi saluti.
[#1]
<<mi devo preoccupare per questi dolori?>>
Con i limiti del non poterla visitare direttamente,
considerando che lo hanno certamente fatto i colleghi,
direi di no.
<<sono forse un segnale di una aggravamento della malattia (tipo esofago di barrett o addirittura cancro all'esofago)?>>
No.
<<Quanto è possibile che in un soggetto come me, con una terapia come la mia si sia sviluppato o si sviluppino le suddette complicanze?>>
Non più della restante popolazione con problemi di reflusso.
<<Posso seguire le indicazioni secondo le quali non è necessaria una nuova gastroscopia?>>
Si.
Con i limiti del non poterla visitare direttamente,
considerando che lo hanno certamente fatto i colleghi,
direi di no.
<<sono forse un segnale di una aggravamento della malattia (tipo esofago di barrett o addirittura cancro all'esofago)?>>
No.
<<Quanto è possibile che in un soggetto come me, con una terapia come la mia si sia sviluppato o si sviluppino le suddette complicanze?>>
Non più della restante popolazione con problemi di reflusso.
<<Posso seguire le indicazioni secondo le quali non è necessaria una nuova gastroscopia?>>
Si.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Grazie dottore per la celerità!
Solo una domanda ancora.
Quando lei dice "Non più della restante popolazione CON problemi di reflusso." intendeva forse "Non più della restante popolazione SENZA problemi di reflusso"?
Anche perchè senò non capisco l'utilità di assumere la terapia giornaliera e di trattare il reflusso....
Grazie ancora
Solo una domanda ancora.
Quando lei dice "Non più della restante popolazione CON problemi di reflusso." intendeva forse "Non più della restante popolazione SENZA problemi di reflusso"?
Anche perchè senò non capisco l'utilità di assumere la terapia giornaliera e di trattare il reflusso....
Grazie ancora
[#3]
No,
confermo quanto ho scritto.
Ad esempio il Barrett può svilupparsi, quale complicanza, nei pazienti affetti da reflusso (15-20%);
ed il suo caso non la espone diversamente da altri casi di reflusso ad eventuali complicanze come quella succitata.
confermo quanto ho scritto.
Ad esempio il Barrett può svilupparsi, quale complicanza, nei pazienti affetti da reflusso (15-20%);
ed il suo caso non la espone diversamente da altri casi di reflusso ad eventuali complicanze come quella succitata.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.6k visite dal 16/12/2014.
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