Ispessimento del cieco con imbibizione del tessuto circostante
Buongiorno,
tre settimane fa ho iniziato ad avere un dolore sempre più persistente nella fosse iliaca destra. Due settimane fa, dopo che ho iniziato ad avere la febbre e fastidio a urinare mi sono recato all'ospedale dove sono stato ricoverato per 6 giorni e mi è stata effettuato una TC addome dove si è rilevato il seguente problema: "ispessimento del cieco con imbibizione del tessuto circostante e plurime linfoadnomegalia del tessuto periviscerale; versamento nella doccia parieto-colica destra sino allo scavo pelvico". Non riuscendo a effettuare una diagnosi definitiva sono stato trattato con terapia antibiotica e successivamente con coritsonici(solamente gli ultimi due giorni di degenza) e mesalazina. Con l'antibiotico il dolore è calato e il fastidio ad urinare sparito.
Mi è stato detto che il fastidio ad urinare e il sangue trovato nelle urine era dovuto al fatto che la zona irritava l'uretere e causava questo fastidio.(Ho subito una plastica del giunto pieloureterale destra a 14 anni).
Successivamente "è stato eseguito il dosaggio di calprotectina e lactoferrina sulla feci risultate positive e la ricerca di sangue occulto fecale(positiva); inoltre sono risultati alterati gli indici di flogosi attualmente in diminuzione".
Ho avuto in passato un problema di emorroidi e due ragadi anali. I dottori hanno ipotizzato una sospetta malattia infiammatoria cronica e alla visita gastroenterologica mi è stato detto che c'è anche la possibilità che sia l'appendicite ma devo effettuare una colonscopia con ileoscopia retrogada per una diagnosi completa. Non ho mai avuto problemi di stomaco, o episodi di diarrea o altro.
Dopo la visita purtroppo il dolore è leggermente tornato e anche il fastidio ad urinare. Al momento, in attesa della colonscopia, sto assumendo 3 cp da 800 di mesalazina e deltacortene 1/2 cp da 25mg al giorno.
Vorrei sapere se innanzitutto c'è una speranza che possa non essere una malattia infiammatoria cronica e se la cura è corretta.
Ammetto che il fastidio è tornato in concomitanza con l'assunzione del cortisone e con il termine dell'assunzione della cura antibiotica. Tra l'altro nel mese di ottobre ho effettuato una cura, sempre a base di cortisone, di tre settimane per la Paralisi di Bell, al termine della quale, dopo circa due settimane si è presentato il dolore nella fossa iliaca destra.
Vorrei sapere se è possibile che l'infiammazione sia causata dal cortisone e dato che il fastidio sta tornando, infastidendo anche la vescica come dovrei comportarmi.
Ho anche dolori anche ai reni e ai fianchi.
Sono in attesa della colonscopia e vorrei sapere se è normale che l'infiammazione non sia passata completamente.
tre settimane fa ho iniziato ad avere un dolore sempre più persistente nella fosse iliaca destra. Due settimane fa, dopo che ho iniziato ad avere la febbre e fastidio a urinare mi sono recato all'ospedale dove sono stato ricoverato per 6 giorni e mi è stata effettuato una TC addome dove si è rilevato il seguente problema: "ispessimento del cieco con imbibizione del tessuto circostante e plurime linfoadnomegalia del tessuto periviscerale; versamento nella doccia parieto-colica destra sino allo scavo pelvico". Non riuscendo a effettuare una diagnosi definitiva sono stato trattato con terapia antibiotica e successivamente con coritsonici(solamente gli ultimi due giorni di degenza) e mesalazina. Con l'antibiotico il dolore è calato e il fastidio ad urinare sparito.
Mi è stato detto che il fastidio ad urinare e il sangue trovato nelle urine era dovuto al fatto che la zona irritava l'uretere e causava questo fastidio.(Ho subito una plastica del giunto pieloureterale destra a 14 anni).
Successivamente "è stato eseguito il dosaggio di calprotectina e lactoferrina sulla feci risultate positive e la ricerca di sangue occulto fecale(positiva); inoltre sono risultati alterati gli indici di flogosi attualmente in diminuzione".
Ho avuto in passato un problema di emorroidi e due ragadi anali. I dottori hanno ipotizzato una sospetta malattia infiammatoria cronica e alla visita gastroenterologica mi è stato detto che c'è anche la possibilità che sia l'appendicite ma devo effettuare una colonscopia con ileoscopia retrogada per una diagnosi completa. Non ho mai avuto problemi di stomaco, o episodi di diarrea o altro.
Dopo la visita purtroppo il dolore è leggermente tornato e anche il fastidio ad urinare. Al momento, in attesa della colonscopia, sto assumendo 3 cp da 800 di mesalazina e deltacortene 1/2 cp da 25mg al giorno.
Vorrei sapere se innanzitutto c'è una speranza che possa non essere una malattia infiammatoria cronica e se la cura è corretta.
Ammetto che il fastidio è tornato in concomitanza con l'assunzione del cortisone e con il termine dell'assunzione della cura antibiotica. Tra l'altro nel mese di ottobre ho effettuato una cura, sempre a base di cortisone, di tre settimane per la Paralisi di Bell, al termine della quale, dopo circa due settimane si è presentato il dolore nella fossa iliaca destra.
Vorrei sapere se è possibile che l'infiammazione sia causata dal cortisone e dato che il fastidio sta tornando, infastidendo anche la vescica come dovrei comportarmi.
Ho anche dolori anche ai reni e ai fianchi.
Sono in attesa della colonscopia e vorrei sapere se è normale che l'infiammazione non sia passata completamente.
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Caro ragazzo
alle sue domande si può rispondere solo
dopo l'esplorazione endoscopica.
E' fondato il sospetto di dei colleghi che
<<hanno ipotizzato una sospetta malattia infiammatoria cronica>>.
alle sue domande si può rispondere solo
dopo l'esplorazione endoscopica.
E' fondato il sospetto di dei colleghi che
<<hanno ipotizzato una sospetta malattia infiammatoria cronica>>.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 12.2k visite dal 07/12/2014.
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