Chiarimento intolleranza alimentare - celiachia
Gentile Dottore,
diversi sono i consulti che ho chiesto tramite la piattaforma di Medicitalia e ho sempre ricevuto una risposta appropriata, per cui mi rivolgo a voi nuovamente. Sono una ragazza di 20 anni e ormai da diversi anni lamento problemi all'apparato gastroenterico. In generale i fastidi che avverto sono mal di pancia (crampi, spasmi) soprattutto intorno all'ombelico, stitichezza, difficoltà anche serie per quanto riguarda la digestione, forte aerofagia tanto che l'ultima volta che mi sono sottoposta a ecografia il tecnico non ha potuto esaminare il pancreas perché il volume d'aria era eccessivo. Per quanto riguarda il ciclo, esso è irregolare. Il mese scorso è saltato. Questo mese l'ho avuto due volte solo per un giorno. L'irritabilità e l'ansia penso siano una conseguenza del malessere diffuso.
Naturalmente mi sono sottoposta a varie analisi. E' emersa un'intolleranza al lattosio ma una volta eliminato dalla dieta, i problemi non sono scomparsi. Mi sono sottoposta a gastroscopia e sebbene si noti (a parte duodenite e gastrite) un appianamento marcato delle pliche del duodeno e una mucosa iperemica in antro, l'esito della biopsia non depone completamente per malattia celiaca ma cita: A carico della lamina propria si osserva un moderato infiltrato linfoplasmacellulare, con lieve interessamento dell'epitelio di rivestimento mucoso da parte di elementi linfoidi (I.E.L. <20 linf./100 cell.epiteliali). Il gastroenterologo, in base a questo referto e agli indici sierologici, ritiene che io stia sviluppando appunto una duodenite di tipo celiaco. I livelli di gliadina IgA, IgG e antitransglutaminasi sono in aumento comparando le varie ricerche nel corso degli anni ma ancora al di sotto della soglia di positività. Dunque, avendo mangiato per circa due mesi senza glutine, ora il gastroenterologo mi ha detto di ricominciare un regime glutinato e di sottopormi dopo 6 mesi ad analisi e gastroscopia. Durante questi mesi ho effettuato una ricerca delle intolleranza alimentari - sebbene sia consapevole che si tratti solo di indicazioni. Gli alimenti a cui risulto intollerante sono quelli che normalmente lamento di non digerire come l'uovo, il peperone, l'aglio, l'arancia, la nocciola e tra questi figura anche il grano. Nella leggenda riportata in prima pagina è scritto che la positività per gliadina non è indice di malattia genetica. Ora la mia domanda è se l'intolleranza evidenziata per il grano non indichi un aumento dei livelli di gliadina nel sangue. In questo caso ripeterei finalmente le analisi (a Gennaio si concludono i 6 mesi di dieta glutinata) e la gastroscopia ma partendo almeno da una positività.
Mi scuso per il messaggio piuttosto lungo e mi affido a voi per una risposta.
Cordiali Saluti,
Valeria
diversi sono i consulti che ho chiesto tramite la piattaforma di Medicitalia e ho sempre ricevuto una risposta appropriata, per cui mi rivolgo a voi nuovamente. Sono una ragazza di 20 anni e ormai da diversi anni lamento problemi all'apparato gastroenterico. In generale i fastidi che avverto sono mal di pancia (crampi, spasmi) soprattutto intorno all'ombelico, stitichezza, difficoltà anche serie per quanto riguarda la digestione, forte aerofagia tanto che l'ultima volta che mi sono sottoposta a ecografia il tecnico non ha potuto esaminare il pancreas perché il volume d'aria era eccessivo. Per quanto riguarda il ciclo, esso è irregolare. Il mese scorso è saltato. Questo mese l'ho avuto due volte solo per un giorno. L'irritabilità e l'ansia penso siano una conseguenza del malessere diffuso.
Naturalmente mi sono sottoposta a varie analisi. E' emersa un'intolleranza al lattosio ma una volta eliminato dalla dieta, i problemi non sono scomparsi. Mi sono sottoposta a gastroscopia e sebbene si noti (a parte duodenite e gastrite) un appianamento marcato delle pliche del duodeno e una mucosa iperemica in antro, l'esito della biopsia non depone completamente per malattia celiaca ma cita: A carico della lamina propria si osserva un moderato infiltrato linfoplasmacellulare, con lieve interessamento dell'epitelio di rivestimento mucoso da parte di elementi linfoidi (I.E.L. <20 linf./100 cell.epiteliali). Il gastroenterologo, in base a questo referto e agli indici sierologici, ritiene che io stia sviluppando appunto una duodenite di tipo celiaco. I livelli di gliadina IgA, IgG e antitransglutaminasi sono in aumento comparando le varie ricerche nel corso degli anni ma ancora al di sotto della soglia di positività. Dunque, avendo mangiato per circa due mesi senza glutine, ora il gastroenterologo mi ha detto di ricominciare un regime glutinato e di sottopormi dopo 6 mesi ad analisi e gastroscopia. Durante questi mesi ho effettuato una ricerca delle intolleranza alimentari - sebbene sia consapevole che si tratti solo di indicazioni. Gli alimenti a cui risulto intollerante sono quelli che normalmente lamento di non digerire come l'uovo, il peperone, l'aglio, l'arancia, la nocciola e tra questi figura anche il grano. Nella leggenda riportata in prima pagina è scritto che la positività per gliadina non è indice di malattia genetica. Ora la mia domanda è se l'intolleranza evidenziata per il grano non indichi un aumento dei livelli di gliadina nel sangue. In questo caso ripeterei finalmente le analisi (a Gennaio si concludono i 6 mesi di dieta glutinata) e la gastroscopia ma partendo almeno da una positività.
Mi scuso per il messaggio piuttosto lungo e mi affido a voi per una risposta.
Cordiali Saluti,
Valeria
[#1]
cara Valeria, i sintomi che riferisce seppur variegati suggeriscono una sindrome dell intestino irritabile , da quello che ci dice la celiachia la escluderei, le altre intolleranze a cui si riferìsce invece non le prenderei neanche in considerazione .
proverei invece delle terapie specifiche per migliorare i suoi sintomi
saluti
proverei invece delle terapie specifiche per migliorare i suoi sintomi
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#2]
Cara ragazza,
a quanto riferitole dal collega Di Camillo
aggiungerei che anche nei precedenti consulti abbiamo
già parlato di colon irritabile
<<L'irritabilità e l'ansia penso siano una conseguenza del malessere diffuso.>>
che invece vi siano invece problemi primitivi della sfera emotiva lo si evince da questo consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/433477-senso-di-colpa-alimentare.html
Tenga conto, inoltre, che la <<ricerca delle intolleranza alimentari >>
che ha effettuato non riguarda le intolleranze e non mi sembra utile nel suo caso.
a quanto riferitole dal collega Di Camillo
aggiungerei che anche nei precedenti consulti abbiamo
già parlato di colon irritabile
<<L'irritabilità e l'ansia penso siano una conseguenza del malessere diffuso.>>
che invece vi siano invece problemi primitivi della sfera emotiva lo si evince da questo consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/433477-senso-di-colpa-alimentare.html
Tenga conto, inoltre, che la <<ricerca delle intolleranza alimentari >>
che ha effettuato non riguarda le intolleranze e non mi sembra utile nel suo caso.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 06/12/2014.
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