Reflusso biliare e sindrome dell'intestino irritabile
Salve ,
circa 10 mesi fa ho cominciato a soffrire in maniera acuta e improvvisa di reflusso gastro-esofageo in seguito ad un'episodio di gastrite acuta . Da subito trattato con vari IPP e malgadrato non è mai regredito in maniera significativa, fino a che a giugno ho effettuato una gastroscopia.
I risultati sono stati i seguenti: nel terzo inferiore dell'esofago è presente esofagite di grado A sec. L.A con cardias in sede ma incontinente.
In stomaco lago mucoso misto ad abbondante bile , mucosa antrale iperemica , piloro eccentrico ma pervio
Test ureasi negativo
duodeno e papilla di vater normoconformata con buon deflusso di bile nel duodeno.
Ho fatto, inoltre, anche un eco addome che in presenza di abbondanti gas mesocolitici non ha rilevato nessuna alterazione eccetto una colecisti ipotonica, dismorfica e alitiasica.
La terapia prescritta è stata più o meno la stessa di quella che facevo prima della gastro: 20mg esomeprazolo a digiuno mezz'ora prima della colazione
pirocinetico prima dei pasti
riopan dopo i pasti principali e gaviscon all'occorrenza.
Nonsotante un iniziale miglioramento dei sintomi essi si sono ad ogni modo ripresentati dopo circa due mesi, anche con manifestazioni atipiche come stomatiti faringee e tosse stizzosa, quindi ho aggiunto, su consiglio del medico di base, l'acido ursodessosicolico 450 mg una volta al dì.
Qualche settimana fa non avendo avuto ancora avuto un sostanziale benessere mi sono rivolta ad un altro medico che purtroppo ha dovuto basarsi nella scelta della terapia su quello che io riferivo poiché non mi erano ancora stati consegnati i risultati della gastro eseguita a giugno.
Mi ha prescritto : ranitidina due volte al dì 150mg mattina e sera e datosi il forte meteorismo che presentavo sinaire combi prima dei pasti principali oltre a una tisana di Cadifen prima di coricarmi. Il primo giorno , non so se sarà stata l'associazione dell'effetto del nexium, preso il giorno prima, con la ranitidina del giorno dopo ma non ho avuto nemmeno un episodio di reflusso , col passare dei giorni invece mi sono sentita addirittura peggio di quando prendevo regolarmente il nexium. Quindi quello che le chiedo, in attesa di rivedere il medico fra circa un mese, dovrei ripristinare il nexium ? Poi a suo parere, effettivamente potrebbe esserci una correlazione tra la sindrome del colon irritabile che mi ha diagnosticato l'ultimo gastroenterologo a cui mi sono rivolta e il reflusso biliare evidenziato in gastro? Cordiali saluti
circa 10 mesi fa ho cominciato a soffrire in maniera acuta e improvvisa di reflusso gastro-esofageo in seguito ad un'episodio di gastrite acuta . Da subito trattato con vari IPP e malgadrato non è mai regredito in maniera significativa, fino a che a giugno ho effettuato una gastroscopia.
I risultati sono stati i seguenti: nel terzo inferiore dell'esofago è presente esofagite di grado A sec. L.A con cardias in sede ma incontinente.
In stomaco lago mucoso misto ad abbondante bile , mucosa antrale iperemica , piloro eccentrico ma pervio
Test ureasi negativo
duodeno e papilla di vater normoconformata con buon deflusso di bile nel duodeno.
Ho fatto, inoltre, anche un eco addome che in presenza di abbondanti gas mesocolitici non ha rilevato nessuna alterazione eccetto una colecisti ipotonica, dismorfica e alitiasica.
La terapia prescritta è stata più o meno la stessa di quella che facevo prima della gastro: 20mg esomeprazolo a digiuno mezz'ora prima della colazione
pirocinetico prima dei pasti
riopan dopo i pasti principali e gaviscon all'occorrenza.
Nonsotante un iniziale miglioramento dei sintomi essi si sono ad ogni modo ripresentati dopo circa due mesi, anche con manifestazioni atipiche come stomatiti faringee e tosse stizzosa, quindi ho aggiunto, su consiglio del medico di base, l'acido ursodessosicolico 450 mg una volta al dì.
Qualche settimana fa non avendo avuto ancora avuto un sostanziale benessere mi sono rivolta ad un altro medico che purtroppo ha dovuto basarsi nella scelta della terapia su quello che io riferivo poiché non mi erano ancora stati consegnati i risultati della gastro eseguita a giugno.
Mi ha prescritto : ranitidina due volte al dì 150mg mattina e sera e datosi il forte meteorismo che presentavo sinaire combi prima dei pasti principali oltre a una tisana di Cadifen prima di coricarmi. Il primo giorno , non so se sarà stata l'associazione dell'effetto del nexium, preso il giorno prima, con la ranitidina del giorno dopo ma non ho avuto nemmeno un episodio di reflusso , col passare dei giorni invece mi sono sentita addirittura peggio di quando prendevo regolarmente il nexium. Quindi quello che le chiedo, in attesa di rivedere il medico fra circa un mese, dovrei ripristinare il nexium ? Poi a suo parere, effettivamente potrebbe esserci una correlazione tra la sindrome del colon irritabile che mi ha diagnosticato l'ultimo gastroenterologo a cui mi sono rivolta e il reflusso biliare evidenziato in gastro? Cordiali saluti
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Non trovo relazione fra colon irritabile e reflusso. Per quest'ultima patologia invece eseguirei una pH-manoimpedenzometria esofagea per capire bene le caratteristiche del reflusso e prospettare una terapia mirata.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.6k visite dal 04/12/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.