Colite ulcerosa e terapia con mesalazina

Buonasera. Innanzitutto volevo ringraziare per questo spazio gratuito che viene offerto e chi prenderà in esame la richiesta.
Sono un uomo di 47 anni; ad inizio novembre mi è stata diagnosticata una colite ulcerosa cronica tramite rettoscopia e biopsia.

Il tutto è iniziato tra luglio/agosto in cui alternavo gg di forte dissenteria a gg di fortissima stitichezza. A seguito dell'ultimo episodio di stitichezza, quando dopo 3 gg sono finalmente riuscito ad andare di corpo, ho sentito una fitta nella regione anale ed ho visto qualche traccia di sangue rosso vivo sulla carta igienica.
Dato che sembrava un problema di emorroidi, per tutto il mese di agosto ho trattato autonomamente il problema con preparazione h, alternando giorni in cui i sintomi si alleviavano a giorni in cui si facevano più fastidiosi.
A metà settembre, visto il persistere dei sintomi, vado dal mio medico che, senza visitarmi, e al sentire delle piccole tracce di sangue rosso vivo sulla carta igienica, ipotizza una ragade e mi prescrive un vasoprotettore e una pomata per rilassare lo sfintere.
Dopo circa 15-20 gg i sintomi sono sempre li, e, anzi, andando in bagno si aggiungono emissioni di muco, a volte leggermente sporche anche di sangue, a volte color "rosa", a volte un color rosso-marrone, come quando c'è del siero che spurga da una ferita, per capirci.
Venendo al dunque, sono quindi andato a fare una rettoscopia in cui mi hanno ipotizzato la colite ulcerosa e fatto alcuni prelievi per la biopsia.
A seguito della rettoscopia mi hanno prescritto una terapia con una supposta di topster la sera. Ho seguito questa terapia per 15gg fino agli esiti della biopsia, in cui confermavano la colite ulcerosa e contestualmente sostituivano la terapia del topster con asacol, una supposta la sera fino a fine gennaio quando dovrò fare una pancolonscopia di controllo.
In questi 3 mesi ho perso circa 5 kg passando da 72 a 67kg di peso.
Premesso questo mio quadro, io ho praticamente fatto 15gg di topster e 10 con asacol, ma i sintomi non sono cambiati... ho sempre due scariche fisse di solo muco (quasi sempre sporco di sangue) alle 8 di mattina e alle 8 di sera. E' normale che non si vedano ancora effetti? Che tempi ci sono per vedere qualche miglioramento?
Se i sintomi non migliorano ho un po di timore a fare la pancolonscopia a fine gennaio perchè non vorrei che la preparazione (purghe) che comporta mi acutizzasse il quadro clinico.
Una supposta al giorno non è un po poco? ho visto sul foglietto che la terapia "media" per un adulto sarebbe di 3 supposte al giorno.

La prossima settimana farò esami del sangue e calprotectina feci. Il mio medico dice che non dovrebbe essere necessario sospendere la terapia di mesalazina, che non dovrebbe interferire, ma non sa di preciso perchè dipende dalle tecniche di laboratorio. Non vorrei sospendere la terapia, ma da profano mi chiedo, ma la mesalazina che è antiinfiammatorio, non interferisce su esame calprotectina che rileva indice di infiammazione?
Grazie
[#1]
Dr. Mauro Di Camillo Gastroenterologo 3.6k 103
caro utente
alcune cose da chiarire:
1) se non nota benefici la terapia non è adeguata
2) inutile fare la calprotectina se la diagnosi e' stata già confermata
3) cerchi un centro che si occupa di queste malattie.
cordiali saluti

Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica

[#2]
Utente
Utente
Dott. Di Camillo, innanzitutto molte grazie per la risposta velocissima.

Per quanto riguarda i benefici della terapia mi manca "un metro" di valutazione... nel senso che mi hanno detto che sono cose lunghe ma non ho ben capito una terapia (questa terapia) dopo quanto tempo dovrebbe iniziare a far sentire qualche effetto... magari io mi aspetto qualche cosa di più "veloce" perchè i sintomi sono fastidiosi, ma in realtà non è così.

Per quanto riguarda la caprotectina come gli altri esami del sangue sono stati indicati dal dottore che ha eseguito la rettoscopia, per cui il mio medico si è limitato a prescriverli. Probabilmente avranno bisogno di qualche informazione supplementare sul resto del colon che non è stato visionato, non saprei che dire.

Il reaparto di endoscopia dell'ospedale presso il quale ho effettuato gli esami, esegue visite di gastroenterologia limitatamente al morbo di chron, colite ulcerosa e pochissime altre patologie, e limitatamente ai pazienti in cura presso di loro, per cui mi auguro che sia all'altezza.
[#3]
Dr. Mauro Di Camillo Gastroenterologo 3.6k 103
bene, l importante e' essere seguiti da chi si occupa di queste malattie
la rettoscopia non permette di sapere l estensione di malattia, giusto quindi eseguire una colonscopia tot soprattutto se non risponde alla terapia.
mi tenga pure aggiornato
saluti