Terapia diverticolite
Gentilissime/i,
ho 47 anni e dopo due episodi (a distanza di nove mesi) di dolore al fianco sinistro ed al basso ventre, accompagnato da febbre, ho eseguito una colonscopia che ha evidenziato diverticolosi del colon con esiti di diverticolite:
-gavoccioli emorroidari prolassati ma riducibili;
-retto distensibile, ampio con disegno vascolare ben evidente e valvole di Houston plastiche;
-colon sigmoideo fisso, poco raddrizzabile, con lume deformato, ipoespansibile come per esiti aderenziali, pliche interaustrali ispessite, prominenti, mucosa segnata da numerosi orifici diverticolari;
normali gli altri segmenti.
La terapia indicata, oltre alle indicazioni alimentari del caso, è la seguente:
-flagyl 250mg: due cps dopo colazione e due cps dopo cena x 7 gg;
-rifacol: due cps dopo colazione e due cps dopo cena per 7 giorni al mese, iniziando da dicembre e proseguendo poi a lungo termine;
-debrum: una cps al mattino ed una la sera per un mese, poi solo la sera per due settimane;
-colirei bustine: una bustina dipartita intera al mattino a digiuno ed una la sera, per un mese, poi una sola bustina ripartita intera al giorno a lungo termine;
proctoial gel rettale: due volte al giorno, specie dopo l defecazione.
La preparazione alla colonscopia col selg-esse mi ha infiammato e prolassato le emorroidi, di cui soffro da diversi anni. Il mio dubbio è che l'assunzione del colirei possa a medio lungo termine acuire ulteriormente il fastidio. Mi chiedevo se vi fosse un'alternativa, oltre ad una dieta regolare e mirata, che consentisse un'evacuazione regolare ed adeguata per i diverticoli. Ad esempio bustine di psyllogel, che leggo non di rado prescritte per il problema da alcuni vostri colleghi.
Altro dubbio è il debrum, è realmente necessaria l'assunzione a seguito di diverticolite?
Inoltre, ho notato che lo specialista non ha prescritto fermenti lattici/probiotici, indicati da altri professionisti per tale patologia.
Ringrazio e saluto cordialmente nell'attesa di cortese cenno.
ho 47 anni e dopo due episodi (a distanza di nove mesi) di dolore al fianco sinistro ed al basso ventre, accompagnato da febbre, ho eseguito una colonscopia che ha evidenziato diverticolosi del colon con esiti di diverticolite:
-gavoccioli emorroidari prolassati ma riducibili;
-retto distensibile, ampio con disegno vascolare ben evidente e valvole di Houston plastiche;
-colon sigmoideo fisso, poco raddrizzabile, con lume deformato, ipoespansibile come per esiti aderenziali, pliche interaustrali ispessite, prominenti, mucosa segnata da numerosi orifici diverticolari;
normali gli altri segmenti.
La terapia indicata, oltre alle indicazioni alimentari del caso, è la seguente:
-flagyl 250mg: due cps dopo colazione e due cps dopo cena x 7 gg;
-rifacol: due cps dopo colazione e due cps dopo cena per 7 giorni al mese, iniziando da dicembre e proseguendo poi a lungo termine;
-debrum: una cps al mattino ed una la sera per un mese, poi solo la sera per due settimane;
-colirei bustine: una bustina dipartita intera al mattino a digiuno ed una la sera, per un mese, poi una sola bustina ripartita intera al giorno a lungo termine;
proctoial gel rettale: due volte al giorno, specie dopo l defecazione.
La preparazione alla colonscopia col selg-esse mi ha infiammato e prolassato le emorroidi, di cui soffro da diversi anni. Il mio dubbio è che l'assunzione del colirei possa a medio lungo termine acuire ulteriormente il fastidio. Mi chiedevo se vi fosse un'alternativa, oltre ad una dieta regolare e mirata, che consentisse un'evacuazione regolare ed adeguata per i diverticoli. Ad esempio bustine di psyllogel, che leggo non di rado prescritte per il problema da alcuni vostri colleghi.
Altro dubbio è il debrum, è realmente necessaria l'assunzione a seguito di diverticolite?
Inoltre, ho notato che lo specialista non ha prescritto fermenti lattici/probiotici, indicati da altri professionisti per tale patologia.
Ringrazio e saluto cordialmente nell'attesa di cortese cenno.
[#1]
Dopo due episodi di diverticolite puo' essere considerata la resezione del sigma in elezione, se possibile per via laparoscopica.
La terapia e la dieta al di fuori degli episodi acuti influenzano poco il decorso, fermo restando che avere un alvo regolare è auspicabile.
Un' eventuale malattia emorroidaria concomitante va trattata.Prego.
La terapia e la dieta al di fuori degli episodi acuti influenzano poco il decorso, fermo restando che avere un alvo regolare è auspicabile.
Un' eventuale malattia emorroidaria concomitante va trattata.Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr. Favara,
la ringrazio per la cortese e celere risposta. Quindi, se non ho capito male, sarebbe più incisivo uno stile di vita ed alimentare adeguato, rispetto ad una terapia farmacologica come quella prescrittami.
Ritiene che cambiando radicalmente le proprie abitudini sia possibile evitare, finché possibile, l'intervento chirurgico?
Grazie
la ringrazio per la cortese e celere risposta. Quindi, se non ho capito male, sarebbe più incisivo uno stile di vita ed alimentare adeguato, rispetto ad una terapia farmacologica come quella prescrittami.
Ritiene che cambiando radicalmente le proprie abitudini sia possibile evitare, finché possibile, l'intervento chirurgico?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.6k visite dal 06/11/2014.
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