Non riesco a ruttare: cardias difettoso?

Buongiorno,

sono un maschio di 37 anni, fin da adolescente mi sono accorto di non riuscire a ruttare.

In particolare ho sempre guardato "come alieni" le persone che bevevano bibite gassate o birra e poi emettevano sonori rutti.

Io al limite emetto dei "gorgoglii".

Il problema si pone quando mi capita di mangiare troppo (e consumare bibite gassate). Mi sento lo stomaco gonfio e "quasi pronto a scoppiare". Non riuscendo a far fuoriuscire il gas devo attendere che il processo digestivo si concluda, ma a volte questo può durare anche più giorni, in quanto "congestionato". Dover andare al lavoro n queste condizioni è molto fastidioso. Mi rendo conto che i gas trovano una via di sfogo tramite lo sfintere anale, ma in questo caso il "rutto" è molto più sofferto in quanto "ritardato", ovvero non posso provare la "liberazione istantanea dal fastidio gassoso" che posso intravedere negli altri.
Suppongo che il mio cardias abbia qualche problema, in quanto "non si apre" per fare uscire i gas, tanto meno ne ho il controllo (mi riferisco a chi può "ruttare a comando").

A volte questo "stomaco gonfio" mi dà così fastidio che per liberarmi mi metto due dita in gola per stimolare il vomito. Il mio scopo non è vomitare ma emettere dei rutti (per quanto non riesca a ruttare volontariamente, durante il vomito emetto dei rutti). Se ci riesco in poco sto meglio (da qui mi sono convinto che "se potessi ruttare starei meglio"), se fallisco invece vomito e allora di certo non è piacevole.

Di certo evitare abbuffate e bibite gassose è un bene e già lo so.

Mi piacerebbe sapere se il mio è un problema comune e a cosa è dovuto. Qual è inoltre la terapia consigliabile?

Grazie.

Nota: ho trovato questo consulto in cui mi ritrovo (almeno nel primo post) ma la cui risposta non mi è utile: https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/392831-non-riesco-a-ruttare.html (io però non ero in sovrappeso)
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74
Comprebdo il suo problema. Quali terapia ha eseguito ad oggi per ridurre il disturbo ?

Cordialmente


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta.

Non ho seguito terapie, anche perché fino ad oggi ho ignorato il problema, considerandolo come una "pecca occasionale".

Per cortesia può aiutarmi a capire meglio di cosa si tratta e di conseguenza suggerirmi una terapia? Di certo ho capito che è meglio evitare le abbuffate e le bevande gasate.

Grazie!
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Utente
Utente
Non voglio sembrare insistente ma mi piacerebbe avere una risposta e quindi la sollecito.

Grazie!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74


>> Il problema si pone quando mi capita di mangiare troppo (e consumare bibite gassate). <<

In questa fase c'è la diagnosi e la terapia.

Evidentemente ci sarà anche una inconrdinazione del cardias che non può assulutamente controllare, ma possono essere utili dei prodotti a base di simeticone subito dopo i pasti per ridurre il gas intestinale.





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Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Ho capito che suggerisce moderazione nel mangiare, ma mi piacerebbe capire anche il problema, c'è un refuso

inconrdinazione sta per "incoordinazione"?

Se sì a cosa è dovuta? E' una cosa frequente (io l'ho sempre avuta).

Non c'è terapia?

Grazie.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74
Incoordinazione, ossia un problema funzionale e non ci sono cause rilevabili. La terapia é a base di procinetici, alimentazione coretta e prodotti contro l'aerofagia.



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Utente
Utente
La ringrazio, ne parlerò con il mio medico.