Celiachia si, celiachia no, celiachia forse??
Buongiorno, sono un giovane infermiere che “brancola nel buio”
Nel luglio 2012 per pirosi e meteorismo spiccato ed episodi di diarrea ho fatto una gastroscopia che ha evidenziato una piccola lesione a livello della giunzione gastroesofagea, gastrite cronica HP- e focale flogosi cronica del duodeno (premetto che da numerosi anni avevo "senza darci particolare peso" limitato tantissimo pane e pasta perchè avevo la sensazione che il meteorismo diminuisse).
La pirosi con gli IPP èpassata, ma i disturbi intestinali no (nel corso degli ultimi 3 anni ho avuto un calo ponderale di circa 12 kg mentendo la solita attività sportiva) e per tale motivo su consiglio del MMG ho eseguito Transglutaminasi e Antigliadina i quali sono risultati postivi ma gli antiendomisio no.
Ho quindi contattato l'immunologa che ha refertati la quale ha sospettato che fossi celiaco ma, dato che ho limitato molto il grano (mai avrei pensato di essere potenzialmente celiaco) gli EMA non si fossero positivizzati. Mi ha consigliato di intraprendere la dieta di scatenamento per qualche mese e ripetere con lei gli esami ed in caso di EMA + fare la biopsia.
Ho seguito il consiglio e ripetuto ma oltre ad un aumento lieve delle transglut. gli EMA non si sono positivizzati.
Ho proseguito per un periodo ancora più lungo di tempo con lo scatenamento ma ho interrotto in quanto spesso avevo attacchi di diarrea e meteorismo costante (che limitavano molto la vita sociale e di lavoro); mi è ripreso un disturbo: la cefalea oftalmica con diversi episodi al mese e"dulcis in fundo" è comparsa un artrite alla prima metacarpo falangea del pollice destro dolorosissima ho consultato un reumatologo il quale mi ha trattato con tp infiltrativa ed ha sospettato che un artite monoarticolare senza alcuna causa scatenante possa essere una manifestazione periferica della celiachia.
Ho smesso lo scatenamento (non sono uno che si cura molto a livello della salute, lo so!) ed ho interrotto i vari accertamenti per un annetto concedendomi qualche pizza, pasta, etc.. con spesso la comparsa, dopo qualche giorno di attacchi diarroici. Alla visita col Medico competente ho avuto modo di parlare di questa celiachia "potenziale" e lui mi ha consigliato caldamente di indagare date le possibili complicanze secondarie.Ho accettato quindi di fare ad inizio ottobre il test HLA (dato che scatenamento con glutine non ho intenzione di farlo per i motivi sopra citati) risultato positivo per DQ2 (DQA1*0201, DQB1*02, DRB1*07)...
Un annetto fa parlando casualmente con un gastroenterologo siamo capitati sull'argomento ed ha visionato gli esami e lui ha definito il mio quadro "celiachia latente", non avevo ancora fatto tp di scatenamento e HLA.
Cosa pensate francamente del quadro? Ad oggi mangio veramente raramente pane e pasta e sto bene.
Ecco alcuni esami:
TG 20,4 (neg <9)
AGA-DP 49 (neg. <5,5)
EMA neg.
ANA 1:640 omogeneo
Ematocrito 34%
Hb 11,7
GR 3,7 milioni
VIt.D 25 (carenza <50)
Grazie di cuore
Nel luglio 2012 per pirosi e meteorismo spiccato ed episodi di diarrea ho fatto una gastroscopia che ha evidenziato una piccola lesione a livello della giunzione gastroesofagea, gastrite cronica HP- e focale flogosi cronica del duodeno (premetto che da numerosi anni avevo "senza darci particolare peso" limitato tantissimo pane e pasta perchè avevo la sensazione che il meteorismo diminuisse).
La pirosi con gli IPP èpassata, ma i disturbi intestinali no (nel corso degli ultimi 3 anni ho avuto un calo ponderale di circa 12 kg mentendo la solita attività sportiva) e per tale motivo su consiglio del MMG ho eseguito Transglutaminasi e Antigliadina i quali sono risultati postivi ma gli antiendomisio no.
Ho quindi contattato l'immunologa che ha refertati la quale ha sospettato che fossi celiaco ma, dato che ho limitato molto il grano (mai avrei pensato di essere potenzialmente celiaco) gli EMA non si fossero positivizzati. Mi ha consigliato di intraprendere la dieta di scatenamento per qualche mese e ripetere con lei gli esami ed in caso di EMA + fare la biopsia.
Ho seguito il consiglio e ripetuto ma oltre ad un aumento lieve delle transglut. gli EMA non si sono positivizzati.
Ho proseguito per un periodo ancora più lungo di tempo con lo scatenamento ma ho interrotto in quanto spesso avevo attacchi di diarrea e meteorismo costante (che limitavano molto la vita sociale e di lavoro); mi è ripreso un disturbo: la cefalea oftalmica con diversi episodi al mese e"dulcis in fundo" è comparsa un artrite alla prima metacarpo falangea del pollice destro dolorosissima ho consultato un reumatologo il quale mi ha trattato con tp infiltrativa ed ha sospettato che un artite monoarticolare senza alcuna causa scatenante possa essere una manifestazione periferica della celiachia.
Ho smesso lo scatenamento (non sono uno che si cura molto a livello della salute, lo so!) ed ho interrotto i vari accertamenti per un annetto concedendomi qualche pizza, pasta, etc.. con spesso la comparsa, dopo qualche giorno di attacchi diarroici. Alla visita col Medico competente ho avuto modo di parlare di questa celiachia "potenziale" e lui mi ha consigliato caldamente di indagare date le possibili complicanze secondarie.Ho accettato quindi di fare ad inizio ottobre il test HLA (dato che scatenamento con glutine non ho intenzione di farlo per i motivi sopra citati) risultato positivo per DQ2 (DQA1*0201, DQB1*02, DRB1*07)...
Un annetto fa parlando casualmente con un gastroenterologo siamo capitati sull'argomento ed ha visionato gli esami e lui ha definito il mio quadro "celiachia latente", non avevo ancora fatto tp di scatenamento e HLA.
Cosa pensate francamente del quadro? Ad oggi mangio veramente raramente pane e pasta e sto bene.
Ecco alcuni esami:
TG 20,4 (neg <9)
AGA-DP 49 (neg. <5,5)
EMA neg.
ANA 1:640 omogeneo
Ematocrito 34%
Hb 11,7
GR 3,7 milioni
VIt.D 25 (carenza <50)
Grazie di cuore
[#1]
Ripeterei la gastroscopia con biopsie, ma se le transglutaminasi sono positive (quali sono i valori ?) parlerei di celiachia se i sintomi sono evidenti.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
In primis la ringrazio per la solerte risposta Dr. Cosentino,
i valori di Transglutaminasi sono 20,4 U/ml (con positività al di sopra di 9) al primo controllo e rimasti circa invariati ai successivi durante l'assunzione di pane e pasta quotidianamente (al controllo dopo 2 mesi di terapia di scatenamento erano 26 U/ml)
secondo lei la gastroscopia in assenza di anticorpi antiendomiso ma con i valori riportati di tranglutaminasi, antigliadina, assetto HLA e clinica può essere indicata? Mi spiego meglio: è per forza necessario ad oggi il dato bioptico ovvero aspettare che vi sia un vero e proprio danno all'organismo per fare diagnosi o con i parametri e valori che ho riportato si può azzardare un ipotesi diagnostica?
La ringrazio nuovamente
i valori di Transglutaminasi sono 20,4 U/ml (con positività al di sopra di 9) al primo controllo e rimasti circa invariati ai successivi durante l'assunzione di pane e pasta quotidianamente (al controllo dopo 2 mesi di terapia di scatenamento erano 26 U/ml)
secondo lei la gastroscopia in assenza di anticorpi antiendomiso ma con i valori riportati di tranglutaminasi, antigliadina, assetto HLA e clinica può essere indicata? Mi spiego meglio: è per forza necessario ad oggi il dato bioptico ovvero aspettare che vi sia un vero e proprio danno all'organismo per fare diagnosi o con i parametri e valori che ho riportato si può azzardare un ipotesi diagnostica?
La ringrazio nuovamente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 25/10/2014.
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