Recidive esofagiti ed intervento endoscopico cardias

Salve,
sono reduce da una cura con inibitori di pompa intrapresa a metà febbraio e terminata verso la fine di agosto. E' stato il ciclo più lungo che abbia mai fatto in questi anni. Secondo le indicazioni del gastroenterologo avrei dovuto terminare a giugno e poi riandare a visita, ma i sintomi perduravano e quindi ho protratto spontaneamente la cura. Durante la cura ho riscontrato miglioramenti ed al termine una quasi totale guarigione, ma dopo qualche settimana dallo stop sono punto ed a capo! E' ritornato il reflusso ma cosa più fastidiosa l'esofagite (mal di gola, tosse stizzosa, eruttazioni frequenti, inappetenza, disfagia...) Per non ricominciare di nuovo con gli inibitori di pompa, sto tamponando con Gaviscon Advance dopo i pasti e bicarbonato di sodio all'occorrenza. Puntualmente si presentano recidive dopo il periodo di cura. Ciò che mi preoccupa, oltre ad i fastidi in sè ed al fatto che sono praticamente condizionata ovunque vada (pranzi, cene, feste ecc...) è il peggioramento di questa patologia fino al potenziale sviluppo dell'esofago di Barrett. Sono circa 8 anni che soffro di MRGE e negli ultimi 2 anni i sintomi sono diventati più severi e mi si ripercuotono molto più sull'esofago che sullo stomaco. Come dovrei fare? A breve è certo che dovrò sottopormi ad una nuova visita di controllo dal gastroenterologo, ma ho paura di rifare la gastroscopia per il timore di un risultato grave. (E' da 8 anni in effetti che non eseguo una gastroscopia!)
Mi sono un pò documentata su internet ed ho letto che al San Raffaele di Milano, già da alcuni anni, eseguono operazioni endoscopiche in anestesia totale che vertono a restringere il cardias senza effettuare alcun taglio all'addome. Un intervento così potrebbe essere risolutivo e farebbe al caso mio? Sarebbe bello poter ritornare a vivere una vita normale, a mangiare ciò che voglio, ad abbandonare i farmaci antireflusso ed a non dover avere il timore di poter sviluppare un cancro! (Anche se su quest'ultimo, non abbiamo ad ogni modo alcuna garanzia!)
Cosa mi consigliate di fare?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La chirurgia (non scevra da negatività) va riservata in casi particolari.
Purtroppo il reflusso è patologia cronica,
con alti e bassi.

Fa bene a ricontattare un gastroenterologo.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Attivo dal 2006 al 2022
Ex utente
Grazie per la risposta. Sono giunta a pensare ad un possibile intervento endoscopico poichè davvero sono esausta! Dovrò fare a breve accertamenti per approfondire il quadro attuale poichè al momento sono senza copertura ed i sintomi sono diventati ingestibili, per quanto concerne l'esofagite. E' verò che il reflusso causa alti e bassi, ma è pur vero che è difficile convivere con episodi acuti come questi per un'intera vita (vista anche la mia età).
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Capisco,
ma torno a sottolineare che la chirurgia
non rappresenta una sicura soluzione definitiva al problema,
nè è esente da eventi indesiderati.
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Attivo dal 2006 al 2022
Ex utente
Si, mi rendo conto. Grazie. Spero di risolvere in altro modo, quanto meno riuscendo a tamponare il problema.