Fitte allo stomaco?
Gentili dottori,
scrivo per alcuni chiarimenti sulla sintomatologia che presento e sulla terapia impostata dal mio medico di base (gastroenterologo).
Premetto che sono un po' ansiosa e che tendo, a quanto pare, a somatizzare ciò che mi succede nella vita: da sempre infatti ho "sentito" sullo stomaco la tensione prima di un evento importante.
Nell'ultimo anno circa, in concomitanza forse con uno stress latente, però, si è accentuata una serie di sintomi che probabilmente già avevo: fitte allo stomaco (?), mobili, più spesso al confine con le costole e solo a sx, ma che si spostano talvolta anche verso il basso e il fianco (colon?). Nulla di lancinante, ma ultimamente sono diventate quotidiane.
Inoltre, durante una visita dall'otorino, questo mi ha chiesto se soffrivo di reflusso. Non ho saputo rispondere, ma sta di fatto che un anno fa sentivo spesso un saporaccio in bocca e mi era stato detto che sembrava un'esofagite da reflusso.
Altri episodi sparsi, che non ho mai collegato, sono una sensazione di gonfiore in gola saltuaria, che si accentuava in occasione di "bagordi" (saltuari).
Nell'ultimo periodo invece, ho iniziato talvolta a deglutire con un po' di difficoltà (a volte quando deglutisco saliva sento come una specie di "scalino" sulla destra dell'esofago), ad avere una sensazione di cibo rimasto a metà gola oltre a bruciore saltuario alla base della gola. C'è da dire che spesso mangio con voracità, sono la prima a finire un pasto. A volte dopo i pasti percepisco stomaco gonfio e pesantezza.
Il mio medico, senza diagnosticarmi nessun disturbo in particolare, mi ha dato una terapia di 4 settimane con omeprazolo 20 mg (e null'altro) 1 volta al giorno, dicendo di vedere come va. La sto seguendo scrupolosamente ma non noto miglioramenti di rilievo: i sintomi sono comunque molto variabili da giornata a giornata. Le fitte allo stomaco forse meno intense e frequenti, ma ci sono sempre.
Lato alimentazione, cerco di auto-regolarmi: ho eliminato il caffè (di cui comunque non ho mai abusato, soprattutto nell'ultimo anno) e cerco di limitare alcool e cibo spazzatura.
Cosa mi consigliate di fare? Sarebbe utile una gastroscopia o altro tipo di esame?
Grazie infinite. Buon lavoro.
scrivo per alcuni chiarimenti sulla sintomatologia che presento e sulla terapia impostata dal mio medico di base (gastroenterologo).
Premetto che sono un po' ansiosa e che tendo, a quanto pare, a somatizzare ciò che mi succede nella vita: da sempre infatti ho "sentito" sullo stomaco la tensione prima di un evento importante.
Nell'ultimo anno circa, in concomitanza forse con uno stress latente, però, si è accentuata una serie di sintomi che probabilmente già avevo: fitte allo stomaco (?), mobili, più spesso al confine con le costole e solo a sx, ma che si spostano talvolta anche verso il basso e il fianco (colon?). Nulla di lancinante, ma ultimamente sono diventate quotidiane.
Inoltre, durante una visita dall'otorino, questo mi ha chiesto se soffrivo di reflusso. Non ho saputo rispondere, ma sta di fatto che un anno fa sentivo spesso un saporaccio in bocca e mi era stato detto che sembrava un'esofagite da reflusso.
Altri episodi sparsi, che non ho mai collegato, sono una sensazione di gonfiore in gola saltuaria, che si accentuava in occasione di "bagordi" (saltuari).
Nell'ultimo periodo invece, ho iniziato talvolta a deglutire con un po' di difficoltà (a volte quando deglutisco saliva sento come una specie di "scalino" sulla destra dell'esofago), ad avere una sensazione di cibo rimasto a metà gola oltre a bruciore saltuario alla base della gola. C'è da dire che spesso mangio con voracità, sono la prima a finire un pasto. A volte dopo i pasti percepisco stomaco gonfio e pesantezza.
Il mio medico, senza diagnosticarmi nessun disturbo in particolare, mi ha dato una terapia di 4 settimane con omeprazolo 20 mg (e null'altro) 1 volta al giorno, dicendo di vedere come va. La sto seguendo scrupolosamente ma non noto miglioramenti di rilievo: i sintomi sono comunque molto variabili da giornata a giornata. Le fitte allo stomaco forse meno intense e frequenti, ma ci sono sempre.
Lato alimentazione, cerco di auto-regolarmi: ho eliminato il caffè (di cui comunque non ho mai abusato, soprattutto nell'ultimo anno) e cerco di limitare alcool e cibo spazzatura.
Cosa mi consigliate di fare? Sarebbe utile una gastroscopia o altro tipo di esame?
Grazie infinite. Buon lavoro.
[#1]
Credo che il problema sia riconducibile a meteorismo con annessa aerofagia (ingoiare aria) su base ansiogena.
Ne parli con il suo curante
Ne parli con il suo curante
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Grazie, Dott. Quatraro.
In realtà non noto particolare meteorismo o eruttazioni, ma allo scadere della terapia impostata dal mio curante rivaluteremo senz'altro il tutto.
Quindi i cibi c'entrano relativamente? Eliminare il caffè mi costa molto.
Di sicuro sto provando a masticare più piano e a non parlare mentre mangio...
In realtà non noto particolare meteorismo o eruttazioni, ma allo scadere della terapia impostata dal mio curante rivaluteremo senz'altro il tutto.
Quindi i cibi c'entrano relativamente? Eliminare il caffè mi costa molto.
Di sicuro sto provando a masticare più piano e a non parlare mentre mangio...
[#3]
<<C'è da dire che spesso mangio con voracità, sono la prima a finire un pasto. A volte dopo i pasti percepisco stomaco gonfio e pesantezza.>>
... questo significa meteorismo!
... come anche
<<Di sicuro sto provando a masticare più piano e a non parlare mentre mangio...>>.
Anche i cibi flatogeni (legumi, grassi, fritti, bevande gasate, verdure, etc.) possono contribuire al meteorismo.
... questo significa meteorismo!
... come anche
<<Di sicuro sto provando a masticare più piano e a non parlare mentre mangio...>>.
Anche i cibi flatogeni (legumi, grassi, fritti, bevande gasate, verdure, etc.) possono contribuire al meteorismo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.4k visite dal 18/10/2014.
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