Dolori autonomi fosse iliache
Maschio, 30 anni. Ho da giugno dei dolori AUTONOMI alle fosse iliache prevalentemente a dx che a volte irradiano leggermente alla coscia e a volte al testicolo fino all'attacatura del pene.Bloomberg negativo.Mai addome acuto. Esami effettuati tac, 2 eco addome, emocromo, 3 ingressi in ps e 4 giorni di ricovero in gastroenterologia con colonscopia effettuata fino al sigma interrotta per intolleranza in quanto non sedato. Hanno trovato solo un diverticolo non infiammato ed effettuata biopsia, sono ora in attesa di esito biopsia per celiachia, colturale e calprotectina. Esco con terapia di rifamixina a cicli mensili. Il dolore non passa, diminuisce leggermente. Erano presenti delle alterazioni non significative dell'alvo e tenesmo rettale con non significativi episodi diarroici. Intanto avevo cambiato l'alimentazione portandola al più leggero possibile riducendomi ad omogeneizzati e riso in bianco ma ciò mi dava più disturbi. Il 30 settembre vado da un gastroenterologo privato il quale mi ha fatto una visita con palpazione approfondita riscontrando una motilità intestinale non armonica ma spastica ragion per cui secondo lui mi si sia formato il diverticolo. Mi da una terapia con obispax e cronofos e insiste sul fatto che la mia alimentazione deve essere "LIBERA MA IPOCALORICA" quindi inizio a mangiare di nuovo un po' di tutto in maniera contenuta portando avanti la terapia. L'alvo si è normalizzato infatti le feci hanno adesso una buona qualità all'osservazione e non ho più tenesmo o sensazione di gonfiore ma succede che quando sento di dovere andare al bagno o sento aria queste fosse iliache (di solito prima la destra e poi la sinistra) pungono e in vari punti, a volte quasi all'inguine e a volte più su accanto all'ombelico qualche volta anche ai fianchi ma ribadisco che il problema è più a destra che a sinistra. I dolori sono autonomi cioè non aumentano se mi tocco o se tossisco anzi, paradossalmente se mi tocco al momento del dolore qust'ultimo passa. A volte mi rendo conto che camminare velocemente o stare in piedi per molto tempo fa esordire questi dolori puntori, poi mi siedo e passa o viceversa se sto seduto per molto tempo esordisce e allora cammino un po' e passa. Mi chiedevo: visto che comunque non pare essere presenti cause organiche a questi dolori, è possibile allora che l'origine non è legata ai visceri ma più a qualcosa di muscolare o comunque ai tessuti presenti dentro le fosse iliache? O a dolore di tipo nervoso? Vorrei precisare inoltre che è stata effettuata un'indagine urologica ed è venuta fuori solo una microlitiasi al rene destro che a detta del gastroenterologo non dovrebbe portare problematiche dolorose. Cistifellea e vie biliari nella norma. Mai avuta febbricola o vomito, in fase di ricovero si è riscontrata una pcr di 1,5 e dei bianchi a 11200 che dopo i 4 giorni (dove non mi hanno dato nessun farmaco) sono scesi rispettivamente a 0,2 e 9980 con una ves nella norma a 2. Cos' altro posso fare per capire cosa mi "punge"? Grz
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Esclusa la problematica urologica a destra, per il resto i sintomi mi sembrano compatibili con un colon irritabile con meteorismo che può essere gestito con il suo gastroenterologo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
Buongiorno dottor Cosentino. E' da un po' che non ci si sente. La aggiorno sulla situazione. Il mio medico curante mi ha fatto fare un'ecografia inguinale perchè a questo punto ha iniziato a sospettare che fosse una punta d'ernia a darmi dolore. Ecografia fatta e risultato: "Piccola ernia crurale a dx". Su 5 ponzature però è apparsa solo in 4 quindi l'ecografo mi ha prospettato una tac in fossa iliaca destra sotto ponzatura nonostante lui fosse sicuro che l'ernia c'è ma per maggiore sicurezza vuole vedere meglio cosa succede. I doloretti in fossa iliaca in effetti continuano in totale autonomia ma ho notato che l'ortostatismo e il decubito laterale destro lo accentua mentre starnuti e colpi di tosse no. Intanto ho chiesto al medico curante di farmi un'altra manovra di bloomberg per vedere se fosse appendicite (che è il mio chiodo fisso da quando sono comparsi questi dolori) ed era negativa!!! Ha fatto anche la Rosving a sinistra stavolta e anch'essa era negativa quindi ancora una volta la diagnosi di appendicite è esclusa anche perchè l'addome è trattabile e in effetti l'intestino si muove e le defecazioni nonchè le emissioni di gas sono normali. Inoltre mi parlava del fatto che quando un'ernia è piccola (quindi punta d'ernia nel mio caso), paradossalmente, da più fastidio in varie zone e non solo all'inguine quindi a volte si può confondere un dolore apparentemente appendicolare con un dolore portato al "cammino" di questa ernia che a detta del medico non necessariamente dev'essere un'ansa di tenue ma può essere anche uno stesso ripiegamento di peritoneo parietale dovuti a un eccessivo dimagrimento (ho perso 40 chili in meno di un anno) o a sforzi eccessivi (ho fatto 2 traslochi in 8 mesi). Adesso prenoterò la tc e poi vado dal chirurgo. Come devo comportarmi nell'attesa dell'esito? Come si svolgerà l'intervento? Ammetto di avere un po' (tanta) paura dell'anestesia e del non risveglio. Inoltre secondo lei questa diagnosi giustificherebbe la sintomatologia? Ha del materiale da inviarmi per saperne di più? La ringrazio infinitamente per la pazienza che mostra nel leggere la mia storia. Cordiali saluti.
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Utente
Va bene dottore. Forse è meglio che continuo a preoccuparmene dando il giusto peso alla cosa (quindi con la tac), vedremo che dirà il chirurgo. Ad ogni modo penso che posso vivere serenamente e non martellarmi la testa con questo pensiero. Le farò sapere presto l'esito del tutto. La ringrazio per la risposta fornitami. Le auguro un altro buon week end :-)
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.5k visite dal 18/10/2014.
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