Perdita peso, problemi stomaco/intestino e timori correlati

Buongiorno!
Il titolo del mio consulto non è particolarmente esaustivo, ma non riuscivo ad essere veramente precisa. Non sono neanche certa di aver scelto la giusta specialità; in caso caso contrario, perdonatemi!
Premetto alcune cose, per darvi un quadro completo della situazione: ho 25 anni, sono una persona sportiva con un regime alimentare assolutamente regolare (vivo a casa con i miei genitori, per il momento) e, soprattutto se comparato alla media, abbondante; faccio almeno tre pasti al giorno, più spesso quattro, sempre completi. Sono molto magra per costituzione, il mio peso fisiologico si aggira sui 58 chili. Le mie ultime analisi del sangue (eseguite a marzo) erano assolutamente perfette. La tiroide è a posto. Specialmente in passato, ho sofferto di ipocondria persistente, ipocondria che si ripresenta nei momenti di maggiore stress; tipo adesso.
Ho iniziato un lavoro d'ufficio come segretaria, tre volte a settimana; nel frattempo studio per laurearmi ed un giorno a settimana mi reco fuori dalla mia città; dormo generalmente poco (ma questo da sempre). Nel giro di una ventina di giorni (approssimativamente) ho perso due chili (sono a 56), senza mutare dieta. Ho spesso una sensazione di nausea, bruciori di stomaco (anche questi già manifestatisi in passato, ma con meno recidività), senso di astenia. Non ho mai vantato una grande regolarità intestinale (comunque niente di problematico) ed ho sempre avuto periodici episodi (sporadici) di diarrea immotivata, ma recentemente avverto maggiore tensione al basso ventre, e maggiore gonfiore, associato ad una quantità più elevata di aria da espellere.
Questo improvviso calo ponderale e questa improvvisa debolezza, associati agli altri sintomi, mi hanno immediatamente allarmato, da brava ipocondriaca. Ho subito pensato alle peggiori patologie possibili (tumori, eccetera), complice anche il brutto vizio di cercare risposte su internet. Monitoro costantemente il mio peso corporeo d'abitudine, avendo affrontato dieci anni fa un momento (fortunatamente breve) di disturbi alimentari. In oltre, la morte improvvisa di un ragazzo giovane che conoscevo, per ragioni similari, mi ha molto impressionato.
Il 30 di questo mese eseguirò nuove analisi del sangue (perché, salute permettendo, ho intenzione di divenire donatrice). Sono sufficienti quelle ad escludere qualcosa di grave? Nessuno dei disturbi che manifesto, se preso singolarmente, giustifica degli accertamenti e comprendo l'attitudine del mio medico curante a minimizzare il problema, che probabilmente (a suo modo di vedere) nemmeno esiste.
Vi ringrazio moltissimo per la disponibilità e l'ascolto.
E scusate il disturbo, nel caso trovaste questo consulto un po' futile o esagerato.
Arrivederci!
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Non ha sintomi di rilievo, quindi non mi preoccuperei. Ovviamente deve eseguire degli accertamenti ematici per avere un'idea del suo stato di salute.


Cordialmente


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto, dottore! Sia della precisione, sia della rassicurazione.
Spero che sia tutto a posto quando farò il controllo il 30!
Nel caso ci fosse qualcosa di anomalo, comunque, vedrò di porvi rimedio.
Saluti anche a lei!
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Auguroni e mi aggiorni se le fa piacere.



[#4]
Utente
Utente
Certamente! A presto!
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Utente
Utente
Salve!
Torno a scrivere a distanza di due settimane per domandare ulteriori chiarimenti sulla situazione, se sarete così gentili da dedicarmi ancora il vostro tempo.
Non ho potuto fare il prelievo di cui parlavo tempo fa, per un imprevisto di famiglia. Sono stata assente un breve periodo, in cui gli impegni mi hanno tenuto la mente occupata (benchè i sintomi non fossero spariti). Appena tornata a casa ho ricominciato a preoccuparmi.
Il mio peso è rimasto stabile, a grandi linee, e questo mi conforta; tuttavia, benché abbia diminuito drasticamente l'attività fisica e incrementato la dieta non vedo aumenti ponderali rilevanti.
A parte questo, di recente un fatto a cui prima davo poca importanza si è acutizzato, divenendo motivo di ansia: soffro di un dolore al fianco destro, esattamente all'altezza della vita, come una sorta di bruciore interno che talvolta irradia tra le costole adiacenti e la zona limitrofa sulla schiena. Diciamo che il fastidio copre esattamente l'area che coprirebbe una mano aperta poggiata sulla vita. Non è nulla di invalidante, né insopportabile, ma risulta comunque invadente (c'è da dire che nonostante tutti i miei limiti posseggo una soglia di tolleranza alta). La nausea prosegue ed anche uno strano senso di malessere/astenia; ho tutt'ora molta (moltissima) aria nello stomaco e nell'intestino. Saltuariamente si manifestano brividi. Altro da segnalare, non c'è. Non assumo farmaci particolari, salvo la pillola anticoncezionale.
La settimana prossima eseguirò, con molta probabilità, un'ecografia, sotto consiglio del medico di famiglia. Nel frattempo, mi piacerebbe sapere il vostro parere, ringraziando anticipatamente per la gentilezza e la disponibilità.
[#6]
Utente
Utente
Salve dottore!
Torno a scriverle, molto brevemente, per informarla riguardo ai risultati dell'eco addome completa: tutto nella norma, tutto regolare.
Rimane il dimagrimento, ma sono più serena, lo riconosco. E' stata ipotizzato un po' di colon irritabile, o tensioni di natura muscolare (per quanto riguarda il fastidio al fianco che, lo riconosco, si è attenuato da quando ho ripreso l'attività fisica).
Arrivederci!
[#7]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Potrebbe essere realmente un disturbo muscolare. La negatività dell'ecografia dovrebbe tranquillizzarla.

Cordialmente

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