Il mio medico curante dopo una serie di tre attacchi di colite molto forti in sole due settimane,

Salve, sono una ragazza di 24 anni. Il mio intestino mi ha sempre dato problemi: sono stitica, soffro frequentemente di coliti molto dolorose e ho costantemente un forte gonfiore addominale (la mattina appena sveglia ho il ventre piatto e poi già dopo colazione si gonfia e ancora di più si gonfia dopo pranzo e dopo cena). Circa un anno fa fui sottoposta a una colonscopia da cui non emerse niente di anomalo. Tuttavia il problema c'è ed è alquanto invalidante, oltre al fatto che si accentua terribilmente nei periodi di stress. Il mio medico curante dopo una serie di tre attacchi di colite molto forti in sole due settimane, mi ha consigliato di fare un test igE per appurare eventuali intolleranze. Da questi test sono emerse intolleranze di grado 4 a moltissimi alimenti che mangio quotidianamente: lieviti, uova (intere), soia (quindi tutti i tipi di legumi) pomodori, patate, pesca albicocche, fragole, ciliege, mele, cipolle, aglio, ecc... Secondo questi test dovrei rimuovere questi alimenti dalla mia dieta per sei mesi. La cosa mi ha preoccupata (praticamente potrei mangiare solo pasta in bianco e carne) in quanto così mi sembrerebbe di avere una dieta molto squilibrata e molto carente di vari principi nutritivi. Allora sono andata a leggere qualcosa su internet e ho visto che la scienza non dà molta attendibilità a queste intolleranze. Ora, come devo comportarmi? Devo davvero eliminare questi alimenti per sei mesi? O basta che mi disintossico non mangiandoli, per 2-3 settimane? O neanche quello? E quali esami più "scientifici" posso fare per appurare le cause dei miei disturbi intestinali e del mio gonfiore addominale?