Colite e intestino gonfio...

Sei mesi fa iniziai a sentire un indolenzimento (non doloroso, simile ad una tensione o ad una infiammazione) al ventre, esattamente nel basso ventre, all'estrema sinistra. Nel mese successivo iniziai ad avere crescenti difficoltà nelle evacuazioni (stitichezza alternata da massicce evacuazioni) che pian pianino si tradussero in stitichezza duratura, con defecazioni saltuarie di feci piccole o molto piccole, soprattutto granulose. Inoltre soffro di forte flatulenza e spesso ho l'intestino assai gonfio, soprattutto quando non vado di corpo da più di un giorno. Mi reco al bagno fino a tre-quattro volte al giorno, spinto dal gonfiore e da una sensazione di stimolo, ma non netto e forte come quando stavo bene, e tutte le volte che riesco ad evacuare (di solito poco e niente) sento sì che mi sono alleggerito, ma mai liberato. Il medico di base mi prescrisse una pasticca di Constella al giorno, ma ho interrotto la cura perché cominciò a provocarmi scariche di diarrea molto molto forti. Mi sono anche recato da una specialista che mi ha fatto un'ecografia, dal cui risultato evinse che avevo l'intestino "particolarmente teso". Ora prendo una pasticca al giorno di Curcuma. Ho solo venti anni e ho paura sia che debba convivere per tutta la vita con questo malessere continuo sia che abbia qualcosa di più grave di una colite. Forse dovrei procedere con esami più importanti come un'endoscopia o un'analisi delle feci? Scusate se mi sono dilungato ma ho cercato di essere il più preciso possibile, vi ringrazio anticipatamente per le gentili risposte.