I sintomi possono essere correlati al reflusso

Gentili dottori, mi chiamo antonio ho 31 anni. Circa 3 anni fa chiesi al mio medico curante di voler fare una gastroscopia, perché avevo spesso dolori subito sotto lo sterno. La diagnosi fu NERD senza ernia iatale e nessuna presenza di helicobater. Mi diedero una terapia con gaviscon e inibitori, terapia rilevatasi inefficiente. All' ospedale niguarda mi dissero di considerare un intervento chirurgico. Solo ora apprendo della nuova tecnica non invasiva la fundoplicatio.
I sintomi erano e sono nausea, dolore sotto sterno, sanguinamento delle gengive con conseguente carie, perenne stato di inappetenza, nodo alla gola, difficoltà a deglutire.
Ci tengo a precisare che visti i sintomi mi dissero un anno fa che molto probabilmente si trattassero di attacchi di panico, ho provato anche quella strada. Ma niente. Ho notato che i sintomi aumentano con la stagione estiva. Ho abbandonato la terapia gia da molto tempo. Cosa mi consigliate di fare? E i sintomi possono essere correlati al reflusso? Anticipatamente ringrazio
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Niente chirurgia, ovviamente, mentre può essere utile eseguire degli studi funzionali con la pH-mano-impedenzometria esofagea e capire se realmente di base c'è un reflusso (che non credo).


Cordialmente



Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta, in effetti non mi sono mai svegliato con la presenza di acidi in bocca, tranne ii sintomi elencati. Ho spesso sforzi di vomito appena mi agito un po anche solo fisicamente (partita calcetto ecc ecc).
Ci potrebbe essere un nesso tra i sintomi e il reflusso?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Quindi, non sarà reflusso...


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Utente
Utente
Eppure dal responso della gastroscopia si vedeva perfettamente che il cardias restava aperto. Per questo al niguarda mi dissero di valutare l intervento.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Il cardias aperto o l'ernia iatale non significano niente. Si può avere un reflusso con cardias normale, come ci può non essere reflusso in presenza di una grossa ernia iatale. La decisione di eseguire un intervento, soprattutto nel suoi caso, deve essere ASSOLUTAMENTE decisa solo dopo lo studio funzionale con la phimpedenzometria esofagea.




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Utente
Utente
Ok la ringrazio ancora per la Sua disponibilità. Ne parlerò anche con il mio medico di base. E comunque i medici del niguarda all'ora non mi dissero di fare questi altri esami.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Bene. A risentirci (se avesse necessità).

Ecco un altro mio articolo che l'aiuterà a comprendere meglio la problematica sul reflusso (terapia medica o chirurgica ? ).

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html

Auguroni.


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Utente
Utente
Grazie per il link. Comunque mi sto interessando di nuovo a questo piccolo problema perché ho letto che in alcune strutture ospedaliere hanno sperimentato la nuova tecnica senza bisturi cheoal mmomento non ricordo il nome
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Si tratta del "collarino magnetico" o delle tecniche endoscopiche, ma il problema non cambia: bisogna che ci sia realmente un reflusso e che lei rientri nelle condizioni espresse nel mio articolo.


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Utente
Utente
Ok la terrò aggiornata grazie ancora
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